martedì 12 maggio 2009

56 feste e sagre nel Perugino fino a Novembre

Sobrietà e tipicità. Ovvero: menu non ipertrofici. Ma offerta selettiva legata alle tipicità del territorio e delle sue tradizioni. Gastronomiche, enologiche, produttive. Questo l'invito dell'assessore comunale al Turismo Ilio Liberati nel presentare, ieri alla sala della Vaccara, il calendario delle feste e delle sagre che si terranno quest'anno.
Cinquantasei appuntamenti (il via lo scorso 24 aprile a Lidarno e Sant'Enea in contemporanea) che si allungheranno sino al 6 novembre.
Di questi, ben ventuno sono apparecchiati dalle pro loco, riferiva Giampiero Marchini, presidente di Unpli del comprensorio perugino che aggrega anche i comuni di Corciano, di Deruta e di Torgiano.
Insomma, una vita associativa molto attiva quella espressa dal Perugino. La cui vivacità sarà presto regolata da un disciplinare ad hoc. Un insieme di buoni comportamenti, riferiva l'assessore, per mettere doverosi paletti ad alcune "inclinazioni".
Le quali finiscono per entrare in contraddizione con il senso stesso del fare festa insieme.
"c'è chi si fa concorrenza con il numero di piatti che mette in tavola: che senso ha? Meglio ridurre invece, e tipicizzare.
A questo servono le sagre"
precisava l'assessore. Non deve mancare poi una "vetrina" delle tipicità. Una vera e propria mostra-mercato dei prodotti agricoli, dell'artigianato del luogo, di ogni altra iniziativa che sia legata all'arte del fare.
Naturalmente, precisava Liberati, il disciplinare sarà condiviso con le associazioni.
"Che hanno - diceva - un ruolo fondamentale. Sono custodi delle tradizioni e promotrici del territorio, in un continuum culturale importante."
Centri storici e "periferie" (nel senso squisitamente geografico del termine) sono allacciati dalla stessa vocazione, secondo l'assessore.
Che è poi quella dell'accoglienza, dell'ospitalità. e si sta ragionando, spiegava Liberati, sul progetto di allargare il raggio del percorso del bus turistico.
Non più solo nel perimetro della cittadella storica, ma anche oltre. Fuori, nei borghi e nella campagna perugina, nei luoghi delle feste, dell'animazione e dei mercati. Se ci sono stati dissapori, a volte, con alcune associazioni di categoria (ad esempio i commercianti che hanno lamentato in passato il far concorrenza delle sagre), questo va "smontato" con un'azione che sia improntata alla collaborazione, al fare insieme con idee efficaci ma senza sovrapporsi.
Perché l'obiettivo comune è quello della buona accoglienza. Cercando di allungare la permanenza dei turisti, invogliando nel contempo chi nei nostri luoghi vive e lavora a uscire di casa, a "consumare" ciò che offre il territorio.
Le tante offerte, le tante iniziative organizzate. Riferiva il presidente del Cai di Perugia, Marcello Ragni, che le "passeggiate di Manlio" (i percorsi alla scoperta delle nostre bellezze ambientali e monumentali) quasi sempre hanno fatto il pienone.
Con anche duecento persone di domenica lungo i sentieri pedonali del Trasimeno
(Don.M.)
Corriere dell'Umbria Martedì 12 Maggio 2009

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