giovedì 28 ottobre 2010

Eurochocolate 2011: Non si vive di soli ricordi

"Non si vive di soli ricordi", lo slogan scelto per Eurochocolate 2011 sembra avere un retropensiero, una sorta di messaggio occulto indirizzato verso quei cittadini del centro storico ("ma le voci critiche sono sempre meno"annunciano Guarducci e Bertini in conferenza stampa) che si ostinano a vedere e a volere la loro Perugia immobile nella sua bellezza antica, idealizzata come un paradiso perduto, immune dai graffi della modernità. E cercano di difenderla da chi vorrebbe prenderla a morsi. Osanna Niente di tutto questo passa per la testa di Guarducci mentre, nella sede dell'Ars Color, azienda leader nel settore della fotografia industriale, presenta i dati consuntivi della 17ma edizione (confermato il milione di presenze), a fianco del proprietario Paolo Ficola, dell'assessore Lomurno che, per ragione di ufficio, è stato molto presente nei 10 giorni di kermesse tanto da trovarsi a corto di argomenti e di aggettivi superlativi costringendolo a replicare il già detto
" Eurochocolate è una grande manifestazione utile alla nostra regione anche per quanto riguarda l'occupazione."
Ryanair Presente anche l'assessore provinciale Bertini che, nel ribadire l'intenzione dell'Ente di stringere una forte collaborazione con Guarducci e con le sue proposte, annuncia il rinnovato interesse della Ryanair, per le grandi manifestazioni umbre.
"Ho ricevuto una telefonata dalla Compagnia che voleva sapere con precisione quanti e quali fossero i grandi eventi della nostra regione. Si vede che stanno valutando la possibilità di fare scali anche su Sant'Egidio per determinate occasioni. Certo, a Perugia di gente ne è venuta tanta. Dobbiamo andare avanti. Tutto serve per far conoscere il territorio. Faccio un plauso a Guarducci per le sue idee: Eurochocolate è una risorsa per l'Umbria e non una criticità."
Fotografia "Non si vive di soli ricordi" punta sulla fotografia. Con la classica caduta del drappo rosso al termine dell'incontro il patron ha scoperto una gigantesca cornice realizzata con 400kg di fondente a forma di tavoletta (
"ha le ruote e ce la porteremo appresso ovunque andremo per far pubblicità alla prossima edizione"
) con la foto di una bella ragazza di profilo che sta per addentare un bordo della cornice già del resto sbocconcellato. La foto è rimovibile, in tal modo si potranno fare foto-ricordo di tutti i generi ed in ogni luogo. Sarà sicuramente il set fotografico più frequentato dal popolo dei golosi dell'edizione numero 18, quella della maggiore età. É donna e a proposito di visitatori Eurochocolate ha tentato un sondaggio, in cambio di una piccola degustazione, su un campione di 2800 persone ( si aggiungeranno poi i dati raccolti delle Chococard e dai giochi degli sponsor). Il 58% è donna, si tratta di un 8% in più fisiologico. Il 44% ha un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, il 23% da tra i 31 e 40 anni, il 15% tra i 41 e 50 anni. Provengono in prevalenza dal Lazio ( 23%) , dall'Umbria (15%), dalla Campania (12%), dalla Toscana (6%). Il 4% dall'estero. Per quanto riguarda il target il 61% è diplomato, il 25% ha frequentato la scuola dell'obbligo, il 16% è laureato. Il 49% è studente, il 25% impiegato. Poi operai, casalinghe e pensionati. Le visite Un dato interessante è che il 57% ha partecipato solo ad Eurochocolate ma il restante 43% ha visitato la città, chiese, monumenti e palazzi. L'11% ha visitato musei. Ma allora come mai i biglietti di ingresso dei musei diminuiscono? L'82% degli intervistati ha dichiarato di non aver avuto disagi di nessun tipo. Tra i residenti umbri il 91,94% reputa l'iniziativa positiva per la città e il 79% sostiene di non aver avuto disagi se non qualcuno con i trasporti e i parcheggi. "Non ci sono stati incidenti" ha precisato Guarducci
"nessuno si è fatto male. Cosa molto difficile quando arriva un milione di persone. Una sola persona ha protestato per e mail sulla difficoltà di avere gli omaggi. Abbiamo subito provveduto."
E i decentrati?
"Sul decentramento andremo avanti, in alcuni casi correggendo il tiro. Bisognerebbe riuscire a convincere le aziende cioccolatiere a fare attività anche fuori da Corso Vannucci"
Anna Lia Sabelli Fioretti
Corriere dell'Umbria Giovedì 28 Ottobre 2010

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