Paperoni. Quasi tutti. Rettore in testa. Indietro, molto indietro, i rappresentanti dell'area tecnica. Ma il dato è che l'università di
Perugia ha deciso di ottemperare alla "direttiva Brunetta" e di lanciare l'operazione trasparenza. Ossia mettere in rete tutti i compensi (universitari) dei cosiddetti "baroni". E non solo.
Indennità spesso a sei cifre. In questa prima tranche pubblichiamo tutti i "capi" degli organi politico-amministrativi. In molti casi, figure come rettore, pro rettori, presidi e altri maggiorenti dell'ateneo, figurano in più settori (senato accademico, consiglio di amministrazione etc.). Verranno ripetuti una sola volta (indicando la qualifica gerarchicamente più rilevante). La retribuzione, che assomma tutte le varie voci dei compensi erogati - dalla sola università - è su base annua ed è lorda. Ecco i vertici: Francesco Bistoni (rettore) 213.659.89 euro lordi; Antonio Pieretti (prorettore) non pervenuto; Pietro Burrascano (prorettore
Terni e direttore centri sui diritti dei consumatori e psicologia delle relazione interculturali): 94.872,48 euro.
Alla voce delegati del rettore ci sono: Alessandro Campi (non pervenuto); Massimo Curini 80.167,37 euro; Potito D'Errico (non pervenuto); Fausto Elisei: 73.245,00 euro; Fabrizio Figorilli: 45.950,43 euro; Elda Rosa Gaino: 88.269,81 euro; Gaia Grossi (non pervenuto); Pierfrancesco Marconi: 94.657,57 euro; Maurizio Oliviero (non pervenuto); Anna Salvadori: 60.324,43 euro; Vincenzo Nicola Talesa: 68.517,80 euro. E arriviamo alla giunta d'ateneo: Luciano Binaglia (non pervenuto); Carlo Andrea Bollino (non pervenuto), Loris Nadotti: 68.517,80 euro; Mario Tosti: 53.844,31 euro. A seguire il senato accademico, composto dai presidi, dirigenti, tecnici e figure varie: Federico Alimenti: 35.081,11 euro; Angela Baldanza: 51.840,92 euro; Luca Bartocci (non pervenuto); Gianni Bidini, preside Ingegneria: 91.133,93 euro; Giorgio Bonamente, preside Lettere (non pervenuto); Mauro Bove, preside Giurisprudenza: 77.398,65 euro; Odoardo Bussini: 77.380,22 euro; Ermanno Cardelli: 78.688,10 euro; Danilo Chiocchini: 34.020,00 euro; Pierluigi Daddi, preside Economia: 83.415,39 euro; Giovanni De Meo (non pervenuto); Paolo Dini: 28.677,66 euro; Fausto Elisei, preside Matematica: 73.245,00 euro; Luigi Fabiani: 62.539,20 euro; Maria Cristina Fioretti: 78.688,19; Fabio Franciolini: 76.825,09 euro; Candida Gori (non pervenuto); Angela Maria Lacaita: 147.523,08 euro; Giancarlo Marchetti: 44.415,50 euro; Giorgio Eduardo Montanari, preside Scienze politiche: 83.415,39 euro; Franco Moriconi, preside Veterinaria: 94.327,79 euro; Assunta Morresi (non pervenuta); Isabella Nardi: 71.781,33 euro; Francesco Pennacchi, preside Agraria: 96.651,44 euro; Adolfo Puxeddu, preside Medicina: 105.772,53 euro; Carlo Rossi, preside Farmacia: 105.772,73 euro; Roberto Segatori, presidente dipartimento istituzioni e società: 78.688,19 euro; Massimo Trabalza Marinucci: 50.976,07 euro; Romano Ugolini, preside Scienze formazione: 109.072,87 euro; Pier Francesco Zanazzi (non pervenuto). C'è poi il consiglio di amministrazione: Elvio Bacocchia: 26.508,29 euro; Bruno Brunone: 78.304,27 euro; Francesco Ceccagnoli: 46.859,50 euro; Sergio De Vincenzi: 45.683,37; Pier Giorgio Fabietti: 47.726,08; Daniele Fioretto: 52.666,56 euro; Carlo Fiorio (non pervenuto); Massimo Lotito: 74.408,69; Letizia Pietrolata: 25.820,43; Carlo Riccardi: 96.136,75; Rosario Salvato (non pervenuto); Michelina Vermicelli: 57.811,73. Ci sono a seguire gli altri gangli di potere. Ecco i direttori e presidenti dei centri: Francesco Asdrubali (ricerca inquinamento da agenti fisici): 48.294,17; Paolo Bellini (servizi bibliotecari): 82.488,12; Matteo Bencivenga (centro appenninico): non pervenuto; Primo Brandi (centro Cesari): non pervenuto; Maria Campolunghi (accademia romanistica): non pervenuto; Franco Cotana (biomasse): 72.671,45; Pierpaolo De Feo (attività motoria): 56.849,55; Giorgia Della Rocca (dolore animale):50.976,07; Giancarlo Di Renzo (medicina perinatale): non pervenuto; Paolo Fantozzi (ricerca birra): 102.376,11; Maria Caterina Federici (sicurezza umana): 78.688,19; Elda Rosa Gaino (microscopia): 88.269,81; Piergiorgio Manciola (ambiente): 75.925,91; Enrico Menestò (spiritualità medievale): non pervenuto; Paolo Mosci (stabulario): 42.339,30; Bruno Romano (musei scientifici): 94.657,57; Fausto Santeusanio (tiroide): 94.657,57; Gianfranco Savelli (nanostrutture): non pervenuto; Antonio Scamellotti (tecnologie ricerca storico-artistica): non pervenuto; Maurizio Silvestrelli (studio cavallo sportivo): 85.075,95; Claudio Vinti (centro linguistico): non pervenuto. Arriviamo ai "pretoriani", i potenti direttori dei dipartimenti: Giancarlo Agnelli (medicina interna): non pervenuto; Raffaele Balli (ingegneria industriale): non pervenuto; Saverio Cacopardi (ingegneria elettronica): non pervenuto; Rosanna Camerlingo (lingue antiche): 78.688,19; Carlo Carini (scienze storiche): 94.657,57; Luisa Cassetti (diritto pubblico): 54.455,77; Gianfranco Cavazzoni (discipline giuridiche): 91.463,70; Francesco Rosario Donato (medicina sperimentale): 99.122,84; Valter Dragoni (scienze della terra): non pervenuto; Mario Falcinelli (biologia applicata): 94.657,00; Fabio Franciolini (biologia cellulare): 76.825,09; Gabriele Fruganti (veterinaria): 99.182,24; Antonio Laganà (chimica): 88.269,81; Francesco Federico Mancini (scienze umane): non pervenuto; Giovanni Marini (studi giuridici Giuliani): 75.925,91; Annibale Luigi Materazzi (ingegneria civile): 72.671,45; Luca Mechelli (scienze biopatologiche e igiene produzioni animali): 71.772,27; Giuseppe Noya (scienze chirurgiche): 80.018,97; Mauro Pagliacci (economia): 88.269,81; Caterina Petrillo (fisica): 55.991,00; Massimo Porena (specialità medico chirurgiche): 128.216,12; Roberto Quartesan (medicina clinica): 61.957,74; Lorenzo Testaferri (chimica del farmaco): 94.657,57; Agostino Tombesi (scienze agrarie): 122.223,91; Fosco Valorosi (scienze estimative alimenti): 76.825,00; Carlo Vinti (filosofia): 78.688,00; Gianluca Vinti (matematica): 75.925,91
Alessandro Antonini
Corriere dell'Umbria Domenica 7 Febbraio 2010