mercoledì 23 novembre 2011

Non rifiutiamoci: la differenziata è una cultura da diffondere

Sono state interessate 70 scuole elementari dislocate su tutto il territorio nazionale e coinvolti circa 21.000 bambini e 45.000 adulti

La raccolta differenziata dei rifiuti continua ad estendersi in tutta l'Umbria. Perugia, Foligno e Terni sono le tre città più attive nel passaggio a una raccolta più attenta ed oculata, ma anche i piccoli comuni si stanno organizzando o si sono già organizzati. E si diffonde sempre più il porta a porta. Ma c'è ancora da fare molto per sensibilizzare la popolazione. Stando, infatti, a quanto è emerso da una ricerca recentemente condotta da Swg per Moige e Corepla nell'ambito del primo tour di "Non rifiutiamoci" concluso proprio in questi giorni in Umbria coinvolgendo i bambini di alcune scuole e gli adulti di vari comuni. "Non rifiutiamoci" è stato un progetto promosso da Moige - movimento genitori e Corepla - Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio, il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica, con il patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri - dipartimento per le Politiche della Famiglia e del ministero dell'Ambiente. - Raccolta con ombre. Infatti, secondo i dati emersi da questa indagine condotta a margine dell'iniziativa che si è appena conclusa nella nostra regione, sebbene il 71 per cento dei genitori dichiari di fare la raccolta differenziata in famiglia, 1 genitore su 3 (29%) dichiara di farla solo qualche volta o di non farla affatto. Il dato è nazionale, ma la nostra regione sembra trovarsi in linea con la media.

Occorre, quindi, continuare a sensibilizzare le famiglie sul tema della raccolta differenziata e del riciclo della plastica. Per il 33% degli intervistati dalla Swg, infatti, la raccolta differenziata risulta essere una faticosa necessità o un inutile spreco, mentre il 67% la considera una cosa comunque positiva. - i materiali privilegiati.Carta, plastica e vetro sono i materiali per i quali la raccolta differenziata è maggiormente effettuata (oltre l'80%). In realtà, per ciò che concerne la plastica i genitori appaiono spesso un po' confusi. La plastica rappresenta un materiale prezioso, una risorsa di cui non si può fare a meno, che va comunque gestita con attenzione per circa la metà degli italiani (47%).

I risultati evidenziano però che 7 famiglie su 10 (70%) raccolgono indistintamente tutti gli oggetti in plastica, mentre appena un quarto solo gli imballaggi, come invece dovrebbe essere. Emerge inoltre forte la richiesta di indicazioni più chiare soprattutto sulla destinazione degli imballaggi raccolti (63%): 3 italiani su 4, infatti, dichiarano di avere un'idea molto vaga (45%). Le potenzialità della plastica.La possibilità di produrre calore ed energia attraverso il recupero energetico degli imballaggi di plastica è un'informazione nota a 1 genitore su 2 (54%) e che registra percentuali leggermente superiori alla media tra gli uomini e tra quanti risiedono nelle regioni del Nord (55% nel Nord Ovest, 57% nel Nord Est; 51% nelle Isole), mentre il 41% del campione ritiene di non avere sufficienti informazioni per esprimere un'opinione circa l'utilizzo dei rifiuti di imballaggi in plastica per recupero energetico, ovvero se debba considerarsi un'opportunità o un rischio.

Pietro Paolo Savini

Corriere dell'Umbria Martedì 22 Novembre 2011

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