Palio delle Barche 2011: già un successo

Sale l'atmosfera per questi primi giorni di festeggiamenti del palio delle Barche, si respira la solita emozione quella da brivido che negli anni non cambia mai. Questo è il Palio delle Barche 2011 che già in questi primi giorni della settimana di manifestazione ha il sapore del successo. Successo di pubblico come nella serata dell'incendio del castello quando la piazza Trento e Trieste era gremita di persone. Un successo forse inatteso confermato anche dall'affluenza alle taverne del Centro Storico lunedì e del Centro Due ieri sera. Dopo le prove singole dei "lucci" si è tenuto lo spettacolo di acrobatica aerea e giocoleria dei "Babilon". Ma il palio non è solo gara, è goliardia, sfottò e festa fino a tarda notte. Ogni sera infatti dopo le prove, le taverne e gli spettacoli c'è ancora voglia di stare insieme e ballare fino a notte fonda alle feste organizzate lungolago dai ragazzi. Tra le tante novità di questa edizione che lo ricordiamo è la ventottesima ve ne è anche una di tipo organizzativo, infatti per quanti non ne siano ancora accorti un impianto di filodiffusione è stato collocato su tutto il lungolago.
Ogni sera commenti alla manifestazione e musica vengono profusi dagli altoparlanti e sono utili anche ai turisti per comprendere appieno il ritmo degli eventi ed il senso della gara stessa. Stasera toccherà al rione Oliveto scendere in campo sia nel percorso per le prove singole che tra i fornelli, con un ricco menù composto dal tradizionale antipasto olivetano, dalle tagliatelle al sugo d'oca e dalle Foglie d'olivo alla pescatora, poi le immancabili penne alla "sozzona", gli "spiedini all'olivetana" e lo stinco di maiale al forno, l'anguilla al tegamaccio e contorni e dolci preparati dalle sapienti mani delle massaie olivetane. Durante la cena la taverna sarà animata da "Giufà e l'erbamatta" gruppo di cantastorie, poi alle 21.30 si terrà lo spettacolo di tamburi del gruppo Majores. Domani sera sarà la volta del rione San Donato e alle 21.30 si terrà lo spettacolo degli "Armigeri del Girifalco".