lunedì 17 marzo 2014

La ripresa del Turismo in Umbria semplicemente non c’è

Quattro camere su cinque, l'anno scorso, sono rimaste vuote. Basta questo dato, asciutto e chiaro, per far capire che la ripresa del turismo in Umbria è lontana da venire.
La “grande ricchezza” della nostra terra - ovvero i fiumi di visitatori che arrivano qui per ammirare le bellezze storiche, artistiche e ambientali - non riesce a ridare luce e speranza all'economia umbra.
Il 2013 si è chiuso con dati complessivamente negativi: meno 2,1 nelle presenze in Umbria, con Perugia che incassa una delle peggiori performance e perde il 5,8% dei pernottamenti. La ripartenza, purtroppo, non sembra vicina. Le Prime stime che riguardano la Pasqua sono infatti da brividi per l'intero settore.
A poco più di un mese dal primo, vero week-end festivo dell'anno, le prenotazioni in hotel e strutture extralberghiere sono sostanzialmente a quota zero. 
A mancare all'appello, almeno per il momento, sono soprattutto le comitive organizzate che - con i loro numeri significativi - dovrebbero dare respiro all'intero comparto.
E invece nisba, non c'è traccia alcuna di autobus e trolley in arrivo. Cosi sale la tensione tra gli addetti ai lavori. Un operatore, titolare di due strutture extralberghiere e di un hotel nel Perugino, confessa con amarezza:

“Continuiamo a sperare e a fare promozione anche su Internet, cercando pure di abbassare i prezzi anche se non intendiamo svenderci. Ma per ora non abbiamo avuto alcun risultato concreto. Solo qualche telefonata, qualche mail che ci richiede informazioni e nulla più. La realtà dei fatti ci dice che siamo ancora vuoti, anche per Pasqua. Ma io ho dodici dipendenti: mi dice come faccio a pagarli se non incasso un euro? E la stessa situazione, a quanto so, riguarda tanti altri colleghi. La ripresa non si vede, siamo in mezzo alle sabbie mobili.
Speriamo nel last-minute, ma le incognite sono tante, forse troppe”.

Anche i livelli occupazionali - in quello che dovrebbe essere il settore trainante dell'economia umbra - minacciano dunque di scendere sotto il limite della sopravvivenza. Il 2013 aveva visto un lieve incremento nei flussi di turisti stranieri (più 2,4 di arrivi e più 0,7 nelle presenze), ma il piccolo fascio di luce era stato subito oscurato dal secco calo di visitatori italiani (meno 3,8 di presenze). E per adesso non va meglio. Tutt'altro.

La Nazione Lunedì 17 Marzo 2014

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