All'ingresso,posto in località Compresso,10 km. a nord di Perugia, in direzione Colle Umberto, c'è l'area di parcheggio dove lasciare la macchina.
Proseguendo a piedi, si possono scegliere quattro diversi itinerari.
Il sentiero1 "Cima del Tezio", attraverso una serie di tornanti nel bosco, supera un dislivello di 300 metri per raggiungere i prati sommitali.
Dalla cima si possono ammirare il panorama (Perugia,il Trasimeno,i monti circostanti) e le tracce nel terreno delle fortificazioni pre-romane(le Cerchiaie).
Il sentiero 2 "Miralago-Croce della Pieve", una serie di stretti passaggi e splendidi scorci, tocca "Lo Sprofondo", grotta naturale e la "Parete Bellucci", palestra di alpinismo, fino ad approdare alla croce di ferro, posta ai primi del Novecento.
Il sentiero 3 "Le Neviere-Cima Monte Tezio"oltrepassa il punto più alto del crinale puntando verso nord e inizia a scendere verso sud-est fino a dei ruderi, riportati alla luce nel 2001 dall'Associazione Culturale Monti del Tezio. Qui sorgeva una costruzione a pianta circolare ed il soffitto a cupola, nota dal XVIIsec., per la costipazione della neve che veniva poi venduta come ghiaccio.
Il sentiero 4 "Belvedere-Romitorio" interessa nel primo tratto, Podere Colle delle Brosce,per l'affiorare di faglie e rocce calcaree, ricche di ammoniti, diffuse nel mare antico da cui il monte è emerso milioni di anni fa.
Conduce all'area faunistica polifunzionale, uno spazio recintato di 500 mq creato per lo studio e il recupero di specie protette, dove dal '92 vive, in compagnia di caprioli, Tezia, una lupa appenninica trovata cucciolo sul Monte Subasio. Sale al Belvedere, attrezzato con panchine, e scende per un viottolo.
Prendendo la deviazione a sinistra si incontrano la croce in ferro di Migiana, degli anni '30 e i resti di Castel Procoio, edificato alla fine del XV sec. Proseguendo invece per il sentiero si giunge al Romitorio di Santa Maria di Monte Tezio. Sorge sul terreno denominato "Poggio Mortaio" donato nel 1214 ai monaci Camaldolesi per costruire un eremo. Passò poi alle monache di Santa Caterina di Perugia e fu destinato ad uso agricolo. Divenuto privato dopo un periodo di abbandono è stato recentemente restaurato.
Tanti altri poi sono gli itinerari e le ricchezze paesaggistiche e storiche che esplorano: i torrenti Innigati e Sambro e le loro sorprendenti cascate; gli acquedotti medievali di Monte Pacciano,che portavano l'acqua alla Fontana Maggiore;
la tomba etrusca del Faggeto, una cella risalente al II sec.a.C., rinvenuta ai primi del Novecento sul versante est del colle, unica per la chiusura a battente della porta lapidea; l'ambiente densamente boschivo e popolato dalla fauna. Ma tutto il comprensorio che si estende tra i comuni di Perugia,Corciano, Umbertide dei monti Malbe, Tezio, Acuto possiede queste risorse, che vanno valorizzate e protette, favorendo il turismo, come attività economica sostenibile.
La zona però è minacciata da una crescente urbanizzazione, dalle numerose cave, dalla discarica di Borgo Giglione e da tutto il traffico pesante e leggero che ne consegue.
Per questo sono nati comitati e associazioni in sua tutela,che lottano per frenare l'insediamento di altri stabilimenti industriali,cooperando,come dice Michele Ragni,presidente della IV Circoscrizione,con le istituzioni,per uno "sviluppo compatibile".
Stefania Piccotti dal Corriere dell'Umbria
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