martedì 12 agosto 2008

Il Piano per le infrastrutture in Umbria

Nell’intesa sottoscritta venerdì a Palazzo Chigi si sottolinea, a premessa, “la situazione gravemente deficitaria dell’Umbria” per quanto riguarda le infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali.
Un pesante handicap, viene riconosciuto, che incide negativamente sulla competitività e lo sviluppo di un territorio, di cui viene evidenziato il valore delle sue città, la qualità dei suoi insediamenti produttivi, l’elevato pregio ambientale e paesaggistico.
Limiti e virtù di un’area centrale del Paese, considerato
“territorio snodo e di raccordo fra le aree più dinamiche del nord e quelle meridionali affacciate sul mediterraneo, nonchè fra i corridoi tirrenico e adriatico”.
Facendo riferimento alle precedenti intese - quella generale quadro del novembre 2002 e quella integrativa del novembre 2004 - che individuavano le infrastrutture di importanza strategica non solo per l’Umbria, ma anche per il resto del Paese, per quanto riguarda i sistemi ferroviari, stradali e della logistica, l’accordo fra Regione e Governo stabilisce quanto segue: Sistema ferroviario
“Le Parti decidono di ribadire l'inserimento, tra gli interventi della legge 443 del 21/12/01, del raddoppio della ferrovia Orte-Falconara, in particolare di confermare la realizzazione del tratto Terni-Spoleto, aggiornando il finanziamento già stanziato di 532 milioni di euro in relazione all'esito della progettazione in corso; di finanziare nel prossimo triennio il raddoppio del tratto Foligno-Fabriano, del costo di 1918,5 milioni di euro, almeno per un lotto funzionale”.
Entro sei mesi la verifica “sulle possibilità di ricorrere, oltre alle risorse rese disponibili dalla legge obiettivo, anche a strumenti finanziari che prevedano il coinvolgimento di capitali privati (partenariato pubblico privato, project financing ecc.), tenendo conto delle specificità e della tipologia dell'intervento nonchè della sua collocazione geografica”.
Nell’eventualità che la verifica dia esito negativo l'intervento verrà finanziato con fondi della legge obiettivo. Altro punto di accordo, per quanto riguarda le ferrovie, è l’inserimento,
“tra gli interventi della legge 443/01 da finanziare nel prossimo triennio, del potenziamento della ferrovia Foligno-Terontola del costo di 416 milioni di euro, di cui sono già disponibili, nel Contratto di programma Ministero-F.S., 58 milioni per il tratto Foligno-Ponte San Giovanni”.
Sistema stradale: Le Parti concordano:
“di confermare, nel Programma della legge n. 443/01, le opere già previste e non ancora finanziate o finanziate parzialmente, con l'aggiornamento del relativo costo delle stesse dovuto alla progettazione avanzata”. In particolare: “la realizzazione prioritaria del Nodo di Perugia, lotto Madonna del Piano-Corciano del costo di 630,00 milioni di euro (eventualmente da aggiornare alla luce della revisione progettuale), da reperire nel prossimo triennio tra i fondi della legge obiettivo”. Entro sei mesi la verifica sulle possibilità di ricorrere, oltre alle risorse della legge obiettivo, anche a strumenti finanziari che prevedano il coinvolgimento di capitali privati ( partenariato pubblico privato, project financing ecc.).
Anche in questo caso “qualora tale verifica desse esito negativo le Parti convengono che l'intervento venga finanziato con fondi della legge obiettivo”.
Altro impegno fissato è “la realizzazione della E 78 col ricorso, altrettanto tempestivo, a fondi della legge obiettivo come già avvenuto per il tratto toscano e marchigiano”.
Entro sei mesi verifica “sulla possibilità di ricorso a forme di project financing che riguardino l'intero tracciato tosco-umbro-marchigiano, o secondo modalità di partenariato pubblico-privato analoghe a quelle adottate per il finanziamento del quadrilatero Umbria-Marche”.
In caso di esito negativo possibilità di finanziamento con i fondi della legge obiettivo. Previsto “il completamento, anche per stralci funzionali, della Tre Valli con il ricorso tempestivo a fondi della legge obiettivo”.
Anche in questo caso verifica fra sei mesi per la ricerca dei fondi ed eventuale ricorso ai soldi della legge obiettivo. Prevista nell’intesa
“la messa in sicurezza della E 45, ed, in fase successiva, la sua riqualificazione, con adeguamento agli standard autostradali, in relazione agli accresciuti volumi di traffico, anche con il ricorso al project financing”.
L’accordo stabilisce il completamento delle opere già finanziate con i fondi della legge obiettivo e del Piano Quinquennale Anas 2007-2011,
“già in corso di realizzazione quali la Terni-Rieti del costo di 212,5 milioni di euro, finanziata con fondi Anas, da completare nel tracciato laziale”;
il quadrilatero Marche-Umbria articolato nell'intervento, a cura della Società Quadrilatero spa, del costo complessivo di 2.156 milioni di euro, attualmente finanziato con fondi pubblici (compresi 71 milioni di euro di cofinanziamento regionale) per la realizzazione completa dei due assi principali (SS 77, SS 76, SS 318) e con 360, 6 milioni di euro derivanti da partenariato pubblico-privato;
l’intervento, a cura di Anas, nella direttrice Perugia-Ancona del costo di 69,32 milioni di euro, disponibili nel Piano Quinquennale 2007-2011”.
Sistema della logistica
“Le piastre logistiche di Città di Castello, Terni e Foligno.
La piastra di Città di Castello, del costo di 16,97 milioni di euro, finanziata con 6,25 milioni di euro dalla legge obiettivo e con 10,72 dalla Regione è in fase di appalto, mentre le piastre di Terni (costo 39,01 milioni di euro di cui 9,56 da legge obiettivo e 19,45 da fondi regionali) e Foligno (costo 38,74 milioni di Euro di cui 13,47 da legge obiettivo e 15,27 da fondi regionali) sono state approvate dal Cipe e saranno appaltate nei mesi successivi.
Per le piastre intermodali di Foligno e Terni si conferma la necessità che l'accesso alla rete nazionale di Rfi sia assicurato mediante contratto in cui vengono definite, tra l'altro, le norme tecniche di esercizio, il numero dei passaggi ed il costo”.
“Le parti convengono sulla importanza del sistema della logistica, realizzabile con fondi statali e regionali (la cui gestione sarà affidata con successiva procedura a soggetti esperti), articolata nelle tre piastre che si collocano in posizione mediana tra gli interporti di Civitavecchia ed Ancona ed operano in forma integrata cogli stessi”.
Nell’accordo si ricorda che l'Intesa Generale Quadro del 2002 comprendeva anche alcune opere che non inserite nel programma delle opere strategiche della legge obiettivo, ma che mantengono una importanza determinante per lo sviluppo economico e sociale dei capoluoghi di provincia di Perugia e Terni.
“In particolare si tratta della realizzazione del sistema intermodale perugino. Consiste nella sistematizzazione delle opere infrastrutturali necessarie ad assicurare l'accessibilità alla città di Perugia, mediante l'integrazione del progetto stradale (il cosiddetto Nodo di Perugia), già previsto nell'elenco delle opere strategiche della legge obiettivo, con altre opere complementari e coordinate sulla rete ferroviaria e sulla metropolitana urbana (Minimetrò).
Il sistema consta del potenziamento delle connessioni tra le reti di trasporto urbano ed extraurbano, su rotaia e su strada nell'area del perugino, a partire dal miglioramento della stazione di scambio di Ponte San Giovanni tra la rete Rfi e quella della Ferrovia Centrale Umbra, nella realizzazione di aree attrezzate di sosta in grado di favorire l'intemodalità ferro-gomma in corrispondenza dell'intersezione di Collestrada,
così da consentire l'accesso alla città mediante servizi ferroviari di tipo metropolitano e nel completamento della rete urbana del Minimetrò, integrata con la rete ferroviaria Fcu in corrispondenza della stazione di Sant’Anna e con la rete Rfi nella stazione di Fontivegge.
Il costo dell'intervento è stato stimato in 180 milioni di euro, di cui circa 100 per il completamento del Minimetrò”. “Il collegamento della città di Terni con l'autostrada A1, utilizzando il corridoio di Passo Corese, che riduce sensibilmente i tempi di percorrenza verso Roma, anche per i traffici provenienti dall'Umbria centro-settentrionale”. Nell’intesa questi interventi vengono ritenuti “prioritari strategici ed inseribili in legge obiettivo”.
In particolare, per quanto concerne il completamento della rete urbana del Minimetrò (che potrebbe essere finanziata anche in parte con la l. 211/92) e del collegamento autostradale di Terni con la A1 (da concordare con la Soc. Autostrade),
“le Parti convengono di effettuare concordemente, entro sei mesi, una verifica sulle possibilità di ricorrere, oltre alle risorse della legge obiettivo, anche a strumenti finanziari che prevedano il coinvolgimento di capitali privati”.
Altri impegni fissati dall’accordo sono
“il raddoppio della SS 3 Flaminia nel tratto tra gli innesti con la SS 75 e con la Perugia-Ancona, nonché l'adeguamento e la messa in sicurezza del tratto Terni-Spoleto; il completamento della SS 219 Pian d'Assino.
La strada collega la E 45, all'altezza di Umbertide, con Gubbio e l'itinerario Perugia-Ancona.
E' già in fase di realizzazione nel tratto Gubbio-Mocaiana, con risorse che la stessa Regione ha anticipato per un importo di 27,166 milioni di euro e deve essere completata secondo il progetto definitivo, redatto dalla Regione, in corso di approvazione.
Il costo dell'intervento è stimato in 132,834 milioni di euro”. Prevista “la connessione a nord della rete ferroviaria di Fcu con la rete nazionale di Rfi con la realizzazione di una nuova ferrovia di circa 20 Km che collega la stazione di testata di Fcu a Sansepolcro, con la stazione di Arezzo, sulla rete Rfi”.
Costo complessivo di circa 250 milioni di euro. “Le Parti convengono sull'impegno ad inserire il raddoppio della Ss 3 Flaminia ed il completamento della Ss 219 nella legge obiettivo, anche acquisendo a tal fine e per gli stessi interventi, come cofinanziamento della Regione, la somma anticipata per la realizzazione del tratto Gubbio-Mocaiana di 27,166 milioni di euro che l’Anas dovrà restituire alla Regione sulla base della convenzione stipulata”.
Impegno anche di verificare la possibilità, entro sei mesi, di inserire la connessione a nord della Fcu nella legge obiettivo,
“anche in considerazione della necessità di raggiungere a tal fine l'intesa con la regione Toscana nel cui territorio dovrebbe essere realizzata l'infrastruttura”.
In un altro articolato, le Parti concordano “sulla necessità di verificare l'inserimento, previa intesa con la Società autostrade e con la Regione Lazio, nel programma della legge obiettivo l'adeguamento del casello e dello snodo di Orte”. Sistema aeroportuale Aeroporto di Sant’Egidio è considerato l’aeroporto internazionale dell'Umbria. Si sottolinea nell’accordo che “dopo che era stata già prolungata la pista a 2200 metri, è attualmente in fase di ampliamento e ristrutturazione con l'ampliamento dell'aerostazione, la costruzione di un edificio polivalente per mezzi di servizio e rampa di soccorso, sistemazioni esterne, ampliamento piazzali di sosta, riqualifica testata ‘01’ Back-track, riqualifica Alfa, riqualifica Taxi way, edificio polivalente Sase, riqualifica e allargamento raccordo Bravo e predisposizione impianti tecnologici di servizio all'intera infrastruttura essendo stato ricompreso tra gli interventi da realizzare per 150° anniversario dell'Unità d'Italia e finanziato con circa 25 milioni di euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e 10 dalla Regione Umbria con fondi di bilancio”.
Per quanto riguarda l’aeroporto di Foligno, l’infrastruttura “svolge prevalentemente funzioni di protezione civile (anche con funzione di elisoccorso in accordo con la Regione Marche), base logistica per l'antincendio d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, turismo aereo e di supporto alle importanti imprese aeronautiche presenti nella zona”. Nell’intesa si dice che “sono già disponibili presso l'Enac le risorse finanziarie per la sistemazione della palazzina uffici ed il piazzale di sosta degli aeromobili”.
dal Corriere dell'Umbria

Nessun commento:

Posta un commento