lunedì 7 settembre 2009

Polemica sul Sagrantino, Liviantoni: Produttori incapaci di aggredire i mercati. Fondi non utilizzati

"L'impressione è che Marco Caprai per prima cosa debba fare pace con se stesso."
L'assessore all'Agricoltura Carlo Liviantoni non le manda a dire. Non gli sono proprio andate giù le dichiarazioni con cui l'imprenditore ha criticato pesantemente la
"...scellerata visione politico-amministrativa che ha accompagnato la gestione di un sorprendente successo imprenditoriale"
, quello del Sagrantino, prendendo spunto dalla decisione (condivisa ma giudicata tardiva) della giunta regionale di prorogare il divieto di impianto di nuovi vigneti.
Liviantoni rimande le accuse al mittente e ricorda che la giunta regionale
"...è andata incontro ad una esigenza del Consorzio di tutela del Sagrantino.
La richiesta di prorogare il divieto di nuovi impianti era arrivata proprio dai produttori e noi, dopo averla vagliata, non abbiamo fatto altro che accoglierla.
Io non so se Caprai faccia parte o meno del Consorzio, ma di certo non crediamo di aver sfavorito i produttori con questa scelta.
Quindi Caprai si chiarisca meglio le idee."
Ma Liviantoni approfitta anche per tirare una bella stoccata ai produttori del Sagrantino:
"Questo vino - dice - rischia di rimanere confinato in regione.
Oltre il 60 per cento del prodotto viene venduto in Umbria e non è certo colpa nostra se i produttori non sono riusciti ad aggredire gli altri mercati.
La nostra decisione va anche in questa direzione. Crediamo così di difendere un prodotto che deve essere promozionato e commercializzato in maniera più efficace."
L'assessore prende spunto dai fondi che la Regione Umbria aveva messo a disposizione per la promozione del vino nei mercati extraeuropei:
"Noi avevamo gettato sul piatto un milione e mezzo di euro per cofinanziare al 50 per cento progetti per la crescita dell'export.
In pratica erano potenzialmente disponibili tre milioni di euro. Eppure dei fondi regionali sono stati utilizzati soltanto 700mila euro. Evidentemente i produttori non hanno voluto investire su questo fronte e non credo che di ciò possa essere rimproverata la Regione.
Ripeto, è bene che Caprai si chiarisca meglio le idee e faccia pace con se stesso"
Giuseppe Silvestri
Corriere dell'Umbria Lunedì 7 Settembre 2009

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