giovedì 2 gennaio 2014

Restaurare e Valorizzare il Grande Nero di Burri

Attraverso un ordine del giorno il consigliere comunale Tommaso Bori chiede interventi per promuovere il restauro e la valorizzazione dell'opera, denominata "Grande Nero", di Alberto Burri.

“Attualmente - ricorda il consigliere del Pd la stessa è ubicata all'interno della Rocca Paolina, ma in una posizione non consona."

Dunque la proposta di Bori è di trovare un' altra sistemazione per l'opera, ma altresì di diffonderne la conoscenza tramite l'inserimento di informazioni nel sistema Wikimedia. Il tutto in considerazione del dibattito che si sta sviluppando intorno al grande artista in vista del centenario della nascita:

"Nel 2015 ricorre il centenario della nascita di Alberto Burri, medico, pittore e scultore, artista internazionale - ricorda Bori - che ha occupato un posto di primo piano nella tendenza artistica definita "informale" e che ha contribuito profondamente ai movimenti artistici del XX secolo, rimettendone radicalmente in discussione il concetto e la natura dell'arte stessa.
Burri non solo è uno dei più importanti artisti del '900 italiano, ma è anche personalità di profondo respiro internazionale; i suoi lavori sono esposti nei più grandi e famosi musei di tutto il mondo, solo per citarne alcuni, Art Institute of Chicago, Museo Guggenheim di New York, Tate Gallery di Londra, Carnegie Museum of Art di Pittsburgh, Mildred Lane Kemper Art Museum alia Washington University, Università della California (Ucla) di Los Angeles, Centre Pompidou di Parigi.
La nostra regione ospita la raccolta più esaustiva dell'artista, contando circa 130 opere presenti nella Collezione a Palazzo Albizzini e 128 contenute nell'altra sede espositiva degli Ex Seccatoi del Tabacco, e che il nucleo della medesima ha origine proprio da una prima donazione di 32 opere dallo stesso Burri.
Considerato che - continua Bori - una delle opere più imponenti e misteriose di Burri, il Grande Nero, macchina cinetica scultorea che rientra nel ciclo Orti dell'artista, è esposta dal 1984 in mostra permanente all'interno della Rocca Paolina, senza la giusta illuminazione e senza adeguati pannelli didattico/informativi, sarebbe necessario promuovere, tramite il Comitato per le celebrazioni dell'anniversario il restauro dell'opera e gli interventi di recupero ed adeguamento con illuminazione e pannelli didattico/informativi, valutando anche la possibilità di conferire all'imponente opera una diversa ubicazione rispetto a quella attuale.
Ed inoltre - conclude Bori - sarebbe necessario dare la dovuta visibilità e conoscenza al "Grande Nero" di Alberto Burri inserendo immagini ed informazioni sull'opera all'interno del portale web dell'ente e del sistema Wikimedia, come Wikipedia, Commons e Wikisource".

Corriere dell'Umbria Giovedì 2 Gennaio 2014

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