giovedì 18 dicembre 2008

Gli incontri dell'Accademia del Donca

Il programma delle iniziative di Natale a Perugia prevede per domani, venerdì 19 dicembre alle ore 17.00 alla sala interna del teatro Morlacchi
"Gli incontri dell'Accademia del Donca"
, recital di poesie in dialetto perugino (Spinelli, Bicini, Mirabassi e altri autori) con l'attore Alberto Isidori.
Introducono Sandro Allegrini e Walter Pilini.
AMI Giovedì 18 Dicembre 2008


Nel pomeriggio alle 17, al teatro Morlacchi, l'Accademia del Dónca propone un recital in lingua perugina dell'attore Alberto Isidori.
Lo spettacolo, a ingresso libero, è offerto dal Comune nell'ambito delle iniziative per il Natale. L'affabulazione prevede testi di Claudio Spinelli, Artemio Giovagnoni, Franco Bicini, Giampiero Mirabassi e di altri importanti autori perugini.
Isidori è una colonna del mitico cabaret "Canguasto", fondato da Franco Bicini e Mariella Chiarini. La scorsa estate, nell'ambito della kermesse "Tenera è la notte", Alberto Isidori propose gli inediti di Walter Briziarelli, contenuti nel volume "Grifo e Leone".
Sia la mostra d'arte di opere di Briziarelli che lo spettacolo sui suoi testi riscossero un successo clamoroso.
Tanto che l'Accademia e l'assessorato alla cultura hanno pensato di proporre ai soci e alla città una nuova produzione legata, ancora una volta, all'elaborazione artistica e letteraria che scaturisce dalla lingua del Grifo.
Il filo che lega le varie letture è costituito da immagini della Perugia di ieri e di oggi, commentate con nostalgia e sapido umorismo.
Non in omaggio ad un caramelloso "come eravamo", quanto piuttosto in nome di un'orgogliosa rivendicazione identitaria.
Dato lo spirito critico del noto showman, non mancheranno riferimenti puntuali al carattere schivo e sornione, "lemme lemme" e sarcastico della figura tipica del perugino.
A coadiuvare, in veste di complice, la declinazione del prototipo antropologico "grifagno", ci sarà l'attore amico Nico Pellicoro, nelle vesti di un megalomane turista statunitense.
Al quale, appunto, Isidori spiegherà - dicendolo soprattutto a se stesso - pregi e difetti di un popolo "forèstco, aguzzo, contadino", come amava ripetere l'indimenticato Claudio Spinelli

Corriere dell'Umbria Venerdì 19 Dicembre 2008

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