"Un matrimonio destinato a durare in eterno a giudicare dall'entusiasmo dei protagonisti - ha dichiarato Aldo Villani, presidente dell'Accademia italiana, delegazione di Perugia - l'aggregante è il peperoncino che grazie alle sue proprietà riesce ad infondere forza, brio e gioia."E il peperoncino umbro le carte in regola per diventare grande le ha tutte: cominciando dal colore, il sapore e la piccantezza "non necessariamente aggressiva" per poter conquistare il sorriso degli umbri. Intanto, la piantagione avviata non è destinata a rimanere un caso isolato. 150 lettere e 3000 newsletter sono già partite dal Consorzio per raggiungere eventuali interessati alla produzione del "Grifo rosso". La sua commercializzazione si inserirà in quella degli altri prodotti del Consorzio, attraverso una rete di agenti e altri canali commerciali. Due importanti punti vendita saranno sicuramente quello "di Ponte San Giovanni e l'Oleificio di Spoleto, dove è possibile acquistare prodotti tipici spaziando dai formaggi ai salumi, dalla pasta di grano duro ai vini, non senza profittare di lenticchie, farro, zafferano e altre leguminose tipiche particolarmente gradite in questo periodo.
L'ingresso perugino nel mondo del peperoncino apre le porta ad una documentatissima cultura, ricca di aneddoti e curiosità. "Una giornata passata senza un sorriso è una giornata sprecata", questo il motto dell'Accademia italiana adottato anche a Perugia. Uno spirito ottimistico quello che anima anche gli auspici di Antonio Margiotta, direttore del Consorzio agrario di Perugia che ha fatto notare come dall'anno della liquidazione (il 2006, ndr), il miglioramento del Consorzio sia stato costante con punte di eccellenza nel 2008. Nel ringraziare i dipendenti per il grande sforzo fatto sinora ha dichiarato il direttore: "Il pessimismo non lo vedo, l'azienda è in crescita, l'importante è lavorare in santa pace affinché possano maturare i frutti".
Il peperoncino rappresenta un vero e proprio paradigma di virtù senza controindicazioni, garantiscono gli esperti. Una preziosa sorgente di principi attivi sul piano biologico e medico", ha sottolineato il professor Paolo Brunetti.
Come spezia contiene quei principi protettivi che ne hanno garantito enorme diffusione nel sud del mondo. Le sue capacità antibatteriche e antiputrefattive, ha spiegato il professore, inibiscono lo sviluppo di germi. Efficace per migliorare la flora intestinale trova un importante utilizzo come antidolorifico in neuropatia, perché contiene la capsaicina, una sostanza neuroprotettiva.
Ma l'utilizzo farmaceutico è molto più vasto, tanto che la Rai ha programmi settimanali sul pepe rosso importato dall'America latina da Leonard Fuchs, un medico-botanico che lo descrisse nel 1542.
Un tonico dell'umore "dalle proprietà afrodisiache" ma anche un "potente" portafortuna partito da Napoli. Il celebre corno rosso, diffuso, come ciondolo e amuleto degli automobilisti di altri tempi sarebbe infatti un peperoncino. Ben quattro biografi di Padre Pio gli attribuiscono un ruolo determinante nella vita del santo: fu lui il protagonista di una miracolosa guarigione avvenuta quando Francesco Forgione, questo il suo nome di battesimo, aveva 10 anni
Isabella Rossi
Corriere dell'Umbria Martedì 22 Dicembre 2009
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