lunedì 6 ottobre 2008

l'Associazione Chelidon

In un incontro-confronto alla Sala dei Notari, tenuto giorni fa, l'associazione Chelidon onlus ha ricostruito il passaggio "Dal dolore alla creatività", con le testimonianze di chi l'ha vissuto.
L'associazione si occupa del sostegno psicologico alle donne colpite da neoplasie al seno e alle loro famiglie.
"L'ho fondata due anni fa, dopo essere stata colpita dal tumore - racconta Maddalena Quondam, sociologa -.
Chelidon è un termine greco che significa rondine. Vuole indicare la volontà e la speranza che dopo il volo riconduce sempre al nido."
L'occasione per questa riunione l'ha data la presentazione del libro di Luana Coletti "Aprendo gli spazi".
É una raccolta di poesie sulle emozioni e sul cambiamento di vita che l'autrice ha vissuto da quando le è stato diagnosticato il cancro.
Un'esperienza che le fatto trovare "il tempo di gustare"sapori sconosciuti o trascurati dell'esistenza.
Usa parole di gioia verso la malattia che per lei è come una rinascita che le fa guardare il mondo con occhi da bambina.
In sala ha letto dei brani con l'aiuto commosso di alcune delle amiche incontrate nel reparto di Oncologia ad Assisi, come Silvana Pacchiarotti, insegnante.
La lettura è stata intervallata dagli interventi dei convenuti che hanno espresso, ciascuno con una voce ed una prospettiva personale, il proprio percorso nel dolore.
Ha aperto l'incontro il reading teatrale dell'associazione culturale "Metamorphè" tratto da
"Toroseduto-storie di ordinaria disabilità"
, di Michele Franco.
L'autore, costretto in una sedia a rotelle da un brutto incidente, racconta le riflessioni e le difficoltà legate alla sua condizione.
Lo fa fingendosi il dj di una radio che raccoglie in diretta le esperienza degli ascoltatori paraplegici.
Uomini e donne del Mondo dei Seduti che fuori della loro Riserva, una prateria senza scale, trovano un mondo inaccessibile.
E che trovano ugualmente la forza di andare incontro al futuro
"volando,in treno o in carrozzina."
Il saluto della consigliera comunale Maria Pia Serlupini, delegata per le politiche delle pari opportunità, che si scusava per la mancanzo dello scivolo per consentire a Franco di lasciare il palco, è sembrato un momento della performance.
Sono intervenuti il radiologo Luca Pazzaglia, sull'importanza della giusta dose di ormoni per il benessere psico-fisico; il dottor Carli, chirurgo, che ha parlato di Gesù Cristo come del più grande medico esistito; il dottor Cardellini, chirurgo plastico.
Dal Lazio, la la psicoterapeuta Cristallo e la una volontaria che ha dimostrato che con la scrittura anche il carcere può diventare emotivamente un'esperienza liberatoria.

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