venerdì 24 dicembre 2010

Il governo non smentisce l’ipotesi del raccordo a pagamento

La questione del possibile pedaggiamento del raccordo Perugia-Bettolle provoca un botta e risposta tra parlamentari umbri. A intervenire sull'argomento, attaccando il governo è stato il deputato del Pd Gianpiero Bocci.
"Il governo non smentisce la decisione di introdurre il pedaggio sul raccordo e si copre dietro la prossima emanazione di un decreto che dovrebbe contenere l'elenco definitivo delle autostrade e dei raccordi autostradali sottoposti a pedaggiamento"
: così Bocci ha riferito che il ministero delle Infrastrutture ha risposto ieri alla sua interrogazione in materia. Una risposta, quella del ministero, che fa aumentare le preoccupazioni di Bocci
"rispetto alla volontà di imporre un'ulteriore tassa a carico dei cittadini, che ci trova nettamente contrari. Il Pd - ribadisce Bocci - si è battuto vigorosamente in Parlamento contro questo inaccettabile provvedimento nel settembre scorso, ma la maggioranza non ha esitato a bocciare gli emendamenti presentati dai nostri parlamentari."
"é necessario, a questo punto - conclude il parlamentare del Pd - che le istituzioni locali facciano fronte comune per salvaguardare i cittadini umbri, opponendosi ad un provvedimento arbitrario, che non tiene conto del parere espresso dalla Regione Umbria in sede di Conferenza Stato-Regioni e che scavalca la stessa Regione in una materia concorrente."
Immediata la risposta del deputato del Pdl Rocco Girlanda.
"Invito il collega del Pd, Gianpiero Bocci, a evitare dichiarazioni demagogiche e allarmismi strumentali sull'ipotesi di introdurre il pedaggio sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle, soprattutto a fronte delle valutazioni ancora in corso da parte del ministero."
Secondo il parlamentare del Pdl
"il ministro ha precisato che una decisione in merito non è stata ancora presa ed è quindi ingiusto parlare di fantomatiche tassazioni in arrivo."
"c'è poi - ha sostenuto Girlanda - la questione relativa ai requisiti per il pagamento di un ipotetico pedaggio, su cui la Regione non si è ancora espressa, ad esempio, a favore dei residenti, malgrado le sollecitazioni di diversi esponenti della stessa maggioranza di palazzo Cesaroni. Se poi il raccordo dovesse essere trasformato in autostrada, con le conseguenti modifiche sui limiti di velocità e condizioni di sicurezza della viabilità, sarebbe interessante conoscere la fonte dalla quale prelevare le risorse indispensabili per gli interventi di adeguamento, peraltro già necessari e tuttora in gran parte inattuati (installazione degli autovelox a parte) se non attraverso un pur minimo pedaggio. Piuttosto, dunque, che denunciare fantomatici esautoramenti nei confronti della Regione Umbria, i colleghi del Pd - ha concluso Girlanda - si preoccupino di chiamare in causa gli stessi vertici regionali per risolvere i problemi infrastrutturali e viari con cui i cittadini umbri si misurano quotidianamente."
Ma è tornato sul pedaggiamento in termini molto critici anche il consigliere provinciale dell'Udc Maurizio Ronconi.
" Le improvvide dichiarazioni del Presidente della Provincia di Perugia sulla sua ‘ non contrarietà al pedaggio sul raccordo autostradale Perugia-Bettole sono state nefaste perch é hanno depotenziato ogni tentativo di resistenza nei confronti di una inaccettabile decisione del governo ."
" Ora con il pedaggio - continua Ronconi - l'Umbria sarà ancora più isolata, il comprensorio del Trasimeno si disarticoler à risppetto al resto della regione, gli abitanti della zona riceveranno un danno gravissimo "
Corriere dell'Umbria Giovedì 23 Dicembre 2010

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