giovedì 6 novembre 2008

La protesta contro i T-Red continua

T-red prima, Photo R&v ora: i nomi dei semafori cambiano, ma le multe (salate) restano. Ed è la Federconsumatori, ora, a schierarsi al fianco delle vittime mietute dai temutissimi semafori nei mesi scorsi.
"L'indagine della procura della Repubblica di Milano per l'accertamento delle responsabilità di società produttrici che hanno venduto o affittato ai Comuni le apparecchiature per la regolazione dei semafori - ricorda l'associazione in una nota a firma del suo presidente Alessandro Petruzzi - ha portato all'arresto di amministratori di tali società e chiama in causa ora la responsabilità diretta dei pubblici ufficiali, dei dirigenti e dei comandanti dei Vigili Urbani."
Nel Comune di Perugia e in quello di Torgiano, nel corso del 2007, la Federconsumatori Umbria aveva già riscontrato la possibilità di irregolarità nel funzionamento dei dispositivi semaforici e aveva documentato in più occasioni tale situazione alle stesse amministrazioni comunali, motivando con foto e certificati le centinaia di ricorsi presentati ai giudici di pace e al prefetto di Perugia.
"Qualcosa di ben più grave è successo ora - chiarisce ancora Federconsumatori - poiché le irregolarità sono state riscontrate, anche sul piano penale, dal giudice Robledo, fin dalla messa in gara della fornitura dei dispositivi disponendo l'arresto dei responsabili, con le accuse di "associazione per delinquere con turbativa d'asta e manipolazioni di appalti""
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"Gli atti incriminati - scrive nella nota Petruzzi - hanno consentito un sistema di appalti truccati e la creazione di un cartello, con la complicità degli amministratori.
Oggi, negli sviluppi dell'azione giudiziaria si pone la necessità di rendere giustizia alle decine di migliaia di automobilisti che in buona fede hanno pagato le multe e che sono stati ancor più penalizzati con la perdita dei punti sulla patente di guida.
I proventi delle circa quarantamila multe - sottolinea ancora Federconsumatori - sono stati incassati e ripartiti tra i soggetti dell'indagine e le amministrazioni comunali che hanno ignorato gli avvertimenti e i dubbi che erano stati avanzati a più riprese."
Ed ecco la richiesta dell'associazione: i comuni di Perugia e di Torgiano restituiscano subito agli automobilisti i soldi raccolti con le multe.
É per questo che Federconsumatori ha preparato ( e spedito già a molti associati) un modulo, presente anche sul sito www.federconsumatoriumbria.it, che consente agli automobilisti di inoltrare al Comune di Perugia la richiesta di rimborso.
La sfida, ora, è ufficialmente aperta.
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 6 Novembre 2008

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