giovedì 6 novembre 2008

600mila gratta e vinci fasulli sequestrati dalla guardia di finanza

Gratta gratta. E non vinci niente. O meglio: nessun premio in denaro, al massimo prodotti dal valore (presunto) di 40 euro per ottenere i quali occorre arrivare in fondo ad una trafila lunga sei mesi, con tanto di richieste in carta bollata.
Una vera e propria truffa. Concorsi a premi illegittimi, ossia non più autorizzati o destinatari di provvedimenti di cessazione da parte dell'azienda autonoma dei monopoli.
Eppure venivano spacciati per i gratta e vinci milionari dove mette i soldi direttamente - e veramente - lo Stato.
Sono 600mila i tagliandi che la guardia di finanza ha sequestrato in tutta la provincia di Perugia, per un valore di 700mila euro.
I controlli sono scattati per verificare la corretta applicazione della normativa nazionale che disciplina questi concorsi a premio.
Le operazioni, partite sulla base di una serie di sopralluoghi presso bar e tabaccherie di Norcia, Cascia, Foligno e Città di Castello, avevano inizialmente portato al sequestro di 75mila esemplari.
A seguito di ciò la compagnia di Foligno ha passato al setaccio i distributori della zona, "sigillando" ben 520mila tagliandi irregolari.
Sei persone sono state segnalate autorità giudiziaria per vari reati di tipo penale. Oltre alla frode commerciale e la violazione delle norme in materia (che comportano la reclusione fino a 3 anni) e sanzioni amministrative fino a cinquemila euro.
I grossisti che mettevano in commercio i Gratta e Vinci irregolari si dotavano di veri e propri rappresentanti che "piazzavano" a stock le cartoline nei vari esercizi commerciali.
Spesso appunto i premi che avrebbero dovuto essere venduti con i tagliandi non esistevano nemmeno. E comunque l'importo massimo era talmente esiguo da scoraggiare lo stesso vincitore. I particolari dell'operazione sono stati illustrati ieri mattina in una conferenza stampa al comando provinciale della guardia di finanza.
Presenti il comandante regionale, generale Fabrizio Cuneo, quello provinciale, Fabrizio Martinelli, il comandante della compagnia di Foligno, Antonio Frascaro, e il responsabile della sezione di Perugia dei monopoli di Stato, Donato Lecci.
Il generale Cuneo ha sottolineato questa mattina l'importanza dell'attività che le fiamme gialle svolgono a tutela del consumatore.
"Spesso - ha affermato - tra i più esposti ai rischi di frode."
A ricordare che
"gli unici prodotti sicuri sono quelli distribuiti dai Monopoli di Stato"
è stato il responsabile della sezione di Perugia.
"Per ogni lotteria - ha detto Lecci - c'è un regolamento che viene pubblicato sulla gazzetta ufficiale e sul sito dei monopoli.
I veri gratta e vinci non sono collegati all'acquisto di altri prodotti ma vengono venduti a sé. Ogni biglietto riporta la scritta "gratta e vinci" e nel retro, viene riportato il regolamento, il tipo di premi e le modalità di riscossione."
Lecci ha anche puntato l'accento sui minori incassi che lo Stato sopporta a seguito della commercializzazione di concorsi fuori legge.
Nell'ambito della stessa operazione ne sono stati contati 213 nel perimetro della provincia perugina.
Presenti alla conferenza stampa anche i presidenti delle associazioni dei consumatori, in particolare Sandro Petruzzi della Federconsumatori, Damiano Marinelli della Lega consumatori e Giuliano Mancinelli dell'Acu.
É stata messa in evidenza la sinergia con la gdf proprio in tutela dei consumatori Mancinelli ha tratteggiato una proposta per curare e tutelare dalle "patologie" da gioco le vittime che sempre di più si moltiplicano nel capoluogo e nella regione.
Petruzzi ha messo sottolineato il proliferare di finte finanziarie che prestano denari chiedendo interessi a volte superiori al 120%.
Di un caso in particolare, reso pubblico proprio su queste colonne, stanno lavorando le fiamme gialle.
Dietro e tutte queste truffe e raggiri ai danni dei cittadini si nascondono spesso circuiti criminali "macro", organizzati, che gettano gli ami nel mercato umbro per poi penetrare con traffici e illeciti di altro genere, massivi, tipici delle mafie.
Anche per questo - hanno chiuso i vertici della gdf - sono fenomeni da non sottolavutare, da prevenire e perseguire.
Alessandro Antonini
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 6 Novembre 2008

Nessun commento:

Posta un commento