domenica 4 ottobre 2009

CasagliaArt di Paolo Pasticci: In Ordine Sparso. Linee divergenti dell'arte contemporanea in Umbria

Si svolge a Casaglia al Centro per le arti visive CasagliaArt di Paolo Pasticci e sarà visitabile fino all'11 ottobre, la mostra "In Ordine Sparso. Linee divergenti dell'arte contemporanea in Umbria", in cui sono presenti opere realizzate da sei artisti umbri già esposte lo scorso inverno a Roma presso l'Archivio centrale di Stato per la mostra "Repubblica e Costituzione", organizzata dal ministero per i Beni e le Attività Culturali per i festeggiamenti dei 60 anni della Costituzione italiana. I sei artisti: Andrea Baffoni, Angelo Cucciarelli, Graziano Marini, Bruno Marcelloni, Paolo Pasticci e Umberto Raponi, presentano in questa mostra i lavori esposti a Roma, quindi ispirati al tema della Repubblia e della Costituzione, ma anche una serie di opere legate alla propria personale poetica. Circa venticinque lavori collocati nel suggestivo spazio espositivo di Casaglia dove, tra scultura e pittura, si può entrare in contatto con alcune delle più attuali linee della ricerca artistica umbra, in un confronto generazionale che copre un ampio arco di storia culturale della nostra regione. Tra tutto spicca il simbolo preponderante della stella che oltrepassa i limiti del presente in una relazione tra storia e rapporto con la propria identità esistenziale. L'ottica è proprio quella di un dialogo libero attraverso l'accettazione stessa della diversità di ognuno, riportata tuttavia nei ranghi del pacifico vivere comune, che superi le alterità e divergenze di pensiero, nonché di cultura, fede o qualsivoglia espressione generazionale. Dall'astrazione di Marini, Raponi e Cucciarelli alle simbologie delle opere di Pasticci, Baffoni e Marcelloni, la mostra offre un ampio ventaglio di linguaggi e tecniche oltre ad una notevole apertura generazionale che fa dell'evento l'occasione per potersi confrontare non solo con l'arte, ma anche con il tema della nostra identità, rispetto alla quale nessuno può considerarsi esente. In particolare colpiscono le grandi tele di Marini, in cui l'astrazione interpreta il concetto di Repubblica secondo il principio del rigore geometrico contrapposto al dinamismo cromatico. Mentre ancora grande suggestione è offerta dalle sculture di Cucciarelli e Pasticci realizzate con legno e, a volte, metalli dove la geometria delle strutture dialoga apertamente con elementi simbolici quali appunto la stella.
Anche Marcelloni presenta, ma attraverso la pittura, il tema della stella con accenti pop e tonalità fredde che rivelano l'estrema sensibilità dell'artista. Raponi invece presenta delle suggestioni pittoriche di grande virtuosismo tecnico in cui avvicina la pittura, il disegno ed il collage con grande maestria e sensibilità. Infine il giovane Baffoni presenta opere inedite ispirate alla metropoli i cui connotati sono sempre meno riconoscibili e sempre più orientati verso l'enigma di un futuro incerto a cui guardare
A.B.
Corriere dell'Umbria Sabato 3 Ottobre 2009

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