I responsabili delle rispettive aziende fanno sapere che si tratta di un ritardo congiunturale, dettato da slittamenti del momento. Non siamo davanti, cioè, alla volontà di nascondere alcunché. In base alla legge dello scorso 18 luglio sarà possibile fare i conti in tasca a chirurghi, ginecologi, pediatri e ortopedici. Non solo: sono interessati dal provvedimento tutti i medici, i veterinari e i dirigenti sanitari come biologi, chimici, fisici, psicologi e farmacisti che lavorano negli ospedali pubblici. Lo stesso ministro alla pubblica amministrazione ha annunciato che a breve saranno consultabili gli stipendi dei magistrati e dei professori universitari. I sindacati di settore hanno già annunciato una serie di ricorsi per la presunta violazione della privacy
Corriere dell'Umbria Martedì 6 Ottobre 2009
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