Si parla di emergenza droga, di bande in lotta per il predominio sul mercato degli stupefacenti, di prostituzione, di degrado assoluto. Eppure il problema esiste da tempo, e da tempo i cittadini residenti chiedono risposte che la politica sembra non saper dare.
Sembra ironico dirlo adesso, ma in realtà il centro direzionale di Fontivegge, progettato dall’indimenticato architetto Aldo Rossi, e i condominii sorti tutt’intorno la piazza (fin dal 1994) avrebbero dovuto abbellire e modernizzare la zona dove sorgeva la storica fabbrica della Perugina, di cui è rimasta intatta la ciminiera.
Ma i simboli purtroppo non bastano a fare di un quartiere cittadino un quartiere sicuro.
I residenti e i commercianti (ormai pochi) di piazza del Bacio e di via Mario Angeloni (la strada che dalla stazione porta al centro cittadino) sono stanchi e pure esasperati.
Spaccio, risse tra ubriachi, vomito e urina negli angoli: alla luce del sole, in pieno giorno, raccontano i residenti.
Questo è lo spettacolo che piazza del Bacio e i suoi portici mostrano ai passanti.
"All’inizio - racconta Ilario Balestro, amministratore del plesso condominiale che circonda la piazza - la situazione era più grave dentro il palazzo che fuori; poi, dopo l’installazione di 24 telecamere e l’utilizzo della vigilanza privata, il problema si è ‘trasferito’ in piazza, triplicato".Eppure le telecamere ci sono anche fuori, installate dal Comune.
"Sì - denuncia Anna Saldi, la titolare dell’ottica che si affaccia sulla piazza - peccato che quelle telecamere siano poco efficaci, visto che si limitano a prendere atto della delinquenza e dello spaccio senza modificare la situazione".Sono soprattutto i commercianti e i titolari d’esercizi commerciali a subire e a sentire sulle spalle il peso della situazione. Persone come la signora Saldi, o il signor Francesco Barzucchi, titolare del McDonald’s di via Angeloni:
"Le istituzioni non si rendono conto del danno economico che la chiusura di esercizi commerciali come i nostri arrecherebbero alla città. Fino a pochi anni fa tantissime famiglie perugine decidevano di festeggiare i compleanni dei loro bambini nel mio locale, mentre oggi preferiscono andare sino al McDonald’s di Assisi, pur di non avvicinarsi a piazza del Bacio".Il problema sono dunque gli spazi pubblici,
"preda - sostengono i residenti - di delinquenti che andrebbero categoricamente cacciati". E le forze dell’ordine? "C’è un presidio fisso di vigili urbani...”riferisce il signor Balestro. Ma non ha efficacia deterrente se accade quel che accade. Chiedono un presidio permanente di polizia o carabinieri.
"Perché abbiamo paura - racconta Katia Ferranti, che lavora nell’ottica -. L’altro giorno ho dovuto chiamare i carabinieri perché due persone, chiaramente ubriache, litigavano di fronte al negozio; i clienti ci chiedono ironici se la prossima volta dovranno venire con le guardie del corpo".Insomma, in piazza del Bacio la situazione è estremamente delicata. Lì abitano molte famiglie composte da extracomunitari.
E tante, in giro nei pressi della piazza, le donne africane con in braccio neonati, o bambini in tenera età.
Sono anche loro vittime di una minoranza di spacciatori e delinquenti provenienti, in maggioranza, dalla Nigeria e dal Marocco. Tra i clienti "anche italiani in giacca e cravatta", afferma il signor Balestro. Un dato in più, da non sottovalutare.
Gaetano Veninata dal Corriere dell'Umbria
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