giovedì 15 gennaio 2009

Lavorare in centro di notte: non ci si sente sicuri

Difficile lavorare in centro dopo il tramonto. Ne sanno qualcosa tutti coloro che si ritrovano a fare l'ultimo turno nei bar, nei pub e anche in tabaccheria.
Nessuno ha mai subito un'aggressione direttamente ma la guardia non viene abbassata al momento della chiusura, quando l'esercente si ritrova da solo in una piazza o in una via dove circolano soltanto spacciatori e ubriachi.
é desolante lo scenario che in inverno si nota fuori dai locali e che fa sospirare amaramente chi lavora nel cuore della città.
La situazione poi nelle ultime settimane è peggiorata, segnala qualcuno.
"Sulle scalette della cattedrale ogni sera c'è una rissa - spiega un giovane operatore di un bar di corso Vannucci -.
Non entrano nei locali ma fuori, diciamocelo, c'è di tutto. Da qualche mese poi la situazione si è aggravata. Per la precisione a partire dall'ultima retata che hanno fatto a Porta Pesa. Sono infatti arrivati nuovi spacciatori che sono "scollegati" tra di loro e che non hanno né zona né punti di riferimento.
E tanto meno un capo. Per questo ogni sera ci scappa una litigata che finisce anche a coltellate. Gli spacciatori di numero sono gli stessi ma rispetto a prima avevano un capo, ora invece nessuno li gestisce, si spostano invadendo zone di altri e succede quello che succede."
Insomma, quello che succede è talmente evidente che basta solo stare in centro per rendersi conto di come funziona il "movimento".
Anche al Papaia di via dei Priori sono sulla stessa linea: mai problemi direttamente ma in giro si vede di tutto:
"Di gente strana di sera ne gira parecchi - spiega Gianfranco -.
Noi non abbiamo mai avuto emergenze però vediamo quello che succede lungo la via. Al massimo entra qualche ubriaco ma riusciamo a gestirlo. Il via vai degli spacciatori invece è sotto gli occhi di tutti, specialmente dopo le 19."
"a pranzo è tranquillo e anche la sera a noi che lavoriamo qui non è mai successo di trovarci in situazioni spiacevoli - dice Francesca del Joice's pub -.
Poi abbiamo una clientela abituale e qui non entrano a cercare guai. Va detto che ci sono anche controlli e quindi all'interno siamo tranquilli."
Nella farmacia San Martino, che resta aperta fino a tardi, non segnalano invece modifiche sostanziali:
"Sembra tutto come al solito.
C'è chi prova ad avere la siringa e l'acqua gratis, ma lo sanno che qui ci sono le telecamere e che c'è sorveglianza video.
E vengono all'incirca sempre gli stessi."
Piazza Danti è la zona dove negli ultimi tempi si sono verificati gli episodi più violenti, praticamente ogni sabato sera, ma chi lavora in questi paraggi segnala che anche di giorno non si sta poi tanto in pace:
"Il problema non è neppure la notte - dicono nella tabaccheria che si affaccia sulla piazza -, perché pochi giorni fa una signora è stata scippata alle 5 del pomeriggio in piazza Matteotti e poche settimane fa uno è stato accoltellato poco dopo le 22.
L'aver scelto di tenere chiuso il centro storico alle persone normali ha fatto sì che in determinate zone oramai si vedano soltanto drogati e spacciatori.
Conosco persone che non vengono più al ristorante in centro, anche perché i parcheggi sono cari e poi di sera non si sta tranquilli.
Così non c'è più un flusso di cittadini regolari e chi rimane fa quello che vuole, senza avere elementi di disturbo."
Alcuni esercizi, per scongiurare le "cattive" presenze che con il termometro che si abbassa tendono a cercare riparo all'interno dei locali, hanno addirittura alzato i prezzi, come alla stuzzicheria del Grifo, sempre in piazza Danti:
"In questo modo abbiamo visto che piano piano quel tipo di "clientela" è andata via.
Comunque il movimento parte dall'una di notte. I controlli ci sono, le forze dell'ordine passano, ma la situazione è quella che è. Il punto più critico, dove si creano maggiori problemi? Le scalette del Duomo, sempre quelle."
"Ci sentiamo poco tutelati - aggiungono al bar Butterfly in piazza Matteotti -. A noi non è mai capitato nulla ma anche se chiudiamo presto, verso le 20, lo vediamo quello che succede fuori, soprattutto a partire dalle 17.
Chi sono? Tra drogati, spacciatori e ubriachi fanno proprio un bel tris"
Giovanna Belardi
Corriere dell'Umbria Giovedì 15 Gennaio 2009

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