"Sapevo dell'esperienza di Redu e mi incuriosiva molto. Così sono andato a vedere. Una vacanza tra libri ed eventi. Molti turisti, e con un gran piacere di essere lì. Insomma, un'atmosfera stimolante. Così mi son detto: che bello realizzare qualcosa del genere in Umbria. Ho cominciato a guardarmi intorno per individuare il luogo adatto. E l'ho trovato: Isola Maggiore, magica di per sé, ideale per un villaggio del libro."Ha scartato subito la Polvese?
"No, sono andato a vederla. Ma non andava bene. É necessario il borgo, la gente che ci abita e ci lavora. La Polvese è stupenda ma non ha queste caratteristiche. Così è cominciato il mio dialogo con il Comune di Tuoro, con il sindaco Massimo Bocerani e la sua giunta. Grazie a un'amica del lago, che vive a Passignano, Fiorenza Fabbri. Di professione fa il medico odontoiatra, ma ha una gran passione per i libri e il Trasimeno. Mi ha fatto scoprire l'Isola e molte bellezze di questi luoghi."Redu è un successo, cosa le fa pensare che potrebbe esserlo anche la Maggiore?
"Vede, Redu è un villaggio agricolo di 450 abitanti, tagliato in quattro da due strade, in pianura, senza particolari preziosità quanto a paesaggio e monumenti. Isola Maggiore, il territorio di Tuoro e degli altri comuni lacustri sono benedetti dalla sorte. Se Redu è riuscito a diventare luogo di forte attrazione per un turismo attento che ama la cultura e i libri, a maggior ragione l'idea è vincente per il nostro lago. Che parte privilegiato proprio per la sua bellezza indiscutibile."Ci spieghi il progetto.
"Realizzare alla Maggiore da dodici a quindici librerie monotematiche gestite da privati e poi, in una seconda fase, risalire verso Tuoro paese con una strada del libro, come ci sono quelle del vino e dell'olio. Poi costruire eventi. Incontri con gli autori, mostre, concerti, teatro, rassegne legate ai mestieri del libro, rilegatore, restauratore, chi li illustra, e via dicendo. Stiamo già lavorando su iniziative con scrittori ed editori locali, ma gli eventi non avranno un perimetro regionale. La cifra di tutto sarà l'apertura verso l'esterno. Pensiamo a una festa del libro che duri una settimana. Ciò che succede a Torino e Francoforte a Isola, ma in piccolo."E sotto il profilo organizzativo?
"Tutto d'intesa con l'amministrazione comunale. Una fondazione pubblico-privata come cabina di regia e senza fini di lucro; una cooperativa di giovani per la distribuzione dei libri dati in acconto vendita. Importante far conoscere questa iniziativa nelle vetrine nazionali e internazionali, e lavorare molto con internet."I 19 abitanti della Maggiore come hanno accolto il progetto?
"Abbiamo avuto modo di confrontarci in diversi incontri e siamo stati accolti bene. Ristoratori e gestori del bar metteranno a disposizione angoli dei loro locali, e così anche i privati se possiedono spazi adatti. Coincidenza interessante: è andata ad abitare lì una coppia belga innamorata dell'isola. Lui, psichiatra, conosce l'esperienza di Redu e ne è entusiasta."Non temono, i residenti, di essere invasi?
"La cifra di questo turismo sarà l'ecosostenibilità. Nulla di invasivo. Ma calibrato, attento, rispettoso. Del resto c'è l'idea di allungare il villaggio sino a Tuoro, con un percorso ad hoc. Abbiamo già visto una chiesa sconsacrata e una casa sulla piazza. Importante sottolineare che il progetto è interessante per l'intero territorio del Trasimeno. I turisti girano, scoprono. E la ricettività del lago, con alberghi, case vacanza, agriturismo, è ben articolata e di qualità. Non manca nulla. L'obiettivo è portare turisti tutto l'anno. Ne sono certo: sarà bellissimo"
Donatella Murtas
Corriere dell'Umbria Mercoledì 24 Marzo 2010
Nessun commento:
Posta un commento