lunedì 22 dicembre 2008

Un allaccia tovaglioli in legno realizzato in Malawi per gli scolari di Pietrafitta

Pranzo speciale per gli alunni della scuola primaria e della prima classe della scuola secondaria di primo grado di Pietrafitta, appartenente all'istituto scolastico comprensivo di Piegaro.
A ridosso delle vacanze natalizie per circa ottanta studenti, il menu di un pranzo ordinario presso la mensa scolastica, è stato variato nel menu tipico delle festività del Malawi, il paese africano quinto al mondo per povertà.
Un piatto unico di polenta e pollo con mango finale da mangiare con le mani secondo l'usanza africana, che pur facendo arricciare il naso a qualche piccolo studente, ha colto nel segno spiegando meglio di qualsiasi lezione teorica la differenza tra consumismo e povertà.
A colpire maggiormente i bambini, il fatto che il menu assaggiato non fosse per i coetanei del Malawi quello tipico di un pasto ordinario ma di un giorno di festa.
L'iniziativa non è nuova per la scuola di Pietrafitta.
Il pranzo è infatti parte del "progetto alimentazione" che da tre anni si avvale della collaborazione con l'associazione di volontariato "Amici del Malawi".
Un metodo efficace per aiutare i giovani studenti a comparare le nostre usanze a quelle di altri parti del mondo, aiutandoli a sviluppare il loro senso critico.
L'iniziativa si è svolta in presenza del dirigente scolastico e del parroco don Bruno Raugia, in rappresentanza dell'associazione onlus e che ha spiegato agli studenti le abitudini alimentari dei loro coetanei africani, lasciando in dono a ogni alunno un allaccia tovaglioli in legno appena riportato dal Malawi, per ricordare il significato del pasto consumato anche fuori dalla scuola.
"Un pranzo che vuole avere tanti significati - spiegano le insegnanti -.
Dall'assaggiare cibi insoliti, al mettersi nei panni degli altri condividendo un'esperienza che in altre parti del mondo è un'abitudine quotidiana."
Quest'anno il pranzo secondo il menu del Malawi è stato organizzato non alla fine dell'anno scolastico ma all'inizio del percorso di studio, incentrato sul significato del pane.
In questo senso, la polenta assimilabile per il Malawi a quello che per noi è il pane, ha dato la possibilità agli alunni di cogliere la differenza tra le culture dove resta un alimento di sopravvivenza e la nostra, dove ormai ha innumerevoli declinazioni.
Un progetto molto amato dai piccoli studenti tanto che un gruppo di spontanea iniziativa si è offerto per vendere i biglietti della lotteria organizzata dall'associazione "Amici del Malawi" a sostegno della popolazione.
Simona Billi
Corriere dell'Umbria

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