lunedì 11 agosto 2008

Criminalità in aumento

Non solo dati relativi all'andamento dell'economia, allo stato del sociale o all'ambiente.
Tra i campi passati sotto la lente d'ingrandimento dell'Istat figurano anche delle "nicchie", frutto di ricerche entrate più nel particolare.
Ma ugualmente utili per tastare il polso della regione. Uno di questi ha riguardato il campo della giustizia.
In Umbria, è stato rilevato, nel 2006 sono stati commessi 35.306 delitti.
Un numero in netta crescita (+3,9%) rispetto al 2005. Di questi, quelli con presunto autore noto sono stati 6.895 (il 16,7%).
La maggior parte dei delitti è costituita da furti (per la precisione, il 54,3%).
La provincia di Perugia ha fatto registrare la quota più elevata di tali crimini: 56,2% contro il 48,6% di Terni.
Nel 2006 i provvedimenti di sfratto emessi sono stati 585, in sensibile diminuzione (-4,1%) rispetto all'anno precedente. 21.481, invece, i protesti denunciati, anch'essi in calo (-2,5%) a confronto con il dato del 2005.
Prendendo in esame i dati provinciali, è emerso come nel perugino i protesti siano aumentati del 3,6%, mentre nel ternano siano diminuiti del 16,7%.
Tra i titoli in oggetto, a prevalere sono state le cambiali (68,5%), seguite dagli assegni (17%).
Altro capitolo, quello sulle segnalazioni, colloqui e provvedimenti relativi alle persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti (dati sviluppati per provincia e attraverso i diversi Sert).
In Umbria sono state effettuate 620 segnalazioni, di cui 446 nella provincia perugina e 174 in quella ternana.
Di queste, 297 hanno riguardato detenzioni di sostanze pesanti, 323 leggere.
Sono stati tenuti nelle Prefetture 362 colloqui (ben 356 a Perugia, 6 a Terni), in seguito ai quali 93 persone sono state inviate al Sert, a 77 è stata rilasciata una sanzione, a 177 una semplice ammonizione., mentre 15 casi sono stati archiviati. In totale, gli utenti del servizio Sert in Umbria sono stati 3.418 (2.499 a Perugia, 919 a Terni).
La sostanza di abuso primaria è risultata essere l'eroina (2.675 casi), seguita da lontano da cocaina (230) e cannabis (138).

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