martedì 23 marzo 2010

Lago Trasimeno "solo" 78 cm meno dello zero idrometrico

Negli ultimi sette giorni il livello del Trasimeno è rimasto invariato: il lago è fermo a quota meno 78 centimetri rispetto allo zero idrometrico. Lo fanno sapere i tecnici del servizio difesa e gestione idraulica della Provincia, che hanno effettuato la misurazione ieri mattina, alle 8, presso l'idrometro dell'Oasi "La Valle" di San Savino di Magione.
Attualmente il lago dispone dunque di 25 centimetri di acqua in più in confronto alla stessa data dell'anno scorso e il livello risulta più alto di ben 79 centimetri rispetto al picco minimo raggiunto nel 2009 (il 20 ottobre, alla drammatica quota di meno 157 centimetri). Il lago risulta invero più alto (di 20 centimetri) anche del picco massimo raggiunto l'anno scorso (il 30 aprile, a meno 98), ed è questo forse il dato più interessante. I venti centimetri di acqua in più (che potrebbero comunque ancora aumentare) con i quali il Trasimeno si presenta alle soglie della stagione turistica 2010 non sono poca cosa, anche perché la loro incidenza sull'aspetto delle rive del grande lago umbro è chiaramente apprezzabile ad occhio nudo.
Lo stop alla risalita del lago segnala che i fossi e canali adduttori non immettono più nel bacino quantità d'acqua significative e che in assenza di nuove precipitazioni non ci saranno nuovi incrementi del livello delle acque. Occorre segnalare che il recupero idrico del Trasimeno è stato notevole soprattutto nella prima decade di gennaio (da meno 143 a meno 110 centimetri). Poi, dopo aver guadagnato un altro centimetro nella settimana successiva, il lago si è "fermato" dal 18 al 25 gennaio a quota meno 109. Un secondo periodo di notevole risalita del livello è stato registrato poi dal primo febbraio al primo marzo, quando il lago è passato da quota meno 108 a meno 86. Dall'8 al 15 marzo il lago ha infine recuperato (grazie alle precipitazioni nevose di martedì 9 e mercoledì 10) altri 7 centimetri d'acqua e si è portato così a quota meno 78, la stessa rilevata ieri mattina
Sergio Spaccapelo
Corriere dell'Umbria Martedì 23 Marzo 2010

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