Hanno previsto anche gadget e degustazioni per i clienti, nonché sconti e tante sorprese. Maria Antonietta Taticchi de Il pozzo delle ceramiche e Antonio Galli della drogheria Eredi Bavicchi sono stati i coordinatori dell'iniziativa supportata dal Collegio Arti e Mestieri di Perugia.
"Non era mai successo. Siamo riusciti a far collaborare 55 negozi e questo dà un senso di unità che sicuramente porterà i suoi frutti"dice Antonio Galli.
Via dei Priori per il centro storico è sempre stata importante e ancora oggi accoglie numerose botteghe, eccellenze dell'artigianato artistico che, come fa notare Anna Fornari, orafa di Gioielli D'arte, sono abbandonate a se stesse nell'ambito cittadino.
Quest'anno, complice forse anche il brutto tempo che ha tenuto rintanati a casa i perugini, per la maggior parte dei negozi si è registrato un calo di vendite rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Molti negozi sono spesso vuoti, a causa anche, denunciano molti, delle politiche del Comune per il centro storico.
La signora Daniela Broccoletti ha uno dei negozi più antichi della via, aperto nel 1954 e non aveva mai registrato un simile calo di clientela.
Luigi D'Angelo che ha un negozio di oggettistica, è da due anni che riduce progressivamente il numero di dipendenti passando da 5 a 3 e ora a 2.
Molti commercianti come Ines Doellert di Ca d'or e anche i clienti di vari negozi fanno notare che i perugini tendono a non salire più in centro perché è diventato scomodo da raggiungere e si tende ad andare nei centri commerciali ed esercizi più facilmente raggiungibili.
In parte la via, dicono tanti, è anche penalizzata dall'introduzione del minimetrò che sposta l'afflusso di gente verso la parte opposta del centro.
Secondo Francesco Massetti de Il Parma snc il calo di clienti si è registrato nel corso del tempo, non solo in questo momento di crisi anche per il decentramento degli uffici.
Qualcun altro come la signora Paola Broccoletti, ha anche paura di arrivarci dalle scale mobili di viale Pellini a causa dei brutti giri di quella zona.
A non notare grosse differenze è Paola Grillo di Mon Bijou che lavora molto anche grazie ai giovani che si rivolgono a lei per i piercing.
Anche la signora Lidia Rossi della profumeria Rossi e sua figlia Fiorella, complice l'ottima ubicazione del negozio, hanno adottato un atteggiamento ottimista e cercano di prevenire la crisi tramite il contatto diretto col pubblico applicando qualche sconto e prezzi più contenuti festeggiando cosi gli ormai 70 anni di attività.
Sabato, lungo la via, per iniziativa Fashion Week, saranno offerti panettone e spumante a tutti
Antonella Manca
Corriere dell'Umbria Venerdì 19 Dicembre 2008
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