mercoledì 11 marzo 2009

Facoltà di Scienze della formazione di Perugia

Una facoltà in trasformazione che ha avuto un ottimo exploit negli ultimi anni e che si accinge a cambiare ulteriormente volto.
A dirlo è il preside di Scienze della formazione, Romano Ugolini che annuncia un periodo di grande trasformazione, destinato a chiudersi presumibilmente fra cinque anni.
Professor Ugolini, qual è oggi l'offerta formativa e didattica della facoltà e come è dislocata sul territorio umbro?
"Con il passare degli anni, la facoltà di Scienze della Formazione ha conosciuto una fase di insediamento su tutto il territorio regionale.
A Perugia operiamo su due fronti, quello della pedagogia e quello della psicologia.
L'affollarsi di normative ci ha portato a fare una scelta, applicando il decreto ministeriale 270 in tre tempi.
In un primo momento abbiamo abbandonato corsi di laurea che però trasferiremo in altri settori.
In secondo luogo abbiamo individuato il percorso per entrare a regime entro il 2014, approvando una delibera che fotografa la fisionomia della nostra facoltà basata su due corsi di laurea quinquennali in ambito pedagogico, un corso di laurea completo in ambito psicologico, un corso di laurea in ambito sociologico e due corsi di laurea in ambito storico e storico artistico.
Stiamo vivendo una fase di lavori in corso.
Sappiamo dove siamo partiti e dove vogliamo arrivare.
Il corso in scienze psicologiche è stato innovativo e coraggioso.
In sinergia con la facoltà di Medicina abbiamo creato a partire dall'anno scorso questo corso triennale il cui numero programmato è di 150 persone.
Prevediamo di istituire anche la magistrale.
A Foligno c'era il corso di laurea in coordinamento delle attività di protezione civile e la relativa magistrale, che per esigenze della facoltà abbiamo dovuto disattivare.
Siamo presenti nella sede di Terni e di Narni.
A Terni abbiamo il corso di laurea inerente al mondo dello spettacolo legato alla comunicazione audiovisiva.
Abbiamo preso come docenti, esperti a contratto che insegnano discipline relative alla sceneggiatura, alcuni di loro lavorano anche a Cinencittà.
Nella sede di Terni si trova anche un laboratorio specializzato informatico con certificazione europea con tanto di piattaforma che riguarda non solo la comunicazione più avanzata in e-learning ma anche la gestione del backstage sia per il teatro che per il cinema.
L'altro corso di laurea e quello in scienze per l'investigazione e la sicurezza a Narni.
Gli iscritti hanno superato quota mille e provengono da tutta Italia ma anche dall'estero.
É un corso di laurea sociologico e prepara gli studenti a gestire gli aspetti della sicurezza e della prevenzione.
La facoltà ha firmato circa 100 convenzioni per i tirocini."
a tal proposito, che tipo di convenzioni avete stipulato e quali opportunità offre la facoltà agli studenti sotto il profilo degli stage?
"i tirocini sono l'orgoglio della facoltà.
Tutti gli studenti devono fare obbligatoriamente stage durante il corso di studio.
Ciò che insegniamo dalla cattedra deve essere sperimentato in sede lavorativa.
Sono previsti sia tirocini interni, basati su seminari e attività di laboratorio, che stage esterni.
Da quando ho assunto questa presidenza nel 2000, mi sono prefissato tre obiettivi.
Tutti coloro che escono dalla facoltà devono avere tre elementi nel proprio bagaglio.
Primo, devono aver fatto un tirocinio e quindi essersi confrontati con il mondo esterno.
Secondo, devono avere una conoscenza informatica di grado elevato.
Terzo, devono aver raggiunto un'importante conoscenza di almeno una lingua straniera.
Un'altra opportunità che offriamo sono i tirocini volti all'inserimento nei posti di lavoro effettuati nei primi 18 mesi dal conseguimento della laurea.
Abbiamo molteplici convenzioni per facilitare l'accesso dello studente nel mondo del lavoro.
Nelle cooperative che hanno bisogno di formatori, nelle onlus che fanno assistenza specificatamente per l'handicap, nelle imprese per la sicurezza e nelle banche.
Sono state firmate convenzioni con Unicredit Banca, con Alitalia e Air One per la sicurezza negli aeroporti e con le Prefetture e per il settore artistico, con i teatri e società di produzione come Cinecittà."
Come viene svolta l'attività di laboratorio?
"i laboratori sono dei luoghi di simulazione di situazioni che presumibilmente lo studente troverà nell'esercizio della sua professione educativa.
Si ipotizza un percorso o una realtà rispetto alla quale chi dirige il laboratorio dà delle indicazioni fondamentali e lo studente deve elaborare un progetto, cioè una capacità di intervento su temi dell'educazione e della realtà sociale.
Sono obbligatori a tutti.
L'offerta è multipla.
Ci sono circa 25 studenti per laboratorio suddivisi in settori che vanno dalle tecniche per l'osservazione dinamica di gruppo, alla dinamica relazionale, ai laboratori per l'acquisizione di tecniche comunicative.
Sono occasioni significative per iniziare a sperimentare e a mettere in pratica le competenze acquisite sul piano teorico."
Secondo i dati della facoltà, il corpo docente è formato prevalentemente da ricercatori.
Quale tipo di politica portate avanti nei confronti della ricerca?
"Il numero complessivo dei nostri docenti è di 65, di cui 14 professori ordinari, 20 professori associati e 31 ricercatori.
Abbiamo dato priorità al ruolo dei ricercatori per ringiovanire l'età media della facoltà che gradualmente si sta abbassando, con l'ingresso delle nuove leve.
Negli ultimi tre anni sono stati banditi 16 concorsi di cui 6 vincitori sono ancora in attesa di essere assunti.
Avevamo bisogno di forze fresche sia per la didattica che per la ricerca che per noi sono due facce della stessa medaglia e pertanto non le consideriamo disgiunte, nè riteniamo che si debba fare una distinzione."
Quali sono i rapporti che intrattenete con università, centri di ricerca e altre istituzioni sia a livello nazionale che internazionale?
"La Francia è da noi molto gettonata.
Abbiamo stipulato accordi scientifici, didattici e di ricerca con università di Parigi, anche con la Sorbonne, in ambito sociologico e storico-artistico.
Siamo in contatto con la Spegna e con gli Stati Uniti, dove abbiamo avviato contatti per trattare la convenzione con Hollywood.
Stiamo tentando anche di avvicinarci a Bollywood, incontrando però resistenze e difficoltà connesse con l'impossibilità di realizzare un interscambio di studenti dato che gli indiani, a causa del problema delle caste, non potrebbero venire in Italia.
Abbiamo collegamenti con Umbria Film Commission, un'agenzia regionale che si occupa di tutte le produzioni cinematografiche e televisive che vengono svolte in Umbria.
A Terni, gli studi cinematografici di Papigno e il centro multimediale ci hanno richiesto una figura professionale in grado di allestire una sceneggiatura, capace di gestire ciò che sta dietro le quinte, dall'informatizzazione dello spettacolo agli effetti speciali.
I laureati del corso di laurea a Terni soddisfano a pieno questa esigenza."
Quali sbocchi lavorativi offre la facoltà ai giovani laureati?
"Le opportunità per il laureato vanno dai settori tradizionali quali la formazione primaria che prepara maestri e formatori di nido, alla formazione e all'opera nel settore dell'handicap.
Nel mondo del sociale, possono lavorare come formatori nelle cooperative e nelle aziende.
Nel settore psicologico, possono anche entrare a far parte dell'ordine degli psicologi.
Tuttavia, dopo il triennio in scienze e tecniche psicologiche dei processi mentali, si consegue una certa competenza e si può diventare tecnico psicologo.
Nel settore della sicurezza con il corso di Narni, abbiamo convenzioni con vigili urbani, aziende, banche, aeroporti, supermercati, questure, prefetture e stadi per coordinare l'attività e il lavoro degli steward"
Carlo Timio
Corriere dell'Umbria Mercoledì 11 Marzo 2009

Nessun commento:

Posta un commento