Tema scottante al vaglio del Consiglio, l'esame delle osservazioni e la nuova adozione della variante parziale numero 3 al piano regolatore generale, approvata a maggioranza dopo che il consiglio ha respinto due pregiudiziali poste dal consigliere di maggioranza Anna Cassuoli e del capogruppo della Cdl-An, Francesco Baiocchi.
La variante 3 che include la pianificazione dell'area archeologico - paesaggistica del Poggio, ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, Stefano Petrucci, si fonda su una base compensativa, perequativa, vuole rispondere a esigenze pubbliche e ha anche scopo normativo.
Dura la contestazione di Cassuoli che ha definito l'atto "legittimamente tutto sbagliato" e ne ha posto la pregiudiziale alla votazione, motivandola dettagliatamente per incongruenze nell'approvazione dell'atto rispetto all'iter procedurale previsto dalla legge regionale 11/2005.
Cassuoli ha inoltre contestato che nei verbali della Commissione urbanistica non risulterebbero esaminate le osservazioni presentate sulla variante adottata precedentemente e ora modificata.
Baiocchi ha posto una seconda pregiudiziale, anche questa respinta i voti, per la mancanza dei pareri preliminari di Regione, ministero dell'Ambiente e Sovrintendenza ai beni archeologici, obbligatori visto i vincoli cui è sottoposta l'area del Poggio.
Il consigliere Fi, Pierino Bernardini, ha definito "pazzesco" votare una variante a un prg che ha chiamato "carta straccia".
Altrettanto dura la risposta della maggioranza, con il sindaco Carloia che ha accusato i consiglieri oppositori di agire solo per bloccare lo sviluppo del territorio.
Altra "patata bollente", votata a maggioranza, l'adozione di un piano di lottizzazione di iniziativa privata su un'area per insediamenti produttivi in località Pineta e che ha visto l'uscita dall'aula dell'assessore Petrucci perché all'epoca della richiesta una parte dei terreni era di appartenenza di alcuni parenti.
Cassuoli nel porre la pregiudiziale all'approvazione dell'atto ha anche chiesto la costituzione di una commissione di indagine interna con la presenza di tecnici terzi per fare luce i vari passaggi urbanistici dal 1994 a oggi.
Baiocchi ha posto una seconda pregiudiziale contestando che nella delibera di adozione del piano di lottizzazione mancherebbe un'area agricola presente invece nel piano.
"Siete voi a violare la legge trascinando il Comune in un compito di giudice che non gli spetta", ha replicato Carloia dopo aver difeso la trasparenza degli atti.
Simona Billi
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 25 Settembre 2008
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