giovedì 6 giugno 2013

L'Orchestra Laboratorio Jazz del Conservatorio di Perugia in concerto con Gabriele Mirabassi e Ramberto Ciammarughi

Ottima prova dell'Orchestra Laboratorio Jazz del Conservatorio di Perugia diretta da Mario Raja che ha dato vita ad un'entusiasmante serata musicale con "Better get it in your soul", omaggio ben riuscito a Charles Mingus, uno dei più grandi compositori e strumentisti jazz. Il concerto, in programma lo scorso mercoledì presso l'Auditorium dell'istituto, si è aperto con "Fables of Faubus" che ha messo in evidenza la bravura del trombettista Francesco Giustini, apprezzato per le sue doti di improvvisatore anche in "Mood Indigo" di Ellington (un brano amatissimo da Mingus), insieme al bassista Pietro Cavallucci e al chitarrista Lorenzo Piantedosi.

Protagonista indiscusso di "i X Love", il sax alto di Andrea Sabbiniani, che ha appassionato il numeroso pubblico presente in sala, con il suo personalissimo sound, fatto di suoni rauchi e graffianti. Eclettici ed intriganti gli arrangiamenti di Raja, veterano del jazz orchestrale italiano (la sua rinomata Big Band ha festeggiato da poco 25 anni di attività), che ha guidato con mano sapiente e vigorosa i 40 elementi dell'ensemble, fra le cui fila era inserito un gruppo di studenti dell'Aaron Copland School of Music del Queens College di New York. Dopo il trascinante "Moanin" con i soli di Lorenzo Bisogno e Mitchell Guido al sax, supportati dal suono compatto e dinamico dell'affiatato gruppo orchestrale , si è aperta un gradevolissima parentesi brasiliana con un ospite d'eccezione, Gabriele Mirabassi, virtuoso del clarinetto jazz a livello internazionale. In "Flor De Lis" di Djavan, il musicista perugino si è esibito in funambolici e affascinanti soli che hanno impreziosito ulteriormente la pregevole interpretazione delle cantanti Noemi Nori, Manuela Pucciarini e Sara Lombardi.

Pianisti di primo livello, Lee Yoeun e Alessandro Deledda hanno brillato sia per il raffinato accompagnamento sia nelle talentuose improvvisazioni. Sfoggio di belle voci nel virtuosistico "Twisted" con il tocco blues di Claudia Aliotta, la grinta di Cecilia Brunori, la delicata Fang Yin Shen e l'accattivante Maria Fiorelli; nel brano, in luce anche il sassofonista Riccardo Berardi. Gran finale con un'ulteriore sorpresa: l'ingresso in scena del grande pianista Ramberto Ciammarughi, nome di spicco del panorama jazz, che nel celeberrimo "Night In Tunisia" ha incantato il pubblico con la sua prodigiosa improvvisazione; Mirabassi non è stato da meno e nel suo solo ha citato persino un frammento della Carmen di Bizet.

Claudia Aliotta
Giovedì 6 Giugno 2013

Nessun commento:

Posta un commento