martedì 29 settembre 2009

Lago Trasimeno - acqua + zanzare = meno turisti

Al Trasimeno per quest'anno una Caporetto del turismo era ampiamente annunciata. La crisi economica e la pessima situazione idrica del lago lasciavano presagire già nello scorso inverno una stagione segnata da consistenti diminuzioni delle presenze.
Gli operatori, alle soglie dell'estate ormai alle spalle, non si facevano illusioni e non era del tutto sbagliato, perché le loro previsioni sono state ampiamente confermate. A fornire le dimensioni del tracollo, provvedono ora i primi dati relativi all'andamento dei flussi turistici a luglio e nei primi sette mesi del 2009.
Dati forniti dal Servizio turistico territoriale del Trasimeno. É vero che in agosto le cose sembrerebbero essere andate un po' meglio (anche se non sono ancora disponibili cifre precise) ma certo si tratta di incrementi minimi rispetto a luglio, capaci tutt'al più di ridimensionare di qualche decimale le percentuali che certificano il forte calo subito dal settore nei mesi precedenti, sia negli alberghi che nei campeggi.
A luglio le presenze sono state complessivamente 230.773 contro le 262.942 del 2008, con una diminuzione del 12,2 %. Più in dettaglio, negli alberghi del comprensorio i pernottamenti sono diminuiti del 10,9 % (da 41.853 a 37.292). Un po' più vistoso il calo nel comparto extralberghiero, dove sempre a luglio si è passati dalle 221.089 presenze del 2008 alle 193.481 di quest'anno (meno 12,5 per cento).
Decrementi generalizzati si registrano anche negli arrivi (minori rispetto alle diminuzioni delle presenze, il che significa che anche la permanenza media è lievemente diminuita). Ancora più scoraggianti i dati dei primi sette mesi dell'anno. Da gennaio a luglio 2009 le presenze complessive sono state 540.341 contro le 609.120 dello stesso periodo dell'anno scorso, cioè l'11,3 % in meno.
Com'è naturale, trattandosi di cifre riferite anche ai mesi invernali, in questo caso la diminuzione è maggiore nel settore alberghiero, dove raggiunge il 13,5% (da 144.373 a 124.900 presenze) rispetto a quello extralberghiero, dove comunque si attesta al 10,6% (le presenze sono passate da 464.747 a 415.441). In generale, non diminuisce la permanenza media (gli arrivi complessivi diminuiscono come le presenze, cioé dell'11,3 %) . Tornando a prendere in esame il solo mese di luglio, secondo i dati forniti dal Servizio turistico territoriale si evince che a mancare all'appello sono i turisti stranieri, le cui presenze hanno subito una diminuzione drastica, sia nel settore alberghiero (meno 15,7%) sia in quello extralberghero (meno 15,6%) mentre assai più contenuta è la diminuzione degli italiani (meno 1,1% negli hotel e meno 3,1% nei campeggi).
I turisti d'oltralpe calano anche prendendo in considerazione i primi sette mesi dell'anno (meno 16,9 % nell'extralberghiero e meno 10,5 % negli alberghi). Curiosamente nel periodo gennaio-luglio 2009 non si registra alcun decremento delle presenze italiane nei campeggi, a fronte invece di un loro forte calo (meno 16,1 %) negli alberghi. Negli hotel i turisti di casa nostra sono arrivati solo con l'estate.
Evidentemente molte famiglie hanno tagliato dai loro bilanci vacanze e soggiorni brevi nel corso dell'anno. Certo quello che preoccupa di più è la defezione degli stranieri, in particolare dei tedeschi . Solo una folta presenza di turisti olandesi ha impedito che la diminuzione degli stranieri fosse ancora più accentuata. In tutto ciò la crisi economica ha chiaramente avuto la sua influenza, ma è difficilmente contestabile che un peso determinante, nella Caporetto del turismo lacustre, l'abbia avuta la crisi idrica del Trasimeno. O meglio ancora il suo protrarsi nel corso degli anni, che ha dato modo al tam tam di notizie negative sullo stato del lago di trovare sempre nuova conferma. In una situazione simile non c'è strategia promozionale che tenga: la situazione del lago non muta? Semplice: i turisti sono sempre di meno
Sergio Spaccapelo
Corriere dell'Umbria Martedì 29 Settembre 2009

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