venerdì 25 settembre 2009

La Madonna di Castiglion Fosco torna a Santa Croce

[...] La Madonna col bambino presto tornerà alla sua collocazione originaria: la chiesa parrocchiale di Santa Croce a Castiglion Fosco. Dopo quasi trent'anni di "esilio" la mirabile scultura lignea di scuola umbra, risalente al XIV secolo, riapproda alla base ormai libera dal sequestro che l'aveva relegata nelle scorse settimane nei depositi della Galleria Nazionale dell'Umbria.
Però prima di tornare definitivamente al suo altare la Madonna con bambino marciante sarà protagonista della mostra di sculture lingee tra Medioevo e Rinascimento in programma al Museo del capitolo della cattedrale di San Lorenzo a Perugia.
Gli organizzatori dell'iniziativa culturale hanno aspettato che la vicenda giudiziaria, caratterizzata da due processi uno penale (per il furto e ricettazione del bene) e uno civile (per il diritto di proprietà), terminasse e la statua potesse tornare a farsi guardare. Insieme alla Madonna di Castiglion Fosco, in legno policromo alta 110 cm, ci saranno nel museo della cattedrale altri quindici pezzi scelti per raccontare i risultati raggiunti dalla equipe di lavoro dell'Università di Perugia capitanata da Corrado Fratini, docente di Storia dell'arte medioevale. La mostra
"All'ombra di Sant'Ercolano. Sculture lignee tra Medioevo e Rinascimento nella diocesi di Perugia"
, sarà inaugurata l'8 ottobre, alla presenza del nuovo vescovo Bassetti, e rimarrà aperta fino all'8 dicembre. Il percorso proposto intende chiarire i rapporti che legavano al tempo l'espressione pittorica a quella scultorea e soprattutto in tale occasione vengono resi visibili a tutti i "riconoscimenti" fatti dal gruppo di stusiosi con i quali si attribuiscono generalità giuste a statue finora poco conosciute.
La scelta di dedicare l'iniziativa a Sant'Ercolano, copatrono della città di Perugia, nasce dal valore di defensor civitas che al santo veniva attribuito nel Medioevo, un ruolo prioritario poi indebolito dall'attenzione riservata a San Lorenzo, altro patrono di Perugia insieme a San Costanzo. Proprio attraverso questo corredo di sculture lignee, il museo del Capitolo rilegge sotto un'angolazione nuova il passato.
E a parlare saranno, oltre alla Madonna di Castiglion Fosco, anche diversi crocefissi di piccoli e grandi dimensioni, la statua della Madonna del Roncione, il pezzo più antico in esposizione; ma anche la Madonna del Sant'Angelo; la Madonna della costa; la Modonna di Sant'Angelo. Singolare è anche un piccolo San Lorenzo, statua lignea alta 70 cm di epoca rinascimentale che indossa una preziosa veste in velluto anch'essa della stessa epoca ad essa il professor Fratini ha saputo ridare la dignità meritata costruendo interessanti ipotesi rispetto all'atelie dir produzione e alla sua datazione. Gli organizzatori museali sono soddisfatti del momento espositivo in calendario sia perché mette sotto i riflettori beni non sempre fruibili sia perché dà vita a un museo ormai riaperto da quasi dieci anni, ma ancora poco frequentato. Intanto a Castiglion Fosco attendono il ritorno della loro Madonna dopo ventotto anni dalla notte in cui fu rubata e iniziò l'odissea che la portò lontano dall'altare di Santa Croce al Piegaro
Sabrina Busiri Vici
Corriere dell'Umbria Venerdì 18 Settembre 2009

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