Eppure l'incartamento sui T-red è a Perugia. Forse si attende un comunicato ufficiale della procura per fare chiarezza sulla vicenda.
"Ma sulla correttezza e la trasparenza dei nostri atti siamo pronti a scommettere", assicura l'assessore al ramo Antonello Chianella.
"Noi le omologazioni le abbiamo, e sono timbrate dal ministero: per questo scriveremo a Roma, al dicastero Trasporti, per fare un accesso atti e vederci più chiaro."Dunque una missiva è in preparazione a palazzo dei Priori, destinazione Roma. L'indagine veronese, che ha portato agli arresti dell'inventore delle apparecchiature, Stefano Arrighetti, titolare della Kria, e al sequestro delle stesse, nonché al deferimento di 63 funzionari di polizia locale, 40 amministratori pubblici e 6 amministratori di società private, dice testualmente che
"l'apparecchiatura T-red installata nel territorio nazionale è difforme da quella omologata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di Roma.Ma ci sarebbe anche la complicità dei politici:
Infatti, è stato acclarato, presso il predetto dicastero, che Stefano Arrighetti ideatore del predetto sistema, ha chiesto ed ottenuto l'omologazione solo per le telecamere dei T-red e non per le apparecchiature (come i relè, le spire ed altro chiamato tecnicamente hardware) contenute in un armadio di vetroresina posto nelle vicinanze delle telecamere.
Queste apparecchiature costituiscono parti fondamentali per il funzionamento dell'apparecchiatura de quo.
Il reato è di frode nelle pubbliche forniture."
"i pubblici amministratori - è scritto nell'ordinanza dell'indagine veronese - ed i pubblici ufficiali incriminati, si sono accordati con le società private incriminate per mettere in atto un progetto di controllo del traffico allo scopo, primario, di fare cassa."Quindi il caso perugino:
"in alcuni comuni, il pubblico amministratore, al fine di garantire il servizio di noleggio alla Citiesse con i suoi T-red, non ha rispettato il decreto legislativo 12.04.2006 numero 163 (codice dei contratti) ordinando una regolare gara di appalto, affidando tramite trattativa privata il servizio di noleggio e gestione di apparecchiature di rilevazione di infrazioni semaforiche alla predetta società (pagata in base ad una percentuale per ogni infrazione rilevata)."Il reato sarebbe violazione del'articolo 323 del codice penale, ossia abuso d'ufficio. Sulla controversa vicenda, l'assessore Chianella chiede dunque un segnale forte al ministero dei Trasporti.
"Al ministero dei Trasporti - afferma Chianella ai microfoni di Umbria Radio - chiedo di emanare delle direttive per spiegare chiaramente cosa si può o non si può fare."
"Di fatto - spiega - questi apparati (i T-red per l'appunto) sono omologati, e le procedure da noi seguite sono corrette.I soldi sarebbero già attingibili nel bilancio alla voce "fondo svalutazione crediti", che può arrivare a 3 miliuoni tutto sommato
Se degli errori sono stati fatti, siamo in condizione di costituirci parte civile ed eventualmente di restituire ai conducenti quanto incassato con le multe.
L'importo, di 2milioni e 8mila euro, non è di dimensioni ragguardevoli rispetto al bilancio complessivo del Comune.
Il messaggio che vogliamo mandare ai cittadini - prosegue Chianella - è che siamo rispettosi delle regole e che non abbiamo nulla da temere."
Alessandro Antonini
Corriere dell'Umbria Mercoledì 11 Febbraio 2009
MA ATTUALMENTE, 29 marzo 2009, sono attivi e funzionanti i T-RED a PERUGIA?
RispondiEliminaMi è capitato di passare di notte appena scattato il rosso ma non ho visto nessun flash... le multe le fanno ugualmente tipo con gli infrarossi? GRAZIE.