lunedì 26 agosto 2013

I giardini di Sant’Ercolano tornano all’antico splendore

Ultimi ritocchi e poi i giardini di viale Indipendenza - a pochi metri dalle scalette di Sant'Ercolano - saranno terminati e consegnati alla cittadinanza.
Il cantiere, stando alle previsioni dell'amministrazione comunale, dovrebbe chiudere entro la fine di settembre per essere poi inaugurati ad ottobre, rispettando cosi - giorno più giorno meno - i tempi previsti durante la stipula dell'appalto avvenuta a novembre del 2012.

É stata effettuata anche la semina per rendere verdi in tempi brevi le porzioni di terreno riempite con nuova terra i lavori ai giardini di Viale Indipendenza hanno cancellato il degrado, sterpaglie e ruderi. Al loro posto sono stati realizzati muretti, nuovo verde e anche delle panchine che rimandano la vista sulla fontana di Sant'Ercolano completamente restaurata.

La fontana é pronta da tempo ma in attesa della fine del cantiere é stata protetta con dei teloni dopo essere stata ripulita e completamente resa funzionante. L'intervento di riqualificazione ha visto un impegno di spesa di 450mila euro.

Per completare le opere al nucleo centrale dei Giardini, occorre realizzare la pavimentazione. Il progetto e la direzione dei lavori sono a cura dell'Ufficio tecnico del Comune - Unità operativa Architettura e Progetti urbani. Gli scavi hanno riportato alla luce alcuni reperti storici che risalgono, in parte all' epoca medioevale, in parte a fine '800. Si é, infatti, mantenuto a vista il marciapiede realizzato a fine '800, al tempo di servizio al filobus che dalla stazione Fontivegge arrivava fino a Piazza Danti. L'altro Cantiere - a poche centinaia di metri invece un cantiere per il restauro di un dipinto ha sollevato un polverone con tanto di chiusura della Basilica di San Pietro a Borgo XX Giugno.

Il priore dei benedettini, padre Martino Siciliani, ha effettuato la serrata - ormai da due giorni - del portone dell'importante chiesa perugina m segno di protesta contro la Fondazione agraria con la quale divide il convento. Il motivo della contesa é sulle priorità: la fondazione é convinta che l'impalcatura serva per restaurare un dipinto mentre i benedettini chiedono un intervento mirato sul chiostro ("cade a pezzi") e della cappella del Santissimo ("il tetto sta cedendo"). La disputa continuerà nei prossimi giorni. Anche perché la fondazione ha ribadito di avere tutte le autorizzazioni necessarie per eseguire il crono-programma del restauro.

Corriere dell'Umbria Lunedì 26 Agosto 2013

Nessun commento:

Posta un commento