domenica 28 novembre 2010

Tempo di riforme per le Comunità montane

Come cambiano le Comunità montane? Secondo una bozza elaborata dai direttori generali, si andrà a ridefinire le disposizioni delle leggi regionali 18/2002 e 23/2007, con l'assegnazione di competenze operative e gestionali (lavori e servizi) in materia di sistemazione idraulico-forestale. Il nascituro soggetto giuridico avrà la configurazione di una Agenzia forestale regionale: un organismo tecnico-operativo costituito per finalità di interesse pubblico e condiviso dai diversi enti operanti sul territorio regionale.
La scelta di "convertire" le Comunità montane umbre in un'unica agenzia risponde a un principio di ottimizzazione ed efficienza nella gestione e organizzazione delle risorse. Si vuole dare vita infatti - nei progetti di riforma amministrativa - a una struttura semplificata dotata anche di collegio dei revisori dei conti.
La futura agenzia forestale, in quanto ente pubblico non economico potrà ricevere affidamenti diretti. Tra i compiti che saranno affidati all'Agenzia la gestione e la valorizzazione del patrimonio agro-forestale trasferito dalla Regione ai Comuni e degli ulteriori beni agro-forestali di loro proprietà; tutela tecnica ed economica dei boschi e dei beni silvopastorali dei Comuni e degli enti pubblici; interventi di miglioramento e valorizzazione dei boschi esistenti ed attività connesse; esercizio delle funzioni dei consorzi di bonifica ove gli stessi non sono istituiti e operanti; interventi di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ed altre avversità del bosco; interventi di difesa del suolo; sistemazioni idraulico-forestali ed idraulico-agrarie; attività vivaistica finalizzata alla conservazione della biodiversità.
L'Agenzia, su espressa delega e previo accordo, potrà svolgere anche le seguenti funzioni: salvaguardia dell'equilibrio biologico; tutela del patrimonio tartuficolo; valorizzazione delle biomasse agricole e forestali; gestione faunistica; razionalizzazione delle risorse idriche superficiali e sotterranee; sistemazione e miglioramento delle aree verdi da destinare ad uso pubblico; supporto tecnico ed operativo in materia di protezione civile; sperimentazione e progetti dimostrativi; ogni qualsiasi attività per l'ottimale gestione degli ambiti silvo-pastorali e montani e del verde pubblico.
Tra le funzioni che l'Agenzia assorbirà anche le funzioni a finalità pubblica attualmente svolte dall'Agenzia Umbraflor. Non vi saranno invece funzioni trasferite dal Parco tecnologico agroalimentare dell'Umbria 3° e da Arusia
Corriere dell'Umbria Venerdì 26 Novembre 2010

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