venerdì 25 luglio 2008

Operazione Quattro Ganasse arresto di un sottufficiale della Guardia di Finanza

E ora le manette scattano anche per un sottufficiale della Guardia di Finanza.
Il maresciallo Massimo Mazzocchi è stato arrestato ieri, su ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal pubblico ministero Manuela Comodi.
Si tratta di un ulteriore sviluppo dell’operazione “Quattro ganasse”.
Mentre il sottufficiale veniva scortato in carcere, gli uomini della polizia giudiziaria, guidati dal dirigente del servizio centrale operativo Marco Chiacchiera, notificavano identici ordini di cattura, con l’ipotesi di concorso in corruzione, agli imprenditori Gino Mariotti di Corciano, che era stato arrestato nella prima ondata (il 12 giugno) e che aveva ottenuto poi il beneficio degli arresti domiciliari (difeso da Luca Maori e Masrco Brusco) e a Carlo Carini di Perugia, che si trova, anche lui da giugno, ma in carcere, nella casa di reclusione di Spoleto (assistito da Luciano Ghirga).
L’ipotesi di reato è “corruzione continuata in concorso”.
Secondo l’accusa il sottufficiale avrebbe prestato la sua consulenza in occasione di una verifica fiscale che l’Agenzia delle Entrate aveva svolto nel febbraio del 2007 nei conti della Tecnostrade.
Carini e Mariotti inoltre avrebbe cercato di “tenere buoni” il sottufficiale e anche un alto ufficiale (l’indagato è un generale) che risulta iscritto nel registro degli indagati fin dall’anno scorso.
Una corruzione a futura memoria, per tenersi “amici” personaggi che, per il ruolo e gli incarichi svolti, al momento opportuno avrebbero potuto risultare utili. Cosa significa la nuova ordinanza di custodia cautelare per Carini e per Gino Mariotti?
Per il primo che si trova in carcere il nuovo provvedimento “rafforza”, se così si può dire, le accuse che gli vengono mosse, anche se non allungano i tempi della detenzione; stesso discorso per Mariotti che comunque, avendo ottenuto il beneficio dei domiciliari, resta privo della libertà tra le mura della propria abitazione. Intanto le indagini proseguono e si profilano nuovi sviluppi.
Gli uomini della polizia giudiziaria e il magistrato, anche sulla scorta del lavoro del pool di esperti guidato dalla professoressa Daniela Saitta, avrebbe ottenuto nuove e significative informazioni.

Elio Clero Bertoldi dal Corriere dell'Umbria

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