Una schiera di fresche matricole e iscritti, tutti accaldati dalla botta appena ricevuta: più 18% di tasse solo nella prima rata; è difficile giocare a "taglia e cuci" quando la coperta è così corta.
La liquidità erogata dal governo, si lamenta l'Ateneo, è in piena crisi idrica, e per evitare lo smantellamento del carrozzone, vale a dire la metamorfosi irreversibile dell'Università da crocevia pubblico a presidio di studio privato, a questo punto ogni mezzo o quasi è lecito.
Dopo la rimodulazione delle fasce Iseeu per l'autodeterminazione del reddito occorsa alla vigila dell'ultimo anno accademico, oggi si riparte da dove ci si era arenati.
L'ennesimo rimpasto nell'autocertificazione del censo: non più 20 fasce ma la metà, con accorpamenti inevitabili dall'esito altrettanto scontato.
La forbice si restringe, le tasse fanno voce più grossa.
Con una prima rata "sovietica" dall'importo egualitaristico di 439,37 euro, contro i circa 372 del 2008, a partire dal secondo tagliando iniziano ad arrivare i macigni: da 210 a 400 e rotti euro per chi l'anno scorso ha pagato zero, oltre 560 euro per quanti, con un reddito da 25 mila euro, ricordava nella scorsa primavera una seconda rata pari a poco più di 100 euro.
La stessa soglia per il tetto massimo delle fasce è stata ritoccata, ma in basso: allo zenith non più redditi superiori ad 80 mila ma a 70 mila euro, con rate da 760 euro invece che 584.
Per una riduzione di margine pari a 1/8, un incremento di tassazione del 30%.
Se qualcuno tra gli studenti pensava che mamma Università potesse star lì a fare la cova in eterno, adesso sarà bene che si svegli.
Per non essere da meno, la terza rata vede le altre due e rilancia sugli aumenti.
Chi pagava 90 euro, ad aprile 2010 dovrà tirarne fuori 151 (+40%), e se l'anno scorso per tutti i nuclei familiari sopra i 15 mila era stato fissato un "quid" forfetario di 200 euro, adesso si è deciso per l'ascensore.
Che sale fino a 300, 400 e 500 euro di tasse per le ultime 3 fasce.
Quant'è qui il rincaro? Appena il 150%. Per fortuna le frazioni improprie, altrimenti difficile fare i conti. i termini per i pagamenti. Salvo prevedibili proroghe, ad oggi le scadenze sono fissate per 20 ottobre 2009, 31 dicembre e 30 aprile 2010. Rispetto all'ultimo anno accademico, quando il termine era al 31 marzo, la terza rata è quindi posticipata di un mese. In ultimo, per quanti si accingono a leggere il nuovo manifesto degli studi già sul sito dell'Università, la raccomandazione è di leggere con cura. Causa l'ennesima rimodulazione delle fasce tutti gli studenti, anche quanti già immatricolati, saranno tenuti a presentare di nuovo il modello Iseeu. Il termine ultimo è il 20 ottobre, pena catapulta automatica al vertice della piramide, nell'empireo dei facoltosi dalla vita presumibilmente agiata ma con oltre 1600 euro di tasse universitarie. L'anno passato, la proroga del termine a dicembre aveva guastato le vacanze a un numero indecente di studenti, costretti, per poca attenzione o incuranza, alla fila allo sportello prima del rientro a casa.
Alle segreterie, c'è già chi ha scommesso anche quest'anno sull'esodo.
Domenica 02 Agosto 2009 di Michele Ciocconi
Il Messaggero
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