sabato 1 maggio 2010

300 euro per diminuire la retta degli asili nido

"Le famiglie che usufruiscono di asili nido, sia pubblici che privati, stanno per ricevere dalla Regione Umbria un contributo di 300 euro per l'abbattimento della retta di frequenza, in continuità con quanto già sperimentato lo scorso anno."
Lo sottolinea l'assessore al Welfare e all'Istruzione, Carla Casciari, vicepresidente della Giunta regionale, informando che è stato pubblicato il primo elenco delle domande ammesse a contributo per l'abbattimento delle rette degli asili nido sul Supplemento ordinario n.2 del Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 19 (Parti I-ii Serie generale) del 28 aprile.
"Rispetto allo scorso anno – rileva l'assessore regionale – è aumentato il numero delle famiglie che hanno presentato domanda, passando da 1800 a quasi 2300. Questo dimostra che l'aiuto offerto dalla Regione Umbria viene apprezzato e richiama l'attenzione della comunità umbra. Le procedure per beneficiare dei contributi sono state snellite e sono già in corso le liquidazioni delle prime duemila domande ammesse."
"Gli asili nido e gli altri servizi per l'infanzia – prosegue l'assessore Casciari - qualificano il territorio, poiché da un lato offrono un'offerta educativa essenziale per la crescita delle bambine e dei bambini, dall'altro sono un grande supporto alle famiglie per il lavoro di cura dei figli e quindi un forte strumento che facilita il lavoro femminile e garantisce che le lavoratrici non debbano scegliere tra famiglia e lavoro."
Dal lato dell'occupazione, il sistema dei servizi all'infanzia in Umbria vede impiegate circa 1500 persone, quasi tutte donne, come educatrici, oltre al personale ausiliario che conta circa 500 addetti.
"L'Umbria – ricorda, infine, l'assessore Casciari - si colloca in una posizione di eccellenza rispetto al territorio italiano per quanto riguarda i servizi all'infanzia. Ha, infatti, anticipato e superato di gran lunga gli obiettivi europei: oggi possiamo dire con orgoglio che il 40 per cento dei bambini umbri trova posto nei servizi all'infanzia a fronte di una media italiana del 10 per cento."
RED/sb
Form/lav 36
Regione Umbria Sabato 1° Maggio 2010

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