lunedì 9 marzo 2009

Esibizione di Voci dal mondo diretto da Alberto Bustos

All'aula magna di Palazzo Gallenga, incontro musicale tra popoli e culture, sotto l'egida del Comune di Perugia, del Museo dell'Emigrazione "Pietro Conti" di Gualdo Tadino, dell'Università degli studi italiana e della stessa Stranieri.
Evento programmato nell'ambito della rassegna multiculturale "Nostalgia dell'altro". Coordinamento interno della dinamica organizzatrice Rossella Vinerba, responsabile del centro di attività culturali e ricreative.
Per il Comune di Perugia, presenza della dottoressa Margherita Gianfreda. Sotto la direzione del maestro argentino Alberto Bustos, si è esibito in concerto il coro "Voci dal mondo", con un repertorio decisamente internazionale.
Dal "Gaudeamus" alla musica della grande tradizione lirica italiana, dal folklore orientale allo spiritual, fino al recupero dei cori degli indios dell'Amazzonia.
Accompagnamento al pianoforte della giapponese Yuko Watanabe. Interventi del gruppo "Kyrie" e di soprano cinesi e coreana. Alla ribalta un gruppo assolutamente cosmopolita. Giovani italiani e giapponesi, persiani e ucraini, tedeschi, inglesi, olandesi, austriaci, statunitensi, cileni, ecuadoriani, hanno mescolato sonorità e sensibilità, all'insegna di una voglia di condivisione solidamente alimentata dalla cultura.
Il linguaggio universale della musica ha consentito di muoversi con disinvoltura tra i generi, alla presenza di un pubblico interessato e partecipe.
Si prepara intanto lo storico evento del 50° anniversario di fondazione dell'Agimus di Perugia, istituzione giovanile musicale presieduta dal maestro Salvatore Silivestro.
Il rettore Stefania Giannini investe in questo evento la carica simbolica di una collaborazione che dura stabilmente da 35 anni.
"Il rettore Salvatore Valitutti - ricorda Silivestro - nel ringraziarci per il nostro lavoro, ne auspicava convintamene la prosecuzione.
Affermava, infatti, che la nostra opera aveva giovato alla Stranieri più di qualsiasi promozione effettuata coi mezzi formali della comunicazione.
L'Agimus, infatti, con la sua assidua e qualificata attività, è stata corifea della cultura italiana rappresentata dalla Stranieri."
E ha meritatamente portato nel mondo l'immagine e il nome di Perugia

Sandro Allegrini
Corriere dell'Umbria Lunedì 9 Marzo 2009

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