domenica 4 dicembre 2016

Caso Gesenu: analisi truccate?

"É emerso con adeguata chiarezza come tutti i soggetti interessati abbiano agito nel perseguimento dell'interesse comune del funzionamento purchessia degli impianti, a prescindere dalla loro efficienza e dalle caratteristiche dei rifiuti gestiti."
Lo scrive il gip nell'ordinanza che ha disposto i domiciliari per Giuseppe Sassaroli, ritenuto figura chiave per i ruoli ricoperti in Gest, Gesenu e Tsa, e numerosi sequestri preventivi. Nel motivare perché si possa ipotizzare il reato associativo addebitato a 11 dei 14 indagati il giudice Alberto Avenoso precisa che il fine dei coinvolti sarebbe stato quello di
"tutelare vuoi la propria posizione lavorativa, vuoi i propri interessi economici, nel contesto di una stabile struttura organizzativa assolutamente avente un indeterminato programma criminoso."
In questo presunto sodalizio, avrebbero avuto un ruolo i "partecipi" in grado di contribuire alla falsificazione di dati. A tal proposito, l'ordinanza si sofferma anche sul caso dell'impianto di biogas di Pietramelina.
"La verifica del superamento di alcuni limiti delle emissioni dell'impianto di sfruttamento del biogas di discarica ha assunto particolare importanza"
, è stato scritto, in quanto, attraverso i successi controlli dell'Arpa sarebbe emersa
"l'attività di falsificazione dei certificati analitici con cui negli anni addietro era stato occultato agli organi di controllo il non regolare funzionamento dell'impianto."
In un'ispezione del 18 e 19 gennaio il Nipaf tornava nel complesso impiantistico di Pietramelina: sotto la lente finivano le emissioni convogliate nei camini dell'impianto di biogas. Per due parametri si riscontrò il superamento dei limiti autorizzati. Solo nel mese successivo all'ispezione - ricostruisce il pm - Gesenu ha comunicato sforamenti avvenuti molti mesi prima, dunque "in ritardo" rispetto ai termini previsti dall'Aia (di qui la notizia di reato partita dall'Arpa all'autorità giudiziaria). Ma anche prima, dalle intercettazioni, agli investigatori erano balenate possibili irregolarità sul fronte delle analisi del biogas. Il gip sintetizza appunto il contenuto di alcune captazioni, tra cui un'ambientale nell'ufficio di Sassaroli. A lui un’interlocutrice riferisce un colloquio con Renato Presilla, il legale rappresentante del laboratorio di analisi, che avrebbe avvisato di sforamenti per le emissioni sui limiti autorizzati in Aia. E, a detta dell’interlocutrice di Sassaroli, il responsabile del laboratorio avrebbe affermato di "essere in difficoltà" e che non sarebbe potuto "a vita, andare in soccorso". Di qui la deduzione da parte degli inquirenti di una prassi di
"certificati di analisi falsi per consentire alla Gesenu di occultare gli sforamenti".
Anche un tecnico dell'Arpa ha confermato i sospetti degli investigatori rilevando
"contraddizioni e anomalie nei valori inseriti tanto da ipotizzare una vera e propria falsificazione."
Ma a carico del legale rappresentante del laboratorio si ipotizza anche di aver favorito la presunta gestione illecita addebitata alla "Fratelli Baldini" di Tordibetto di Assisi (è un altro filone dell'inchiesta nell'ambito del quale la forestale ha svolto un'attività di controllo visivo in remoto della ditta tramite telecamere)
"mediante la falsificazione della scheda di campionamento andando a emettere certificati dei rifiuti non corrispondenti alla vera natura degli stessi."
Pure nelle analisi di laboratorio sui reflui dell'impianto di Tordibetto, in base alle carte dell'inchiesta, ci sarebbero infatti state irregolarità: le dichiarazioni rese da un dipendente del laboratorio sono suonate eloquenti alle orecchie degli investigatori e l'ordinanza del gip Avenoso le riporta ampiamente. Il dipendente, precisando di aver solo eseguito gli ordini del datore di lavoro avrebbe ammesso:
"Ho prelevato acqua della fontanella perché loro (i fratelli Baldini) attaccavano il tubo da annaffiare alla fontana e la facevano scolare sulla grata e quindi andava nella condotta e io prelevavo, cosi il campione risultava di acqua pulita."
Più precisamente:
"Su ordini superiori ho campionato acqua pulita."
E anche "le tipologie più pulite" di rifiuti. Ferdinandeoe Furio Baldini, soci e legali rappresentanti dell'omonima ditta, sono difesi dall'avvocato Paolo Maria Codovini.
"Conosco i Baldini per persone assai serie. Entrambi respingono con forza ogni e qualsiasi forma di responsabilità"
, dichiara il legale.

sabato 1 ottobre 2016

Gli spazi dell’arte contemporanea: La stanza di Calder

A Spoleto, Palazzo Collicola Arti Visive ospita il Museo Carcadente.
Si tratta di un’importante collezione permanente che comprende le opere di artisti internazionali e italiani donate da Giovanni Carcadente, assistente direttore della Galleria d’arte moderna di Roma, scomparso nel 2009, e altre acquisite dal Comune attraverso il “Premio Spoleto”.

In vetrina i lavori di Alexander Calder e Sol LeWit, che nel 1990 donò una wall drawing (Bands of color) che occupa il soffitto e le pareti di una stanza.
In particolare, quella spoletina è l’unica sala italiana interamente dedicata a Calder, autore del Teodalapio, prima scultura monumentale stabile al mondo: qui si possono ammirarne modellini e disegni. Quattro stanze ospitano disegni, sculture e ceramiche dello scultore spoletino Leoncillo Leonardi.

In altre sale si trovano bozzetti e creazioni di Henry Moore, Nino Franchina, Ettore Colla, Giò e Arnaldo Pomodoro e altri artisti che Giocanni Carcadente ha incontrato durante la sua vita.
Collicola onthewall è invece un recente insieme di opere murali posizionate in vari punti del museo che ormai sono parte integrante della collezione: ha aperto il progetto il dipinto murario di Sten&Lex, precursori dello Stancil Graffiti.

La stanza di Calder è solo uno degli 8 luoghi dedicati all’arte contemporanea in Umbria. Prima di proseguire verso gli altri sette musei e luoghi insoliti, consigliamo di fermarsi una notte presso il vicino Hotel SPA & Relais Il Baio di Spoleto, che vi regalerà un indimenticabile sessione di relax, prima di riprendere la visita alla scoperta degli artisti contemporanei come De Felice, Mastroianni e Cascella.

venerdì 27 maggio 2016

Arriva Freccialink per agganciare l’alta velocità

Non avendo rotaie che possano sopportare i 300 chilometri orari, consapevoli che la futura stazione umbra-toscana - più toscana che umbra dato che si dovrà realizzare nel Granducato - è un progetto in attesa di soldi e accordi, il Freccialink di Trenitalia è il mezzo più dignitoso ed economico per agganciare Perugia all'alta velocità ferroviaria di questo nostro Paese. Una soluzione di serie B ma che consente, una volta arrivati a Firenze, di giungere a Milano, Torino, Padova, Bologna e Venezia. E poco importa che il primo tratto bisognerà farlo - dal 12 giugno prossimo - non in treno ma nel comodo mini-bus Freccialink che ha 16 posti larghi, wi-fi per tutti, aggiornamenti sui treni da prendere e anche drink compreso per il viaggio. Manca solo, rispetto alle Frecce Rosse, il ristorante.
"Con l'avvio del nuovo orario estivo delle Ferrovie, dal 12 giugno, debutta il nuovo servizio Freccialink di Trenitalia - ha annunciato Gianfranco Battisti di Trenitalia nel giorno della presentazione ufficiale con il quale l'alta velocità raggiungerà, seppure indirettamente, la città di Perugia. Si tratta - ha spiegato - di un servizio integrato di minibus da 16 posti che collegherà la stazione ferroviaria di Perugia con la stazione di Firenze, dove sarà possibile accedere all'alta velocità. Firenze è stata individuata come la città di prossimità più vicina per questa tipologia di trasporto, da qui partono ogni sette minuti treni ad av che sono a disposizione degli utenti Freccialink grazie a un solo biglietto (bus più treno) e a costi assolutamente competitivi."
Al giorno ci saranno due orari di andata e due orari per il ritorno: il costo del trasporto a Firenze è di 10 euro ed è già calcolato nel prezzo del biglietto che verrà fatto online o direttamente in stazione. Ovviamente non si può utilizzare il Freccialink esclusivamente per arrivare a Firenze. Dunque gli orari sono i seguenti: ogni giorno due corse, la prima alle ore 7,35 con arrivo a Firenze alle ore 9,40 e la seconda con partenza alle ore 15,35 e arrivo alle ore 17,40. Da Firenze si potrà raggiungere Perugia con altrettante corse, la prima con partenza alle ore 10,20 con arrivo a Perugia alle ore 12,20 e la seconda con partenza alle ore 19,15 e arrivo alle ore 21,20. Tempo stimato per andare e tornare 2 ore. I passeggeri arrivati nel capoluogo toscano saranno accompagnati dal personale di Trenitalia ai Fecciarossa, con destinazione Bologna e Milano, e al Frecciargento per Padova e Venezia. I biglietti per le rotte Perugia - Bologna e Perugia - Milano sono già in vendita su tutti i canali commerciali Trenitalia, dalle biglietterie al sito web all'App Trenitalia. Le altre rotte verranno poste in vendita nei prossimi giorni.
"Il tema dell'alta velocità è un tema sensibile - ha spiegato la Presidente Marini - per l'Umbria, attraversata da questa infrastruttura solo nella parte del territorio di Orvieto e Città della Pieve. Da tempo la Regione Umbria è impegnata, insieme alla Toscana e al governo nazionale, a definire un collegamento più veloce ed efficiente con le grandi direttrici nazionali dell'Av che permetta all'Umbria di trasformare le criticità presenti a livello infrastrutturale in una occasione di sviluppo. Il servizio Freccialink va quindi ad affiancare il lavoro che stiamo portando vanti e può concretamente rappresentare un ulteriore elemento di attrazione per la nostra regione, anche a livello turistico."
Via libera la progetto anche dal sindaco Andrea Romizi:
"L'Umbria - ha detto il sindaco - soffre di una mancanza infrastrutturale dovuta a scelte del passato. Freccialink rappresenta invece un primo passo verso un percorso che può essere ulteriormente sviluppato, anche attraverso la costruzione di veri e propri pacchetti turistici, e che parte sotto i migliori auspici"
di Nicola Bossi
Corriere dell'Umbria Venerdì 27 Maggio 2016

martedì 24 maggio 2016

E-commerce anche in Umbria

La nostra regione svetta in testa alla classifica delle regioni italiane per quel che concerne la presenza di "grandi compratori"

Una crescita costante, vertiginosa, senza freni. Un giro d'affari che a livello nazionale vale ormai quasi 20 miliardi di euro. Un bacino d'utenza stimato in più di 19 milioni di italiani che fanno acquisti su Internet, più del 60% dei 30,8 milioni di navigatori digitali. É l'E-commerce, bellezza!, una forma di commercio che si avvale delle potenzialità che offre la Rete per realizzare una transazione economica, sia essa sotto forma di vendita oppure sotto forma di acquisto. A fornire i dati di un fenomeno relativamente nuovo ma ormai consueto e di pratica comune per una buona parte di italiani, è il Politecnico di Milano che dall'anno 2000 analizza l'andamento del commercio elettronico nel nostro Paese.
Dal turismo alle assicurazioni, si evince che siano i servizi il settore di riferimento per chi fa con frequenza acquisti online. Da segnalare, inoltre, la progressiva crescita dei beni di consumo, dall'elettronica all'abbigliamento. Estrapolare questi dati per capire il trend nella nostra regione non è facile. Ci sono degli studi, però, più o meno recenti che sono comunque indicativi e servono a capire come l'Umbria sia una regione in cui l'e-commerce è una forma di commercio che sta prendendo sempre più piede ma sul quale si deve continuare ad investire. A questo proposito, è di qualche giorno indietro la mozione attuata dal consigliere regionale Claudio Ricci volta alla messa a punto di

"un Piano regionale per il commercio elettronico per aumentare opportunità, fatturati e nuovi posti di lavoro."
Nella mozione, Ricci precisa che:
"In Italia e in Umbria la percentuale di fatturato derivante dalle vendite ordine è del 9% rispetto ad una media europea del 17% con settori come quello del turismo in cui la differenza è del 16%. Bisogna migliorare le strategie organizzative e tecnologiche. La Giunta deve definire un Piano regionale per il commercio elettronico, al fine di sviluppare adeguate azioni per aumentare almeno del 10% in tre anni il fatturato delle attività legate al commercio e al turismo, attraverso le tecniche del marketing e del commercio elettronico."
Nella suddetta mozione. Ricci si propone infine di
"inserire nel testo unico m materia di commercio, uno specifico articolo che faccia esplicito riferimento allo sviluppo del commercio elettronico in Umbria anche attraverso il Piano regionale per il commercio elettronico 2017/2019."
Idee e proposte volte dunque a migliorare la situazione complessiva e provare ad aumentare le opportunità, i fatturati ed i posti di lavoro. Altri dati si evincono anche da uno studio dello scorso anno realizzato da Obiettivo Impresa sull'analisi del livello di digitalizzazione delle imprese nella provincia di Perugia. Per quanto concerne il business elettronico, si nota che solo il 18%) delle 509 imprese umbre prese in considerazione ed appartenenti ai settori agroalimentare, artistico, turismo e artigianato possiedono un e-commerce. Dal punto di vista dei consumatori, – comunque, lo stato di salute dell'e-commerce in Umbria sembra florido. In una ricerca condotta da Ipsos per Webioyalty di un paio di anni fa, la nostra regione svettava infatti in testa alla classifica delle regioni italiane per quel che concerne la presenza di
"grandi compratori o heavy buyer"
, quelli cioè che si affidano in maniera sostanziale alle possibilità che offre loro il commercio elettronico rispetto a quelli che vengono definititi “compratori occasionali o occasionai buyer" con 1'89,5% di grandi compratori a fronte del solo 10, 5% di compratori occasionali.
Corriere dell'Umbria Martedì 24 Maggio 2016

giovedì 19 maggio 2016

Giornale dell’Umbria, è fallimento

La Terza sezione del tribunale civile di Perugia ha decretato il fallimento della società Geu1819, che editava il Giornale dell'Umbria, quotidiano passato di mano a fine agosto del 2015 e cessato a gennaio di quest'anno. È stato nominato un curatore fallimentare che dovrà verificare la corretta gestione dell'azienda, in  passato e nei mesi scorsi, e riscuotere tutti i crediti per far fronte al pagamento delle spettanze di dipendenti e fornitori.
I giudici hanno appurato che il bilancio non è stato sottoscritto dal revisore dei conti e che non è stata accantonato il Tfr dei dipendenti.
In Senato Audizione del presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria, Roberto Conticelli, di fronte alla prima commissione affari costituzionali del Senato sul disegno di legge in materia di editoria.
Presenti la presidente Anna Finocchiaro e i consiglieri Maurizio Gasparri, Roberto Calderoli e Anna Maria Bernini.
Conticelli ha ribadito la necessità di legare strettamente le provvidenze pubbliche di sostegno alle imprese editoriali alla prova dell'avvenuto pagamento delle competenze spettanti ai giornalisti e non solo del versamento dei relativi oneri previdenziali, chiedendo anche l'istituzione di una

"soglia minima di retribuzione, definibile come soglia di dignità professionale che consenta ha detto il presidente dell'Odg dell'Umbria - di spazzare via una volta per tutte, oltre al precariato selvaggio, la vergogna di compensi-beffa, quali 2 euro ad articolo, che offendono l'intera categoria e sviliscono l'immagine stessa del nostro mestiere."
Nuovo Corriere Nazionale
Giovedì 19 Maggio 2016

venerdì 13 maggio 2016

Umbria e Marche sono più vicine

Serata dedicata al territorio, quella organizzata dal Lions club Perugia Host nei giorni scorsi all'Etruscan Chocohotel, dove si è tenuta la conferenza di Donatella Pora, presidente dell'assemblea legislativa dell'Umbria, dal titolo
"La strada Quadrilatero avvicina le regioni Marche e Umbria: quali prospettive per il loro futuro?."
Nell'occasione è stato firmato il Patto di amicizia tra il Lions Club Perugia Host ed il Lions Club Macerata Host. Tale gemellaggio tra i due Lions club sancisce un rapporto di amicizia che è nato molto prima e che ora trova un ulteriore stimolo, con il potenziamento della viabilità, per svolgere attività in comune fra i due Club. I
l presidente del Lions Club Macerata Host, Gabriella Lampa, ha sottolineato durante il suo intervento la valenza strategica di tale patto di amicizia, evidenziando i valori in possesso delle due città. Molto numerosa la presenza dei soci del Lions club Perugia Host e del Leo club Perugia per l'occasione, ma nutrita anche la presenza della delegazione dei soci del Lions club Macerata Host.
É stato ospite della serata, inoltre, anche il vicesindaco del Comune di Perugia, l'avvocato Urbano Barelli, il quale nel suo intervento ha evidenziato il sostegno che il Comune di Perugia fornisce a tali iniziative e il valore che ha l'impegno che il Perugia Host, guidato dal presidente Antonio Ansatene , quest'anno dimostra per la Comunità cittadina.
Corriere dell'Umbria Venerdì 13 Maggio 2016

mercoledì 11 maggio 2016

Posizionato anche l`ultimo viadotto del tratto umbro della Perugia-Ancona

Ci siamo. Pochi mesi, per chi aspetta da quasi tre decenni il completamento, sono ormai un niente. Con la posa, nello scorso fine settimana, dell'ultimo viadotto della Perugia-Ancona, poco dopo l'abitato di Valfabbrica, salendo in direzione di Ancona, il tratto umbro della statale è completato.
La strada è stata chiusa da venerdì sera a domenica e l'alacre lavoro della ditta ha consentito di collocare le travi che congiungono i due tratti di strada, al di sopra dell'attuale sede stradale della Perugia-Ancona.
In pratica, ora, da Pianelle a Sospertole (l'attuale svincolo alle porte di Gualdo Tadino), il collegamento è unico. Un passo in avanti deciso che - condizioni atmosferiche permettendo e non solo - potrebbe portare a fine estate, settembre o giù di lì, all'inaugurazione dell'intero tratto umbro della Perugia-Ancona.
Se il cronoprogramma dei lavori sarà rispettato, Perugia e il mare, ma soprattutto la dorsale appenninica del Gualdese-Eugubino, avranno a disposizione una nuova viabilità estremamente funzionale. Dalla E45 a Fossato di Vico, sarà tutta una quattro corsie, con la pericolosa eccezione della lunga galleria sotto Casacastalda, che rimane a due corsie. Ma quello che più importa sia per il tanto traffico pesante che la percorre ogni giorno sia per i tanti pendolari che quotidianamente scendono verso Perugia, è che non ci saranno più da affrontare i tanti e tortuosi tornanti dell'attuale strada da Valfabbrica a Casacastalda.
In più c'è da considerare che la Perugia-Ancona rappresenta per il territorio che si sviluppa intorno al suo asse viario un momento cruciale per una svolta socio-economica, che dovrebbe comportare un miglioramento della qualità della vita e un risparmio nel trasporto delle merci da e per queste zone.
Un tasto, questo, sul quale si sono battute molte amministrazioni del territorio che si sono succedute nel tempo.
Da ricordare soprattutto il periodo del sindaco Oriano Anastasi, che ha dato vita a numerose iniziative di protesta. Basti ricordare in tal senso la notte di San Silvestro 2011 trascorso in galleria, a Casacastalda, proprio per attirare l'attenzione sui ritardi di questo asse stradale che per troppo tempo è stato con le dovute proporzioni - la Salemo-Reggio Calabria dell'Umbria.
In tanti, dopo aver visto il filmato che circola sui social network del viaggio in auto da Pianelle a Sospertole, avranno sospirato "era ora!", iniziando a scandire i mesi che separano l'intervento dello scorso fine settimana dall'apertura della strada.
Corriere dell'Umbria Mercoledì 11 Maggio 2016

giovedì 28 aprile 2016

Perugia Social Photo Fest: Festival della fotografia sociale e terapeutica

Come ogni anno, si è tenuta l'edizione del Perugia Social Photo Fest - festival internazionale di fotografia sociale e fotografia terapeutica.
Quest'anno l'evento si è tenuto presso il Museo Civico Palazzo Penna dal 11 al 28 Marzo 2016 e ha visti coinvolti numerosi personaggi di spicco nel mondo dell'arte e della fotografia.

La mission del festival è quello di delineare la fotografia sociale alla base della manifestazione in una duplice interpretazione: fotografia intesa come denuncia e riflessione e fotografia come terapia, come mezzo per dare voce a chi spesso viene dimenticato dalla nostra società.

Oggi viviamo circondati, sommersi da immagini fotografiche che vogliono illustrare, mostrare e mostrarci, raccontare e raccontarci. Siamo tutti autori di fotografie, infatti chi non possiede una macchina fotografica, semplice o complessa. Si, ma quanti di noi sono effettivamente in grado di produrre significato? C’è allora la necessità di capire non tanto, e non solo, il come fotografare, ma il perché si fotografa.
Il valore non è nella fotografia in sé, ma nell’informazione in essa racchiusa, nel processo che l’ha generata. Perché accade anche che si perda l’orientamento e con esso la capacità di distinguere ciò che è buono per noi da ciò che non lo è. Essere buoni per un’immagine significa saper comunicare un contenuto, significa arricchire di senso la vita di chi la guarda, significa esprimere il più chiaramente possibile il proprio messaggio.

È indispensabile allora ri-creare la cultura dell’immagine.


Strumento per raccontare storie spesso ignorate ma che necessitano di essere portate alla luce e condivise, per spingere a riflettere sulla necessità di un cambiamento sociale. Dall’altro la fotografia terapeutica come potente mezzo per dare voce a chi spesso viene dimenticato dalla nostra società. La fotografia quindi come strumento per riattivare la percezione, promuovere una comunicazione interno – esterno, sostenere processi di auto affermazione.

Perugia è il luogo ideale per ospitare la manifestazione, da sempre all'avanguardia sui temi della fotografia e dell'arte.

giovedì 14 gennaio 2016

I biglietti non sono un privilegio?!

"I biglietti per lo stadio Curi a disposizione del Comune non sono affatto un privilegio."

Così si è espresso l'assessore allo Sport, Emanuele Prisco, che ieri è intervenuto nel dibattito relativo all'ordine del giorno presentato dal M5s che chiedeva l'abolizione dell'articolo 13 della convenzione tra Palazzo dei Priori e Perugia Calcio. Articolo che prevede che si si mettano a disposizione tagliandi gratutiti all'amministrazione.

"Si tratta di una norma pattizia che ha finalità istituzionali e di protocollo - ha spiegato Prisco -, di condivisione con la città, che non comporta nessun costo per l'ente e per la cui gestione nessuna norma prevede un atto amministrativo."

Prisco ha anche sottolineato che
"è una prassi consolidata in tutta Italia che le società sportive mettano a disposizione delle amministrazioni locali i biglietti per le partite."
La proposta dei pentastellati è stata così respinta (ma la maggioranza non è stata affatto compatta), con Franco Nucciarelli infatti che ha detto che
"chi ama il calcio, dovrebbe pagare il biglietto per andare allo stadio."
Con il M5s si è detto favorevole anche il Pd.
La Nazione Giovedì 14 Gennaio 2016

venerdì 8 gennaio 2016

Pacco bomba davanti alla Banca Etruria di Ponte San Giovanni

Volevano colpire la filiale di Ponte San Giovanni é stata posizionata fuori dalla filiale in piena notte. Il pacco sospetto disinnescato dagli artificieri: avrebbe potuto provocare una fiammata

Nessuna bravata. Ma un vero e proprio atto intimidatorio, da catalogare come "avvertimento". Perché quel pacco sospetto piazzato con molta probabilità nel cuore della notte davanti alla filiale della Banca Etruria a Ponte San Giovanni, era a tutti gli enetti una bomba artigianale. Capace di sprigionare addirittura una fiammata (e quindi esplodere) che avrebbe potuto far male a qualche persona che si fosse trovata a passare di li. Nessuna ipotesi dei militari del comando provinciale di Perugia, giunti immediatamente sul posto, viene al momento scartata. Anche se è forte la possibilità che si sia trattato del gesto di un risparmiatore tradito, visto che l'istituto negli ultimi tempi è fini to nel ciclone per i tanti clienti che hanno visto sparire nel nulla i propri soldi. L'ordigno rudimentale, sicuramente a basso potenziale, è stato comunque fatto brillare dagli artificieri. Un'operazione di disinnesco che per fortuna è durata pochissi mo tempo, senza creare disagi.
E subito sono scattate le indagini. Ma andiamo per ordine. Tanta paura a lanciare l'allarme, intorno alle 8.30 di ieri, sono stati due dipendenti della filiale. A cui non era sfuggita quella strana busta, posizionata lungo il marciapiede di via Manzoni, proprio davanti alla porta d'ingresso. Sul luogo sono piombati i carabinieri, che hanno evacuato la zona, mettendola in sicurezza. Per poi dare inizio alle verifiche, che davano un responso preciso: nella busta c'era infatti un ordigno rudimentale. All'intemo dei chiodi arrugginiti, della polvere fertilizzante e delle batterie per l'innesco. Forse non poteva esplodere da solo, ma il congegno comunque ben studiato (visti i materiali adoperati) avrebbe potuto creare danni in caso di "contatto". A quel punto, per evitare qualsiasi rischio, si è proceduto a far brillare la "bomba". Intorno alle 10,15 in punto la strada è stata riaperta al traffico. Fin troppo facile accostare il grave fatto con le cronache degli ultimi tempi.

"Ma ora è meglio non azzardare ipotesi. - dicono i carabimeri - Stiamo valutando ogni aspetto, senza tralasciare nulla. Se poteva esplodere? C'è da capire quanta polvere era contenuta nel pacco e soprattutto di che tipo era . “

Al vaglio degli investigatori (del caso si sta interessando il pm Petrazzini) ci sono le immagini delle telecamere della videosorveglianza presenti in tutta l'area della Banca Etruria. Lo sgomento Dopo la paura, resta la grande rabbia. Soprattutto quella di alcuni dipendenti della filiale di Ponte San Giovanni. C'è poca voglia di parlare dopo questo gesto dimostrativo.

"Come ci sentiamo ora? - si lascia scappare qualcuno - Fino a prova contraria non è un delitto lavorare qui. Se ciò che si è verificato è attribuibile alle problematiche e alle polemiche che hanno coinvolto l'istituto, lo diranno solo gli inquirenti. Mi domando: che colpa può avere il personale?".

Corriere dell'Umbria Venerdì 8 Gennaio 2016

sabato 21 novembre 2015

Il "Grande Nero" di Alberto Burri: inaugurazione il 18 dicembre

L'inaugurazione del restauro del Grande Nero alla Rocca Paolina avverrà il 18 dicembre prossimo e potrà finalmente essere ammirato nel suo nuovo look, compreso il movimento meccanico ma soprattutto con la nuovissima illuminazione che spazzerà via quel buio nel quale è stato immerso sinora. A New York la mostra di Burn al Guggenheim Museum sta facendo registrare 3.500-4.000 presenze al giorno. Due belle notizie apprese nell'ordine dall'assessore Severini e dalla governatrice Marini nel corso del convegno internazionale
"Materia Forma Spazio. La pittura di Burri"
organizzato dall'Università di Perugia nell'Aula Magna della Facoltà di Agraria a San Pietro e dalla Fondazione palazzo Albizzini Collezione Burri. Tutto il resto è stato un dotto, circostanziato, interessantissimo e a volta anche inedito scavo nelle profondità concettuali dell'arte del Maestro tifernate effettuato attraverso le relazioni di studiosi che nel tempo, passato e recente, hanno riletto le sue opere ed il suo linguaggio. A dare il benvenuto ai convegnisti è stato, come d'obbligo, il padrone di casa, il rettore Franco Monconi che ha espresso l'orgoglio dell'Università per aver avuto Burri come studente. Ed ha inoltre auspicato che al più presto possano prendere il via dei master e dei corsi vista la fattiva collaborazione che si è instaurata tra l'Ateneo e Bruno Cora, presidente della Fondazione Albizzini. Catiuscia Marini ha poi introdotto il tema del convegno che ha messo a confronto, su varie tematiche, gli esperti presenti nei due giorni di lavori: stamattina si parlerà della mostra newyorkese, di "Burri e la povertà" con il direttore del Museo di Arte Moderna di Parigi, della "forza della forma in Burri", della "struttura come destino" e dei musei del Maestro, mentre nel pomeriggio verrà presentato il Catalogo Generale ed infine, alle 17, sarà inaugurata la mostra nella Galleria di San Pietro de "i mixoblak di Burri" che resterà aperta fino al 5 gennaio tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. I mixoblak sono fogli stampati con la tecnica del rilievo del tutto simile alla matrice creata dall'artista, una tecnica inventata da Luis Ramba nel 1984 che poi l'applicò in pratica aiutato da Burri stesso.
"L'uso della materia nell'arte è stato innovativo" ha ricordato Marini "anche perché ha permesso di interpretare in modo nuovo le forme e gli oggetti e di farli diventare delle opere d'arte."

A Bruno Cora è spettato il compito di ricordare il ricco menù delle celebrazioni del centenario che si concluderanno nella primavera del 2016 con una grande mostra a Città di Castello in collaborazione col Guggenheim: Burri e Piero della Francesca a Sansepolcro, Burri e Signorelli a Morra , "Au rendez vour des amis" a Castello, "Burri nell'arte e nella critica" giornata di studi a Milano, "Fuoco nero: materia e struttura intorno e dopo Burri" a Parma. Un anno lungo e ricco di iniziative al quale va aggiunto il prossimo completamento del restauro "Grande cretto” di Gibellina e del Teatro Continuo del Parco Sempione a Milano, anello di congiunzione ideale tra la Torre Filarete del Castello Sforzesco e l'Arco della Pace.

Argomento quest'ultimo ripreso da Carlo Bertelli ricordando come l'opera sia sempre stata oggetto di contestazioni, poi abbattuta nel 1989 e ricostruita quest'anno "le strane accuse" ha precisato "negavano la possibilità del dare un nuovo valore all'esistente". Italo Tomassoni, a sua volta, ha inserito nel dibattito un elemento innovativo di discussione. Ai tre concetti nei quali si identifica indissolubilmente l'opera del Maestro: materia, forma e spazio, andrebbe inserita, a suo avviso, anche la luce "come componente capace di rendere pittura la materia, che permette alla materia di portare in superficie la propria energia, un'energia cromatica che fa da forza interiore".

Corriere dell'Umbria Sabato 21 Novembre 2015

venerdì 23 ottobre 2015

L’olio in Umbria c’è ed è buono!

Dagli uliveti le voci si sovrappongono ai rumori degli scuotiteli pneumatici.
É tempo di raccolta e le colline olivetate dell'Umbria brulicano di gente, come solo in autunno. Il "genius loci" di questa terra è un olio unico, fruttato e profumato d'erba tagliata, di mandorla, di carciofo, che la Dop ha strappato dalla bassa gamma delle commodity per elevarlo a prodotto di eccellenza, a balsamo salutare, a ingrediente fondamentale nella buona cucina, non solo per reputazione, ma anche per per effetto di una certificazione indipendente che ne attesta, più che il tratto merceologico, lo spiccato e unico profilo sensoriale.

Sono cambiati i tempi, gli strumenti, ma non il fascino della coglitura, del tempo del raccolto, che non sempre ripaga dei sacrifici, ma è quasi un rito pagano, un momento delicato sia per chi fa della produzione dell'olio una impresa, sia per chi produce "per casa", in ossequio ad una sorta di "dovere etico", per cui si consumano ferie, ritorni nelle terre di origine, e "sacrifici" impensabili in mezzo agli oliveti, tra la "guazza" mattutina e i primi rigori d'autunno.

Non si lavora più per ammassare le olive in frantoio, non si compete più per "la resa", cercando di ottenere olio a tutti i costi, ma si anticipa la raccolta per strappare al frutto i migliori profumi, il fruttato più accentuato, il verde più intenso. É la modernità che si affaccia anche nell'ultimo santuario della tradizione, dove per anni le tecniche di raccolta e di lavorazione sono rimaste immutate e tramandate di generazione in generazione e "le olive nere e grasse" cantate da Aldo Palazzeschi erano raccolte persino in mezzo alla terra e all'erba, per non sprecarne neppure una.

Frantoi Aperti, diciotto anni fa ha avviato una piccola rivoluzione. Portare gente nei impianti di produzione, per tanto tempo rimasti luoghi grigi e quasi ostili all'accoglienza. E ciò avveniva mentre un'altra rivoluzione si avviava in olivicoltura. Che ha riguardato parole, pratiche e tecnologie. Nel vocabolario la qualità ha preso il posto della quantità. Nel campo le cassette e gli scuotiteli meccanici hanno sostituito i "cojitui" e le scale.

Nel frantoio l'impianto a ciclo continuo ha soppiantato quello tradizionale. Certo il trapasso non può dirsi compiuto, ma il nuovo si respira ovunque, persino nelle teste dei contadini più cocciuti. Quelli che "il mio olio è mejo del tuo". Paradossalmente dove non hanno potuto agronomi, professori ed esperti del settore, è riuscita la piccola "mosca olearia", che lo scorso anno ha definitivamente fiaccato le ultime resistenze, costringendo questi olivicoltori nostalgici a comprare per la prima volta olio al supermercato.

Anche l'evento Frantoi Aperti nel frattempo è cambiato. Non è più un week end dedicato ad una sorta di "iniziazione" per pochi illuminati intenditori, ma un contenitore di iniziative, rivolto a turisti e "foodies", che per un mese intero offre molteplici chiavi di lettura di questo grande e complesso mondo olivicolo. L'esperienza nel frantoio, si intreccia con eventi culturali, rievocazioni, degustazioni, attività di animazione svolte nelle piazze e nei palazzi storici delle città coinvolte. Dando a tutti, grandi e anche bambini, l'opportunità di avvicinarsi a questo mondo con maggiore consapevolezza. Quest'anno Frantoi Aperti partirà il 31 ottobre per terminare il 29 novembre. Il programma, i Comuni e i frantoi coinvolti sono sul sito www.frantoiaperti.net.

Paolo Morbidoni
Corriere dell'Umbria Venerdì 23 Ottobre 2015

martedì 8 settembre 2015

Perugina, città unita con la sua fabbrica

Serve un piano industriale e subito. Non si può più attendere. A dirlo a gran voce, e ormai da molto tempo, sono le organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, le Rsu, a cui si aggiungono le istituzioni locali. Regione e Comune. Stiamo parlando della Perugina, azienda simbolo della città di Perugia e non solo. La Rsu, insieme ai sindacati, ieri mattina, in piazza della Repubblica, ha allestito un gazebo per porre all'attenzione della città la situazione critica e poco chiara in cui versa il sito produttivo di San Sisto. Un modo per spiegare ai cittadini cosa sta succedendo e per raccogliere le firme a favore del piano industriale della Rsu. A scendere a fianco dei lavoratori della Perugina anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che insieme hanno già inviato la richiesta al Governo di un confronto istituzionale con i vertici di Nestlé.
"La presenza in Italia di questo gruppo è di notevole importanza e lo è ancor di più per Perugia - ha spiegato la presidente Marini -. Ecco perché riteniamo che la sede nazionale sia la più opportuna per conoscere quali siano le strategie industriali a lungo termine di Nestlé, soprattutto in relazione allo stabilimento di San Sisto."
"In diverse sedi - ha aggiunto Marini - e anche alla stessa dirigenza della multinazionale abbiamo avuto modo di esporre il punto di vista delle istituzioni ed il nostro impegno a mettere in atto tutte le azioni necessarie alla difesa dell'attività produttiva e dell'occupazione nello stabilimento perugino. Inoltre, ci sentiamo impegnati a sollecitare una strategia indu striale da parte di Nestlé che valorizzi le capacità produttive del sito di Perugia, anche in considerazione del fatto che l'Italia rappresenta un mercato importantissimo che non può non essere considerato dalla multinazionale. Ecco perché penso che la sede governativa sia la più giusta per conoscere direttamente da Nestlé quali saranno le scelte industriali in direzione dell'export, dei volumi produttivi e della diversificazione delle produzioni."
Per il sindaco Romizi si tratta di fare squadra
"affinché a livello ministeriale - ha precisato - ci sia la giusta attenzione per arrivare con fiducia ad una soluzione, La Perugina fa parte della nostra storia e del nostro Dna e la politica deve fare la sua parte."

Da Filippo Ciavaglia (Cgil Perugia) a Claudio Bendini (Uil Umbria) fino a Ulderico Sbarra (Cisl Umbria), tutti concordi della necessità che la Nestlé passi dalle parole ai fatti, presentando un piano industriale del sito di San Sisto che punti all'export e non solo alla produzione del "Bacio". Nella mattinata, vari politici di qualsiasi schieramento hanno dato il proprio contributo firmando la proposta della Rsu, il "piano industriale degli operai": i consiglieri regionali Marco Squarta, Giacomo Leonelli, Attilio Solinas e Raffaele Nevi, i deputati Adriana Galgano e Pietro Lamanco e il presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano.

A manifestare solidarietà e vicinanza della Chiesa anche il vescovo vicario don Paolo Giulietti. A firmare il piano, anche molti cittadini; tra le firme anche quelle dei tre rappresentanti dei gruppi storici del tifo organizzato perugino, Ingrifati, Armata e Brigata, che hanno portato ai lavoratori la solidarietà dei tifosi della Curva Nord. Il gazebo rimarrà allestito fino a domenica, dove i cittadini potranno firmare il documento tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19.

Corriere dell'Umbria Martedì 8 Settembre 2015

mercoledì 2 settembre 2015

Velimna gli Etruschi del fiume a Ponte San Giovanni incontri, sfilate in costume e mostre

Incontri, sfilate in costume, visite ai musei, mostre e dibattiti. Questi i protagonisti della manifestazione "Velimna gli Etruschi del fiume" che animerà Ponte San Giovanni (Perugia) da oggi fino a domenica. L'evento è interamente dedicato agli Etruschi. Il primo appuntamento è quello di oggi con la cerimonia di apertura della kermesse che si terrà alle 19.30 alla Necropoli del Palazzone-Ipogeo dei Volumni. Ad aprire la manifestazione sarà una conferenza dal titolo

"il commercio e il banchetto etrusco."
Luana Cenciaioli, responsabile dell'area archeologica del Palazzone, coadiuvata da Francesca Berardi e Silvia Racano, curerà il momento inaugurale cui farà seguito un buffet (gratuito) offerto dalla Pro Ponte e la visita guidata notturna alla Necropoli, all'ipogeo e all'Antiquarium.
Sarà una serata speciale da trascorrere sotto le stelle tra lo stabile dall'Antiquarium e i laboratori del restauro delle antichità etrusche, unici al mondo, affidati alla competenza e alla professionalità dei restauratori della Soprintendenza archeologica dell'Umbria. Un'eccellenza che non tutti conoscono. La manifestazione "Velimna" e la Pro Ponte vogliono contribuire a far conoscere la storia, la cultura, le testimonianze degli Etruschi. Con la camminata etrusca di qualche giorno fa, che costituisce ogni anno l'anteprima dell'evento, molti partecipanti hanno scoperto la necropoli dello Sperandio. Il ricco cartellone della manifestazione offrirà anche molti altri appuntamenti.
Domani al parco Bellini di Ponte San Giovanni alle 20 si terrà il banchetto etrusco, cena a tema animata da Walter Toppetti.
La prenotazione è obbligatoria telefonando al 339/8452388. La serata proseguirà alle 22 con lo spettacolo di danza e la lotta antica liberamente ispirati alla cultura etrusca; seguirà alle 22.30 i murales etruschi. Venerdì il museo archeologico ospiterà il convegno nazionale dal titolo "L'Etruria padana e le sue risorse."
La serata sarà animata dalla Notte etrusca. Gli Etruschi si uniranno al moderno popolo della "Notte bianca" per vivere una serata tra negozi aperti, percorsi gastronomici a tema, giochi, atti vita e spettacoli. Naturalmente anche sabato e domenica saranno due giorni ricchi di eventi.
Simona Maggi
Il Giornale dell'Umbria Mercoledì 2 Settembre 2015

giovedì 23 luglio 2015

Infortuni sul lavoro in Umbria

A seguito degli accadimenti di Piegaro e Marsciano la deputata M5s Ciprini porta la questione in Parlamento.

“La regione Umbria occupa il secondo posto della graduatoria dell'indice di incidenza per casi di morte sul lavoro, con una incidenza sugli occupati del 25,1%, secondo i dati dell'Osservatorio sulla Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering.”

Lo afferma la deputata umbra Tiziana Ciprini, membro della Commissione Lavoro.

"Alla luce della gravità del fenomeno degli infortuni dei lavoratori, ho presentato al Ministro del lavoro una interrogazione perché vengano poste in essere tutte le misure necessarie per contrastare i casi di incidenti sul lavoro, partendo dal rafforzamento dei controlli negli ambienti di lavoro e sanzionando coloro che non adottano le prescritte misure di prevenzione e sicurezza ".

chiude la deputata Ciprini. (http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/06057&ramo=CAMERA&leg=17)


Giovedì 23 Luglio 2015

mercoledì 5 novembre 2014

Dall’Horror d’Argento al Noir ironico di Merlo

Da Frank Zappa a Iggy Pop, dalla crudeltà del suono all'horror del maestro del brivido Dario Argento. La linea di Immaginario va avanti con il suo appello “Viva la cultura” sostenuto da alcuni intellettuali, quali Toni Servillo e Angelo Guglielmi, e rilanciato con un messaggio dal presidente della Repubblica Napolitano a sostenere un'idea che si alza da Perugia e parla a tutti. Un'idea che, ricorda il direttore artistico di Immaginario, Alessandro Riccini Ricci:
"coincide con il percorso che ha fatto Perugia, prima con la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019 e poi anche con quella a Capitale Europea dei Giovani 2017, a cui Immaginario vuole contribuire con questo appello."
In attesa che Perugia riprovi la sua sfida al futuro, si va avanti con la terza giornata di Immaginario Festival che ha come protagonista l'ironia di Francesco Merlo. Alle 18 nella sala dei Notari la giornata si apre con l'incontro con il giornalista e scrittore, editorialista de La Repubblica, che presenterà la sua ultima opera letteraria, Stanza 707 (Bompiani), la storia di due giovani che si ritrovano nella stanza dell'Hotel Lutetia di Parigi con l’intento di commettere un furto di gioielli e di due donne della buona società, belle e disinvolte.
La penna di Merlo affonda in quella che potrebbe trasformarsi m una tragedia con ironia, evidenziando il lato grottesco della vicenda e affidando la via di fuga alle due vittime. Oggi sarà anche il giorno di Mario Martene, alle 21 al cinema Zenith di via Benfigli per la proiezione del suo ultimo film II Giovane favoloso, ritratto medito di Giacomo Leopardi, interpretato da Elio Germano.
Al termine della proiezione, incontro con il regista. La formula del tutto gratis appartiene al festival, con qualche eccezione: allo zenith è previsto l'ingresso a pagamento (6 euro intero, 5 euro ridotto).
Corriere dell'Umbria Mercoledì 5 Novembre 2014

martedì 26 agosto 2014

Lo sbaracco sabato 30 agosto a Perugia

A Cecina è già arrivato con successo alla sua 12ma edizione ed in Italia viene organizzato già in moltissime altre città, come Genova, Lucca, Oristano, Rovigo, Cremona, Cernobbio, Follonica, Lecco, Como. "Lo sbaracco", sabato 30 agosto, approda per la prima volta anche a Perugia, nel centro storico, con la sua divertente formula arricchita da altri piccoli eventi.
"Sbaraccare" ha precisato Sergio Mercuri, presidente del Consorzio Perugia in Centro, costituito dalle quattro associazioni di impresa Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartiginato, nella conferenza stampa di ieri, molto informale, organizzata al centro di Piazza IV Novembre  "vuoi dire svuotare le cantine, levare da casa tutto ciò che non ci serve più ma può servire ad altri. Con questo spirito "Lo sbaracco " è stato rimodulato per i commercianti nel periodo di conclusione dei saldi. Come dire: il "saldo dei saldi", dove si propongono affari last minute agli acquirenti, esponendo la merce che si vuole dare via ad un costo ancor più ribassato.

Hanno risposto positivamente oltre 50 negozi sparsi per l'acropoli, a corso Vannucci, via dei Priori, via Mazzini, via Bonazzi, via Baglioni, piazza Matteotti, via Danzetta, via Fani, via Calderini, piazza Danti, via Maestà delle Volte. Si comincerà dal mattino e si andrà avanti fino alla mezzanotte, un divertente mercatone a cielo aperto sperando che il tempo regga, agevolato da una tariffa stracciata dei parcheggi della Sipa (2,50 euro dalle 16 fino alle 2 di notte, un sogno poter stare tante ore in centro spendendo così poco) , dalla musica sparsa per le vie cittadine, dall'iniziativa di Piedibus"Camminiamo insieme per vivere la città". "Su come è andata la stagione dei saldi è meglio non commentare" ha aggiunto Mercuri "i quattrini non ci sono e quei pochi avanzati la gente li ha messi da parte per pagare le tasse di settembre.
Diamo quindi la possibilità alle persone di fare acquisti a buon mercato e ai commercianti di eliminare gli ultimi oggetti messi in saldo ".

Non vogliamo che resti una iniziativa isolata. Sulla base degli esiti costruiremo altri eventi da offrire alla città " ha promesso Mercuri. Con Lo sbaracco scende in campo anche l'Avis che aggiunge altre due "S" (sangue e solidarietà) a quelle già enumerate da Erminia Battista di Piedibus Perugia (salute, sostenibilità, sinergia, scoperta della città, scuole coinvolte, socialità, storia) "Sabato partiremo alle 15,30 dal Càa (Centro Linguistico dell'Ateneo) in Via del Pozzo per una passeggiata cittadina adatta a tutte le età che si concluderà con una merenda ai Giardini Carducci ".

Alle 17 invece un flash mob a cura dell' Avis. "Perugia viene citata troppo spesso in questi tempi per le sue negatività" ha precisato Fabrizio Rasimelli dell'Avis cittadina "

Corriere dell'Umbria Martedì 26 Agosto 2014

mercoledì 13 agosto 2014

Arte: ecco i musei monumenti siti archeologici aperti per Ferragosto

La strada intrapresa pare davvero quella giusta, nell'ottica di un rilancio e di una valorizzazione che abbinino promozione turistica e ricadute economiche.
Insomma: il museo è la superstar indiscussa dell'estate, grazie a una serie di agevolazioni e iniziative mirate che l'hanno trasformato il luogo di svago e di incontro per tutti.
Giovani in testa. E così dopo il selfie libero tra i capolavori d'arte, le domenica a ingresso libero e l'orario by night di venerdì, arriva l'apertura straordinaria per Ferragosto.
Lo ha Deciso il Ministero, che nel giorno di festa farà aprire ai visitatori le porte del patrimonio culturale statale e in Umbria la decisione coinvolge 13 strutture tra musei, monumenti, palazzi e siti archeologici.
Dieci sono nella provincia di Perugia e tre nel capoluogo dove venerdì resteranno aperti la Galleria Nazionale dell'Umbria , il Museo Archeologico nazionale (entrambi con orario 8.30-19.30) e l'Ipogeo dei Volumni con la necropoli del Palazzone dalle 9 alle 19.
A Gubbio porte aperte per il Palazzo Ducale dalle 8.30 alle 19.30 e per il Teatro Romano e l'Antiquarium dalle 10 alle 19 mentre a Spoleto si potranno visitare in libertà il Museo del Ducato, la Rocca Albornoziana e il Museo Archeologico, dalle 9.30 alle 19.30 (ma l'Archeologico apre un'ora prima).
Ferragosto d'arte anche a Campello con il Tempietto sul Clitunno (dalle 14.15 alle 19.45), a San Giustino con il Castello Bufalini, da visitare dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.

La Nazione Mercoledì 13 Agosto 2014

giovedì 10 luglio 2014

On line la mappa del rischio sismico in Umbria

Da oggi in Umbria è possibile sapere se viviamo in una zona piuttosto sismica o meno, grazie a Google earth.
Basta semplicemente collegarsi attraverso computer, tablet e smartphone, e chiunque di noi per curiosità o interesse può avere a disposizione on line tutta la cartografia della pericolosità sismica del proprio territorio con un semplice click.
Il servizio geologico e sismico della Regione Umbria, infatti, ha realizzato in collaborazione con l'Agenzia regionale webred, a cui è stata affidata l'informatizzazione, la carta di pericolosità sismica locale dell'Umbria per google earth, mettendo così a disposizione di tutti un'informazione dettagliata in maniera semplice ed avanzata con visualizzazione in 3D.
In dettaglio la cartografia di pericolosità sismica locale informatizzata è suddivisa nelle 265 sezioni di carta tecnica regionale alla scala 1:10.000, che ricoprono i arca 8.475 chilometri quadrati dell'intero territorio regionale, e contiene delle informazioni su ben 69.675 aree omogenee a diversa pericolosità sismica locale. Sono state, inoltre, distinte 13 diverse situazioni in cui localmente si possono verificare condizioni di maggior impatto dei terremoti.
E quello che emerge, per esempio, è come circa il 49% del territorio regionale sia contraddistinto da condizioni geologiche e topografiche che possono rendere più alta la probabilità di scosse.
"L'Umbria è l'unica regione italiana ad avere questo servizio - ha sottolineato ieri, durante la presentazione, l'assessore regionale alla mitigazione del rischio sismico, Stefano Vinti - e tramite il software gratuito google earth è possibile visualizzare le zone di pericolosità sismica locale in tre dimensioni, insieme ad immagini satellitari, foto aeree ad alto dettaglio e molti altri dati, ricavandone delle valide informazioni per la consapevolezza del rischio sismico a livello locale."
Uno strumento utile realizzato anche per fini di prevenzione, programmazione e gestione del territorio e delle sue risorse. L'esigenza, infine, di avere a portata di mano questo tipo di informazioni anche attraverso l'impiego delle nuove tecnologie informatiche, non riguarda solo i database del Cuore verde d'Italia, ma tutta la cartografia geologica, nazionale e regionale. Ragion per cui l'ente regionale ha da tempo stipulato un protocollo d'intesa con le tre Regioni dell'Italia Centrale, Emilia Romagna, Marche e Toscana, che dispongono di dati geologici per l'intero territorio regionale di loro competenza.
"Le attività promosse dal servizio geologico e sismico regionale permetteranno di aumentare il grado di conoscenza del territorio - ha puntualizzato l'assessore Vinti - e dei rischi ad esso associati in modo da poter predisporre progetti finalizzati alla gestione del territorio e delle sue risorse. D'altronde la Regione Umbria persegue con insistenza la politica di prevenzione dai rischi naturali diffondendo quanto più possibile la consapevolezza dell'utilizzo corretto ed ecosostenibile delle risorse naturali."
La cartografia è pubblicata e scaricabile gratuitamente sul sito web della Regione Umbria, mentre, per la versione per l'utilizzo con smartphone o tablet si può cliccare su http://www.territorio.regione.umbria.it/Static/PSismicaLocaleKmz/Index_kmzMobile.htm.
Basta un clic a disposizione on line tutta la cartografia della pericolosità sismica del territorio. L'Umbria è la prima regione a dotarsi dello strumento
Corriere dell'Umbria Giovedì 10 Luglio 2014

martedì 17 giugno 2014

Notte delle Streghe per celebrare l'Estate di San Giovanni

Il Cuore Pulsante sarà la lunga “Notte delle Streghe”, da festeggiare tra spettacoli di magia, musica, pizzica, vino e porchetta intorno al classico falò.
Il borgo di Sant'Antonio, nel cuore della città, celebra l'Estate di San Giovanni e il solstizio con una bella manifestazione che sabato e domenica chiama a raccolta idee, progetti, forze creative e momenti di grande vivacità e coinvolgimento.

L'appuntamento è ormai un classico, ma quest'anno l'associazione “Borgo Sant'Antonio” ha fatto davvero le cose in grande e ha confezionato un super cartellone di appuntamenti che per due giorni e una notte si srotolano tra Porta Pesa e Corso Bersaglieri .

“L'Estate di San Giovanni” si apre la mattina di sabato, alle 10 con l'inaugurazione delle attrazioni fisse. E cioè la mostra mercato del quartiere, con stand dedicati ai prodotti della tradizione della notte di San Giovanni e street food, l'esposizione di piante aromatiche e fiori, mercato agricoli, l'artigianato e i vecchi mestieri allestiti nelle botteghe, la pesca di beneficenza e la fattoria didattica.
In più il borgo si anima e si colora con le mostre, fotografie e ritratti... dai tetti, quadri e disegni, il concorso pittorico per e scuole, "Dillo con un fiore".

Tutt'intorno tanti appuntamenti e spettacoli con l'idea di rievocare la figura e la leggenda di San Giovanni Battista tra miti e riti e raccontare il Solstizio d'estate tra storia e magia.
Come la tavola rotonda che alle 11.30 all'Oratorio di San Giovannino accende i riflettori su 'Mito, storia, leggenda, magia e astrologia del solstizio attraverso i tempi'.
E alle 17 lungo Corso Bersaglieri arrivano i giochi magici e gli spettacoli per bambini seguiti dal concerto “Ortensie e violini” tra Bach e Ysaye.
Poi, dalle 21, via alla 'Notte delle Streghe' con musica in strada, balli, installazioni artistiche e alle 22 nel chiostro della chiesa con “Incontrando le stelle”, osservazione col telescopio della volta celeste.
Ma non finisce qui perché il Borgo continua a festeggiare anche domenica con un singolare progetto, “Facciamoci il verde nostro”: viene presentato alle 10.30, consiste nella creazione del community garden, il giardino condiviso di strada per abbellire il quartiere e renderlo più vivibile.
Si prosegue con passeggiate in bicicletta, torneo di burraco, libri e musica, laboratori creativi sulle erbe e il sale.

La Nazione Martedì 17 Giugno 2014

lunedì 9 giugno 2014

“Piacere Barbecue” tra show cooking, sport e intrattenimento

Fino all'ultima grigliata. É entrato davvero nel vivo, con i suoi stand ricchi di sapori e profumi, “Piacere Barbecue”, il festival tutto dedicato al culto del barbecue e della cottura alla brace, in scena al percorso verde di Pian di Massiano fino a domenica prossima.
Le attrazioni sono tutte al loro massimo splendore in un cartellone fitto di laboratori, degustazioni guidate, incontri, presentazioni, ma anche show cooking, sport e intrattenimento.
Sul fronte degli eventi, è da segnalare, oggi alle 16, l'Olimpiade del Gastronomo delle Carni, una gara nazionale dedicata ai macellai, seconda delle incandescenti 'sfide all'ultimo grill' che animano il calendario.

Per cimentarsi nella mille proposte del festival, c'è da sapere che l'area del Percorso verde si articola in tre grandi sezioni. “Il Braciere è tutto mio!” punta sulle regola del fai da te: all'Emporio del fresco si possono comprare carne, pesce, formaggio, verdure e pane da grigliare con le proprie mani.
L'area ristorativa, “Mi faccia il braciere!” propone i menu do otto ristoranti, un mix delle prime due è il “Vip grill”, con l'esclusivo servizio di “Chef solo per te”.

Ci sono poi gli appuntamenti del Polo Didattico, per conoscere una tecnica di cottura millenaria.
Tutti i giorni laboratori pratici, degustazioni guidate e momenti di approfondimento per una corretta alimentazione, tutti gratuiti su prenotazione, telefonando al 389 2361458 oppure direttamente sul posto.

La Nazione Lunedì 9 Giugno 2014

giovedì 5 giugno 2014

Il Trasimeno ora diventa “capitale” del vivere senza fretta e senza stress

Sino ad ora gli otto comuni del Lago Trasimeno hanno marciato per conto proprio, ognuno proponendo eventi estivi in totale autonomia per richiamare turisti nel territorio di competenza. Dal 7 giugno la musica cambia. Ora si sono uniti e come un pifferaio magico la manifestazione "Slow Living" attirerà intorno al Trasimeno turisti italiani e stranieri amanti del "lento", della dolcezza del paesaggio, del ritmo sommesso di proposte che potranno rendere vivace ma con parsimonia un soggiorno attorno al lago molto più lungo della solita "toccata e fuga" tipica dell'Umbria.
Si potrà fare trekking, veleggiare, pedalare, cavalcare a "passo di mandria", mangiare, pagaiare, visitare siti e borghi, fotografare, dipingere, pescare, girare con la Vespa, fare yoga, tai chi chuan, nordic walking, birdwatching e passeggiate botaniche.
Tutto questo e anche di più senza dover far niente altro se non prenotare e partecipare a costo zero, gratuitamente, tranne ovviamente il mangiare.

Per una coppia o una famigliola che vuole rilassarsi, risparmiare e al tempo stesso praticare qualsiasi attività, sia sportiva che culturale. Slow Living è una manna dal cielo.
Serve solo decidere di passare qualche giorno di vacanza all'insegna della tranquillità e all'aria aperta, prenotare dal 7 al 14 giugno un agriturismo, una pensione, un camping, un hotel, parcheggiare la macchina e farsi aiutare dall'organizzazione (Trasimeno Slow Living è promosso dalla Comunità Montana Medio Tevere , dalla Strada del Vino Colli del Trasimeno e dal Gai Trasimeno-Orvietano attraverso fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale, costo totale 110 mila euro) negli spostamenti bus , treno, bici, cavalli, carrozza, motorette) e negli eventi dove si potrà essere sia spettatori sia protagonisti.

Nel programma ci sono i numeri di telefono e i referenti per ogni iniziativa.
A cominciare dal primo giorno con una regata organizzata dal Club Velico di Castiglione del Lago con i Dinghy 12' classic che si daranno battaglia nello specchio d'acqua con le tipiche barche di legno. E con la presentazione della Guida di Gian Ermete Romani "Storie e cammini di lago" con il tracciato di 18 passeggiate indimenticabili.

"Per noi non è stato molto difficile organizzare. Siamo come la Fiera delle Fiere perchè abbiamo messo insieme in buona parte eventi che già c'erano. Anzi erano talmente tanti che abbiamo dovuto tagliare"
ha precisato Antonio Brunori del gruppo di lavoro incaricato dalla Comunità Montana di realizzare l'evento in poco più di un mese. Nonostante il poco tempo si dichiarano tutti molto soddisfatti dei risultati ottenuti e della collaborazione che si è saldata tra i comuni lacustri tale da sfociare prossimamente in un Ecomuseo del Trasimeno
"con l'obiettivo di valorizzare il lago ed il territorio circostante"

ha precisato Francesca Caproni, direttore del Gai Trasimeno-Orvietano. É stata prevista anche una "fidelity card" : a tutti coloro che parteciperanno alle varie attività nel corso della Cena Medioevale finale verranno donati dei simpatici gadget. L'elenco completo delle iniziative nel sito www.trasimenoslowliving.eu.

Corriere dell'Umbria Giovedì 5 Giugno 2014

mercoledì 4 giugno 2014

Trasimeno Blues 2014: ospita i ritmi del deserto

Il vento dell'Africa soffia forte sul lago, con le prime, strepitose anticipazioni del "Trasimeno Blues", che 24 luglio al 3 agosto invaderà borghi, piazze, castelli e vicoli del territorio lacustre, confermando il suo valore di promozione turistica e culturale.
A scaldare i motori, intanto, ci pensa l'anteprima del 15 luglio, con il blues dei Touareg. Nell'arena della Rocca medievale di Castiglione, arriverà direttamente dal cuore dell'Africa, il Mali, il collettivo touareg dei "Tinariwen", che si segnalarono sulla scena internazionale grazie a un'innovativa commistione di blues, rock, psichedelia, world e musica tradizionale del deserto.

Guerriglieri negli anni '80, hanno utilizzando la musica per trasmettere un forte messaggio libertario. Nel corso del festival arriveranno altri artisti africani, e in particolare quelli emersi sulla scena musicale del Sahara.
Così sabato 26 luglio sempre la Rocca di Castiglione ospiterà le suggestive atmosfere desert blues dei maliani "Tamikrest", autori di una musica più gioiosa e aperta all'innovazione e alla scena contemporanea. Confermato anche un grande evento di questa edizione: il 3 agosto sarà a Città della Pieve dal Delta del Niger, il virtuoso chitarrista Touareg Bombino (lo chiamano "il Jimi Hendrix del deserto").
Con il suo ritmo incalzante dal sapore tribale che si fonde con il blues d'oltreoceano chiuderà in grande stile la rassegna che quest'anno gioca molto sull'incrocio Africa-America per raccontare un altro punto di vista del blues.

La Nazione Mercoledì 4 Giugno 2014

venerdì 30 maggio 2014

Piacere Barbecue dal 6 al 15 giugno

Il Claim è pronto, le grigliate e gli eventi al profumo di brace anche. Al motto di “Prima il dovere e poi il braciere!” torna per la seconda edizione “Piacere Barbecue”, il festival interamente dedicato al culto del barbecue, che si terrà da giovedì 6 a domenica 15 giugno al percorso verde di Pian di Massiano, con anteprima speciale questa domenica, la “1000 Griglia”, nella giornata nazionale del barbecue.
L'anno scorso l'evento ha colpito nel segno con 55mila presenze. Così gli organizzatori, ConsulTravel e l'Agenzia Sedicieventi di Eugenio Guarducci, tornano all'attacco con novità e gustosi ampliamenti.

Il festival si articola in tre aree. Nella prima, “Il Braciere è tutto mio!” vige la regola del “fai da te”, visto che si potranno acqui stare all'Emporio del fresco la carne, il pesce, il formaggio, le verdure e il pane da grigliare con le proprie mani.
Ci sarà poi l'area ristorativa, “Mi faccia il braciere!”, con menu selezionati proposti da otto ristoranti, mentre un mix delle prime due sarà il “Vip grill”, uno spazio dove si potrà acquistare l'esclusivo servizio di “Chef solo per te”.

In più eventi speciali, corsi, laboratori, degustazioni guidate, incontri e presentazioni.

La Nazione Venerdì 30 Maggio 2014

giovedì 29 maggio 2014

Italian Bike Week: Migliaia di moto pronte a invadere il lago

Motori pronti ad accendersi per l'Italian Bike Week, il più grande evento nazionale dedicato all'universo delle moto, in scena sulle rive del Trasimeno da domani a lunedì 2 giugno. Più di diecimila bikers sono attesi da tutta Europa a Tuoro, in una manifestazione che nasce da un'intuizione di Eugenio Guarducci con la sua agezia "Sedicieventi" e della Urne, l'Umbria Motorcycles Event, e si traduce in un cartellone ricchissimo di idee e proposte. Ci saranno le migliori moto customizzate e poi esibizioni acrobatiche, gli spettacoli del Freestyle International Motocross con il campione Andrea Cavina, concerti e l'intrattenimento del Bar Burnout che che dalle 11 alle 2 di notte infiammerà Punta Navaccia con musica, cucina tedesca e tante bevande.

Ci sarà l'area espositiva e del merchandising, un ristorante ufficiale e menù speciali nei locali delle zona, dj set e musica live in spiagga fino al "Lady Custom Bike Contest", un concorso riservato alle donne.
Unico presupposto, che abbiano una moto customizzata di qualsiasi marca. La Nazione Giovedì 29 Maggio 2014

venerdì 16 maggio 2014

II Castello dei Cavalieri di Malta a Magione

cast_magione

Sulle tracce dei Cavalieri di Malta, alla scoperta di castelli, chiese e palazzi per un itinerario ad alto impatto turistico e culturale. Già perchè lungo il percorso che si snoda tra Corciano e Magione, attraverso le campagne e il verde che costeggiano il Trasimeno, si snoda un percorso ricco di sorprese.
Su tutti svetta il Castello dei Cavalieri di Malta che l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme fondò tra il 1150 e il 1170.
All'inizio come hospitium per i pellegrini che si recavano a Roma o Gerusalemme e che percorrevano la vicina via Francigena verso Santiago de Compostela, e comprendeva una torre campana e una chiesa dedicata a San Giovanni.
Per ragioni di sicurezza, di discrezione e di isolamento, fin dall'inizio la struttura assunse una fisionomia di castello e l'originaria pianta a "L"  in seguito completata con l’aggiunta di mura di cinta provviste di due torri angolari. Il castello è oggi uno dei più belli dell'Umbria, con i suoi torrioni, le sue mura e un'imponente Torre quadrata, frutto di un rifacimento quattrocentesco attribuito a Fieravanti Fieravante che incorporò l'antica abbazia del XII secolo. Il Castello, oltre la bellezza architettonica, custodisce all'interno pregevoli affreschi del '500 e nella parte più antica si trova la chiesetta dedicata a San Giovanni Battista in stile romanico. É stato dimora a più riprese di pontefici, sovrani e altri illustri personaggi ed è qui che nel 1502 si tenne la congiura ordita da alcuni nobili ai danni di Cesare Borgia, la "dieta alla Magione nel Perugino"della quale parla Macchiavelli ne "il Principe".

Oggi sede amministrativa dell'omonima azienda agricola, il castello è residenza estiva del Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta. Spesso si apre per concerti e manifestazioni culturali. Il percorso prosegue a Corciano. Qui c'è un altro splendido castello, la Pieve del Vescovo, chiamato così perchè era la residenza di campagna dei Vescovi di Perugia.
E ancora, nei pressi del lago si costruirono diversi centri fortificati tra i secoli XIII XIV come Montecolognola, San Savino, Monte del Lago, Castello di Zocco, tutti con fantastica vista sul lago.

La Nazione Venerdì 16 Maggio 2014

giovedì 8 maggio 2014

Lago Trasimeno regno dello Slow Living … Così il turismo cambia volto

Tanti eventi e un unico obiettivo: fare del Trasimeno il simbolo del turismo "slow"; è questa la filosofia che anima gli appuntamenti di “Trasimeno Slow Living”, in programma dal 7 al 15 giugno nel comprensorio del lago.
La manifestazione, promossa dalla Comunità Montana Medio Tevere, dalla Strada del Vino Colli del Trasimeno e dal Gai Trasimeno-Orvietano, prevede itinerari a cavallo, passeggia te in carrozza, escursioni, lezioni di yoga, appuntamenti letterari, concerti, tour tra le strade del vino e cene storiche a base di prodotti locali.
Uno spazio sarà riservato allo sport con kitesurf, trekking e molte altre attività nel segno della sostenibilità, per riscoprire il piacere della lentezza.

“Abbiamo pensato a questo progetto è spiega Louis Montagnoli, della Comunità Montana-Associazione dei Comuni Trasimeno-Medio Tevere è per valorizzare un territorio di grande fascino. Abbiamo riqualificato itinerari di pregio intorno al lago, pensato a numerose iniziative e le abbiamo collegate attraverso la filosofia "slow", per far riscoprire le peculiarità culturali e ambientali di questi luoghi”.

La Nazione Giovedì 8 Maggio 2014

sabato 26 aprile 2014

Narni rinuncia e Perugia subentra negli interventi di mobilità alternativa

Se Narni non può portare avanti il progetto di mobilità alternativa finanziato dal governo, le risorse non torneranno inutilizzate al mittente, ma saranno impiegate al meglio.
E sarà Perugia a beneficiarne. Andranno al progetto delle risalite meccanizzate all'acropoli perugina, in particolare per la sostituzione delle scale mobili fra Piazza Partigiani e Piazza Italia e un nuovo impianto di ascensori nell'area del Pincetto.

Due ambiti di intervento per un importo totale di circa 3,5 milioni di euro. Inoltre i lavori portano al risultato di un maggior livello di accessibilità e mobilità nel centro storico e la riduzione in maniera significativa dell'inquinamento ambientale e acustico, dell'incidentalità e della congestione del traffico.
La sostituzione dei progetti fra Narni e Perugia è stata approvata ieri dalla giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore all'Ambiente e Trasporti, con la presa d'atto che il progetto del Comune di Narni non può essere attuato per le difficoltà economiche dell'amministrazione comunale legate al rispetto del Patto di stabilità che non consentono di accedere ai mutui per finanziare la quota comunale del 40 per cento a integrazione del contributo ministeriale di circa 840mila euro (il 60% del costo dell'intervento) previsto nell'accordo e relativo al programma specifico.

Corriere dell'Umbria Sabato 26 Aprile 2014

giovedì 10 aprile 2014

Nestlè tutti in flessibilità a San Sisto?

Nella Fabbrica di San Sisto c'è davvero aria di bufera. É il teorema della "curva bassa" il pomo della discordia.
Ma qui ci sono in ballo i posti di lavoro, padri di famiglia che si ritroverebbero con lo stipendio dimezzato. Perchè se passasse la linea della multinazionale, significherebbe addio ai posti di lavoro stabili.

Il gruppo svizzero continua a giustificare la sua posizione sostenendo “che i consumi sono stagionali e che è calata la produzione del cioccolato Perugina”, compresa quella dei famosissimi Baci, bandiera del made in Italy in tutto il mondo. Ma Sindacati, Rsu e lavoratori non ci stanno e mandano avanti lo stato d'agitazione.
Intanto, Sara Palazzoli, segretaria della Fiai Cgil, fa sapere che la trattativa è interrotta dall'inizio della settimana.

A Perugia "tremano" 800 dipendenti e sono tutti sul piede di guerra. La fabbrica ha bloccato flessibilità e straordinari in attesa del prossimo vertice, fissato per mercoledì 16 nella sede della Confindustria di Perugia.

“I problemi della Nestlè - chiarisce la Palazzoli - non finiscono a Perugia, ma riguardano anche Parma e Frosinone. Il nostro timore è che il Gruppo decida di spostare all'estero parte della produzione, e allora addio ai contratti di lavoro a tempo indeterminato. É stata ventilata è prosegue la sindacalista è la formula dei part-time verticali: nove mesi al lavoro, gli altri mesi a casa.
Per noi significa tornare indietro e svendere i diritti dei lavoratori. Nel mirino della ristrutturazione ci sarebbero tre dei sedici stabilimenti della multinazionale in Italia, compreso quello di San Sisto, con le sue 800 maestranze”.

Ma perchè Nestlè si ritroverebbe a fare i conti con una ristrutturazione così “selvaggia”? Secondo la Cgil

“l'azienda non ha mai cecato di vendere all'estero prodotti che avrebbero potuto avere un vero futuro. Inoltre sembra che l'ultimo gelato lanciato in Italia non abbia dato i risultati attesi. Detto questo, - conclude la Cgil - negli ultimi anni non è mai stata condotta una vera e propria politica di rilancio”.

La Replica dell'azienda:

“Colpisce la presa di posizione delle sigle sindacali a fronte di un'ampia disponibilità dell'azienda che è impegnata a ricercare le migliori soluzioni per favorire la competitività delle produzioni”. 

La Nazione Giovedì 10 Aprile 2014

venerdì 4 aprile 2014

L’Isola Polvese finirà in mani private

L'isola Polvese finirà a un soggetto privato. L'annuncio arriva direttamente dall'assessore provinciale al Patrimonio, Piero Mignini, che durante un'audizione in seconda commissione ha detto a chiare note che “non vi sono più risorse per gestire in proprio un patrimonio di tale portata”.

La Polvese in buona sostanza sarà data in gestione a un privato con tanto di gara pubblica.

“Ci siamo posti il problema è ha detto l'assessore è di come far diventare l'isola anche un centro economico, capace di vivere tutto l'anno e di autosostenersi”.

Da qui l'elaborazione di un progetto che sta alla alla base della futura gara per l'assegnazione della gestione per il “miglioramento dei servizi offerti ai visitatori, l'economicità dell'operazione, il pieno rispetto dei contenuti ambientali e tipologici, la valorizzazione delle produzioni agricole, il mantenimento della presenza della Provincia nell'isola, con possibilità di continuare a promuovere iniziative istituzionali”.

L'ente ritiene più opportuno affidare la gestione ad un unico soggetto gestore: lo strumento sarà la concessione di servizi affidata in finanza di progetto, per una durata di 21 anni. Il bando prevede l'uso e la gestione completa dell'isola, ad eccezione del fabbricato denominato ex lavanderia, del pontile e dell'edificio sovrastante “il fango” che rimarranno nella disponibilità della Provincia per scopi istituzionali.

Il gestore avrà l'obbligo di effettuare opere di ristrutturazione e miglioramento delle strutture esistenti (La Villa, la Foresteria, l'aula ambientale, il frantoio, il castello, l'ostello, il Monastero) e provvedere alla messa in sicurezza di edifici quali la Casa Merlata, l'ex fagianeria e il roccolo di caccia.
Si prevede la realizzazione di nuove opere: una piscina, un campo da calcio, campi da tennis e da golf e ovili.
Secondo la Provincia, con questo tipo di operazione, che richiede un investimento di quasi tre milioni, i turisti della Polvese, potrebbero toccare quota 70mila.

La Nazione Venerdì 4 Aprile 2014

mercoledì 2 aprile 2014

La Nascar sbarca a Magione

Sarà l’autodromo dell'Umbria a ospitare le semifinali del campionato Nascar.
Il meglio delle corse americane farà tappa in Italia e in particolare a Magione il 20 e il 21 settembre. Un evento sportivo che per l'Autodromo diventa l'occasione per "scommettere" sul futuro e diventare luogo in grado di attrarre non solo sportivi e appassionati, ma anche famiglie. É per questo che la gara sarà accompagnata da molti altri eventi all'insegna del divertimento e del grande spettacolo. Il circuito dell'Autodromo, è pronto ad ospitare le potenti vetture con telaio tubolare, spinte da un motore v8 5.7 di cilindrata e oltre 400 cv di potenza, insieme ai circa 80 piloti che prenderanno parte al campionato.
"La manifestazione sarà inoltre in grado di accrescere - come ha sottolineato Ruggero Campi, presidente dell'Ad il già importante indotto che l'Autodromo "Borzacchini" ha sviluppato per il territorio in 10 anni (circa 100 milioni di euro)."
Nella conferenza di presentazione di Nascar, si è poi parlato del futuro del "Borzacchini" che punta ad essere "innovatore" e racchiudere iniziative non solo sportive. Seduti tra i numerosi presenti, c'erano anche i piloti e i team italiani che prenderanno parte all'importante avvenimento tra cui Eddie Cheever III, Simone Laureti, Francesca Linossi e il Caal racing di Corrado Canneori.
"Il nostro circuito permette una buona visibilità del tracciato - ha spiegato Ezio Sisti, direttore dell'Autodromo - e gli spettatori potranno godere sia delle gare che di altre attrattive."
"all’Autodromo abbiamo trovato molto entusiasmo e pensiamo che sia il luogo ideale per questo evento - ha fatto invece sapere Jerome Galpin, presidente Ceo della Nascar Whelen Euro Series -. Siamo infatti qui anche per trasformare Magione in un punto fermo del calendario Nascar per gli anni a venire."
Il Corriere dell’Umbria Mercoledì 2 Aprile 2014

venerdì 28 marzo 2014

Senza Provincia di Perugia risparmiati due milioni

Due Milioni di 'economie' solo per l'apparato politico. Questa la cifra che i cittadini risparmieranno con la cancellazione della Provincia di Perugia.
Il calcolo non riguarda solo il taglio degli assessori e dei consiglieri, ma tiene soprattutto conto di tutta una serie di voci che non sono soltanto quelle delle indennità che spettano ai politici, ma anche del personale di segreteria, dei rimborsi spese, oltre che dell'Ufficio di Gabinetto o della presidenza stessa.
Per capire meglio la questione, basta dare un'occhiata ai costi dettagliati che ha reso noti nel 2011 la Provincia (questo è l'ultimo dato disponibile). Spese che complessivamente ammontavano a 2,4 milioni.
I numeri erano stati forniti direttamente dall'assessore al bilancio, Omelia Bellini.
Le spese, come detto, riguardano le indennità dei politici, ma anche degli staff, delle segreterie, dei costi di rappresentanza, dei telefonini (voci che dal 2013 si sono comunque ridotte del 10-15 per cento). Scendendo nel particolare si nota che lo staff del presidente Marco Vinicio Guasticchi e della Giunta (competenze fisse ed accessorie relative al personale a tempo determinato, capo di gabinetto, funzionario di gabinetto, portavoce, coordinatore di segreteria, autista) assorbe quasi la metà delle spese totali del settore e costa ai cittadini 1.009.833 euro all'anno.

Il costo del gruppo di lavoro del presidente del Consiglio provinciale, Giacomo Leonelli, e dei gruppi consiliari (competenze fisse e accessorie relative al personale a tempo determinato) è invece di 377.840 euro.
Staff che però dall'anno scorso sono stati drasticamente ridotti.
Ci sono poi i compensi di presidente e assessori (381.493 euro nel 2011 scesi a 342.521 euro nel 2013) e quelli dei trenta consiglieri provinciali (che due anni fa erano pari 491.213 euro, oggi arrivati a 435.505 euro).
É di 38.296 euro, invece, il fondo spese dei gruppi consiliari, mentre 3.913 se ne sono andati nel 2011 per gli abbonamenti al parcheggio Sipa (Giunta provinciale) e altri 9.934 per il posteggio dei consiglieri.
Anche il capitolo delle spese di rappresentanza è piuttosto corposo: 9.104 euro per cooperazione decentrata, 15.479 per promozione economica e culturale del territorio, 12.819 per servizio comunicazione e decentramento, 44.621 euro per affari generali, 5.802 per servizio studi organizzazione e programmazione: totale 87.827. []

La Nazione Venerdì 28 Marzo 2014

venerdì 21 marzo 2014

Agriturismi in Umbria: tra luci ed ombre

Quello degli agriturismi è un comparto quasi impermeabile alle conseguenze della crisi, con numeri in costante aumento e con un'offerta sempre più variegata. E quanto emerso nel corso dell'assemblea annuale di Turismo Verde Umbria, l'associazione degli agriturismi promossa dalla Cia, organizzata ieri mattina alla sede perugina della confederazione degli agricoltori. Durante l'incontro, cui hanno preso parte Giampiero Rosati, presidente di Turismo Verde Umbria, Domenico Brugnoni e Catia Mariani, rispettivamente presidente e direttore generale di Cia Umbria, e Fernanda Cecchini, assessore all'Agricoltura della Regione Umbria, si è discusso delle tante azioni per promuovere e migliorare il settore, che tra i confini locali conta quasi 1.300 aziende con oltre 20.000 posti letto, e soprattutto del nuovo disegno di legge di riforma dell'agriturismo, recentemente adottato dalla giunta regionale dell'Umbria.
"Nonostante questi ultimi anni siano stati difficili a causa della crisi - ha spiegato Giampiero Rosati -, siamo soddisfatti per la stesura di questa nuova legge; è un bel risultato perchè essa ribadisce l'importanza e la centralità delle aziende agricole nel fare turismo in questa regione. Che sicuramente non avrebbe gli stessi risultati senza le nostre imprese."
"Siamo partiti dal presupposto che - ha aggiunto Fernanda Cecchini -, in Umbria, gli agriturismi sono molti, ma non tutti cosi qualificati. Il disegno di legge si pone come obiettivo quello di essere più flessibili con chi si comporta bene. Di conseguenza, è anche più rigido nei criteri. Si basa sulla multifunzione delle aziende. Quindi, da una normativa sia per quanto riguarda l'agriturismo che perle fattorie didattiche. Introduce, inoltre, un elemento di assoluta novità, ovvero quello delle fattorie sociali, rispetto alle quali ci auguriamo possano portare quel valore aggiunto al territorio rurale dell'Umbria."
Andando a scavare nelle statistiche ufficiali riguardanti i flussi turistici nella regione, comunque, si percepisce chiaramente come, anche per l'ospitalità in campagna, i problemi non manchino. Gli arrivi solo lievemente superiori a quelli del 2012 (+0,44%), le presenze ridotte dell' 1,41% e l'indice di utilizzo medio delle strutture è sceso del 2,86%. Tutto questo porta a pensare al 2013 come a un anno nel quale si sono fatte sentire ancora e pesantemente le conseguenze della crisi economica e del crollo dei consumi.
"Abbiamo - ha detto Rosati - una serie di problemi legati alla programmazione, alla promozione e alla mancanza di soldi. Credo che, in questi anni, ci sia stata una netta professionalizzazione e anche un miglioramento della qualità dell'offerta. Dobbiamo solo stringere i denti e aspettare che passi questa crisi, che ci ha segnato profondamente."
Al termine dell'assemblea annuale è stato anche eletto il nuovo direttivo regionale di Turismo Verde Umbria.
Corriere dell'Umbria Venerdì 21 Marzo 2014

mercoledì 19 marzo 2014

Studentesse in vendita sul web

Lo fanno per assoluta necessità: di frequente sono i conti in famiglia che non tornano a spingere una donna, o una giovane ragazza, a intraprendere la “carriera” della prostituta.
Loro, figlie irreprensibili o madri insospettabili, per sbarcare il lunario decidono di mettere in vendita ciò che di più personale la natura ha dato loro: il corpo.

Cambiano nome, si inventano una nuova identità per non rendersi riconoscibili, spesso fanno una vera e propria doppia vita per cercare di preservare affetti, figli, compagni e genitori.
Di giorno inforcano gli occhiali e si mettono i libri sotto braccio, di notte indossano la giarrettiera e scoprono centimetri di pelle per attrarre i potenziali clienti.
Il canale preferito da questa nuova schiera di lucciole, schiave più della crisi che del racket, è internet: nel cyberspazio si incontrano domanda e offerta, ancor prima che i corpi.

Giovani ragazze si pubblicizzano anche a Perugia e comunque un po' in tutta l'Umbria, mettono in bella mostra le loro grazie, lasciano il loro numero di telefono “per un rapido contatto”, come è scritto negli annunci. Se nella vita di tutti i giorni, quella che non è illuminata dalle luci rosse, capita che siano studentesse, lo scrivono in modo altrettanto esplicito.

Chissà, forse per stimolare i sordidi appetiti sessuali di clienti che magari vogliono ripulirsi la coscienza sperando, in un certo modo, di fare “beneficenza” a ragazze in difficoltà, che senza nemmeno accorgersene entrano in un mondo più grande di loro.
E certamente più sporco. Sono queste le nuove frontiere del sesso a pagamento, quelle che uniscono il potenzialità telematico della “rete”, Internet e via chattando, con il fascino eterno che un simile mestiere continua ad esercitare sulla clientela.

La Nazione Mercoledì 19 Marzo 2014

martedì 18 marzo 2014

Umbria: caccia al turista

Umbria: turisti cercasi L'Italia sta perdendo la sua capacità di attrarre turisti stranieri: a certificarlo è un'indagine effettuata da Eurobarometro che mostra come il Bel paese sia scivolato ormai da qualche anno al terzo posto nella classifica delle mete europee preferite dai cittadini di tutto il mondo, dietro a Francia e Spagna.

Dato preoccupante se si considera che il turismo è stato uno dei pochissimi settori che in Europa ha retto all'impatto della crisi: nel 2013 ben il 38% dei cittadini dell'Unione ha trascorso parte delle vacanze in un altro paese dell'Ue, con un incremento pari al 5% rispetto all'anno precedente.
Nonostante le difficoltà l'Umbria è riuscita a mantenere il segno più alla voce "flussi dei turisti stranieri": le statistiche pubblicate dal sito della Regione mostrano un aumento del 2,37% degli arrivi nell'anno passato rispetto al 2012, grazie soprattutto all'apporto del cosiddetto "turismo religioso" nel comprensorio di Assisi.

Abbiamo chiesto all'assessore regionale al turismo Fabrizio Bracco cosa pensa di questi numeri:

“Sono dati da prendere con cautela perchè contrastano con il calo delle presenze. L'Umbria ha tante seconde case di proprietà straniera che ospitano turisti dall'estero, i quali sfuggono alle nostre rilevazioni. Secondo le stime, se venissero contati potrebbero far raddoppiare il numero degli arrivi annuali”.

Una grande occasione di attirare turisti viene dai Brics, i quattro paesi che hanno fatto registrare la maggiore crescita economica negli ultimi anni, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e, in prospettiva, il Sud Africa. L'Umbria ha mostrato un discreto potenziale per il futuro: nel 2013 è stata in grado di "sedurre" un ottimo numero di visitatori di nazionalità cinese (+22% di arrivi rispetto all'anno precedente). Lo stesso assessore conferma:

“Sono avviati dei progetti interregionali, specialmente con le Marche, per attrarre sempre più visitatori da quell'area geografica”.

Ma ci sono anche le note dolenti, come la diminuzione del flusso turistico a Perugia:

“Quello che preoccupa è stato il crollo nel dicembre scorso, in cui ci si attendeva molto di più. I motivi sono ancora da approfondire, ma Perugia resta, insieme ad Assisi, il punto di forza di questa regione”.

Se c'è un modo per uscire da questa crisi, sembra proprio che il turismo sia un settore da cui ripartire.

Nicolo Canonico
Corriere dell'Umbria Martedì 18 Marzo 2014

lunedì 17 marzo 2014

Giornata di Confronto Sulle Devastazioni Ambientali in Umbria

Assemblea Pubblica
Sabato 22 Marzo 2014 Dalle Ore 15 Presso Cva di Madonna Alta

volantino22marzo2014

La ripresa del Turismo in Umbria semplicemente non c’è

Quattro camere su cinque, l'anno scorso, sono rimaste vuote. Basta questo dato, asciutto e chiaro, per far capire che la ripresa del turismo in Umbria è lontana da venire.
La “grande ricchezza” della nostra terra - ovvero i fiumi di visitatori che arrivano qui per ammirare le bellezze storiche, artistiche e ambientali - non riesce a ridare luce e speranza all'economia umbra.
Il 2013 si è chiuso con dati complessivamente negativi: meno 2,1 nelle presenze in Umbria, con Perugia che incassa una delle peggiori performance e perde il 5,8% dei pernottamenti. La ripartenza, purtroppo, non sembra vicina. Le Prime stime che riguardano la Pasqua sono infatti da brividi per l'intero settore.
A poco più di un mese dal primo, vero week-end festivo dell'anno, le prenotazioni in hotel e strutture extralberghiere sono sostanzialmente a quota zero. 
A mancare all'appello, almeno per il momento, sono soprattutto le comitive organizzate che - con i loro numeri significativi - dovrebbero dare respiro all'intero comparto.
E invece nisba, non c'è traccia alcuna di autobus e trolley in arrivo. Cosi sale la tensione tra gli addetti ai lavori. Un operatore, titolare di due strutture extralberghiere e di un hotel nel Perugino, confessa con amarezza:

“Continuiamo a sperare e a fare promozione anche su Internet, cercando pure di abbassare i prezzi anche se non intendiamo svenderci. Ma per ora non abbiamo avuto alcun risultato concreto. Solo qualche telefonata, qualche mail che ci richiede informazioni e nulla più. La realtà dei fatti ci dice che siamo ancora vuoti, anche per Pasqua. Ma io ho dodici dipendenti: mi dice come faccio a pagarli se non incasso un euro? E la stessa situazione, a quanto so, riguarda tanti altri colleghi. La ripresa non si vede, siamo in mezzo alle sabbie mobili.
Speriamo nel last-minute, ma le incognite sono tante, forse troppe”.

Anche i livelli occupazionali - in quello che dovrebbe essere il settore trainante dell'economia umbra - minacciano dunque di scendere sotto il limite della sopravvivenza. Il 2013 aveva visto un lieve incremento nei flussi di turisti stranieri (più 2,4 di arrivi e più 0,7 nelle presenze), ma il piccolo fascio di luce era stato subito oscurato dal secco calo di visitatori italiani (meno 3,8 di presenze). E per adesso non va meglio. Tutt'altro.

La Nazione Lunedì 17 Marzo 2014