martedì 11 dicembre 2012

Il cuore dell’Umbria sempre più verde

Imprese, eventi e prodotti sempre più "green" e immediatamente riconoscibili e identificabili, grazie al marchio regionale di sostenibilità ambientale "Green Hearth Quality", di cui si è dotata, prima in Italia, l'Umbria. Finalità e caratteristiche del progetto sono state illustrate ieri, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini, dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. Presentato anche il logo della certificazione che riproduce cinque elementi: la forma circolare che identifica il bollino, il cuore posto all'interno che richiama all'idea del cuore verde d'Italia, la foglia come riferimento alla sostenibilità, le stelle che rimandano all'Unione europea e l'albero che simboleggia la vita. In sostanza, il marchio - ha sostenuto la presidente - è stato pensato per
"promuovere il territorio e creare ulteriore sviluppo."
Più nel dettaglio, per dare valore aggiunto ai prodotti, alle imprese e agli eventi, per accrescere la competitività degli operatori sui mercati nazionali ed esteri, per riunire sotto un unico simbolo tutte le eccellenze in green economy e sostenibilità ambientale, fornendo così una informazione univoca e chiara. Un messaggio che va oltre l'immagine dell'Umbria quale cuore verde d'Italia, per diventare luogo d'eccellenza ambientale. Destinatari del marchio, oltre ai prodotti di tutti i settori, anche le aziende, i produttori/installatori di impianti da fonti rinnovabili, le attività ricettive e di ristorazione, le quelle commerciali, gli enti non commerciali, gli istituti scolastici, i costruttori edili, le società di ingegneria e professionisti, gli organizzatori di eventi, coloro che propongono progetti di eccellenza.
"Vogliamo far bene all'ambiente - ha dichiarato la presidente - migliorare la qualità della vita dei cittadini e far bene anche all'economia. Diamo valore aggiunto al territorio, alla nostra economia, alle nostre eccellenze e rispondiamo a una domanda crescente da parte dei consumatori di prodotti sostenibili."
E ha aggiunto che
"l'Umbria anticipa e sperimenta a livello nazionale un marchio promozionale e di sviluppo che diventerà, a breve, obbligatorio in ambito di Unione europea"

Il marchio verrà assegnato come ha spiegato l'ingegner Federica Lunghi, presidente di Green Innovation, la società umbra che ha realizzato il marchio e che ne curerà la gestione - a chi rispetterà un preciso disciplinare e servirà a certificare e rendere riconoscibili le produzioni ambientalmente compatibili. Il primo set di criteri individuato riconosce come prioritaria la lotta ai cambiamenti climatici, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di C02, dei consumi di energia e all'installazione di impianti a energia rinnovabile da parte dei soggetti che ne faranno richiesta. Il riconoscimento andrà a prodotti ecosostenibili, alle aziende che si impegnano a ridurre "carbon footprint" e "water footprint", le emissioni di C02, i consumi idrici o che producono o hanno installato impianti da fonti rinnovabili. Nel settore del commercio verranno premiate le attività che fanno la raccolta differenziata e utilizzano bioshopper, mentre nel turismo potranno avvalersi del marchio i servizi di alloggio e di ristorazione energeticamente efficienti, con impianti da fonti rinnovabili, che offrono tipicità locali e servizi "green", inclusa la mobilità sostenibile.

Si premiano inoltre: gli Enti pubblici impegnati a ridurre le emissioni di C02, i consumi idrici, aumentare la raccolta differenziata e fornire servizi green ai cittadini; gli Istituti scolastici energeticamente efficienti, dotati di impianti da fonti rinnovabili e che svolgono Educazione Ambientale. Nell'edilizia, i progettisti di edifici in classe a e con impianti da fonti rinnovabili e i costruttori edili che li realizzano. Gli organizzatori di eventi ecosostenibili e i promotori di progetti innovativi di eccellenza.

Corriere dell'Umbria Martedì 11 Dicembre 2012

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