domenica 28 settembre 2008

Il recupero della chiesa di San Costanzo

Molto più piccolo rispetto al precedente che era di grandi dimensioni (oltre tre metri) il nuovo altare della chiesa di San Costanzo, una delle più venerate ed amate dai perugini perchè è quella dedicata al Santo Patrono, è stato al centro della solenne celebrazione per la sua riapertura ufficiale al culto dopo 19 mesi di lavori di consolidamento e di restauro.
"L'altare - ha detto dal pulpito monsignor Gualtiero Sigismondi designato dal vescovo di Perugia al rito solenne della benedizione in omaggio alla sua recente investitura di vescovo di Foligno - è il luogo per eccellenza in cui la Chiesa manifesta se stessa.
É il punto di incontro tra cielo e terra, tra la Chiesa terrestre e la Chiesa celeste. É il modo in cui l'uomo si accosta al mistero di Dio. É il punto focale dell'assemblea, è la chiave di volta di tutti i sacramenti. É l'ara del sacrificio, è la mensa di Cristo, per questo viene incensato e baciato."
Completamente spoglio di ornamenti e di oggetti, in marmo candido, lo stesso marmo recuperato da quello precedente, al centro di un "tappeto" a scacchi realizzato con mattonelle bianche alternate a quelle rosa, l'altare è stato poi "inaugurato" dall'alto prelato (affiancato da due diaconi, da padre Siciliani, priore di San Pietro e dal parroco don Pietro Ortica) che lo ha benedetto con l'olio santo e cosparso di incenso.
Poi alcune parrocchiane hanno provveduto a vestirlo per l'eucarestia con una tovaglia candida, con il vassoio con le ostie, con il calice per l'acqua e il vino.
É stato poi illuminato da tre grossi ceri e da quattro potenti fari a ricordare che "Cristo è luce".
Il numerosi parrocchiani (oltre 350 persone) hanno a lungo applaudito quel magico momento. Da oggi l'altare custodirà la teca contenente le reliquie di San Costanzo, vescovo e martire, che dal gennaio 2007 erano state spostate proprio per i lavori nella cattedrale di San Lorenzo.
Alle 19, con la solenne processione della "Luminaria", torneranno dove sono state venerate per secoli.
Gravemente danneggiata dal sisma del 1997 - l'abside e la facciata si erano distaccate dalla navata - San Costanzo è stata rimessa in sesto dal punto di vista statico e i preziosi dipinti recuperati alla bellezza primaria con 19 mesi di lavori,

Anna Lia Sabelli Fioretti
dal Corriere dell'Umbria Domenica 28 Settembre 2008

Nessun commento:

Posta un commento