Li chiamano i quattro moschettieri del Futurismo umbro. E non solo. Sono Massimo e Francesca Duranti, Antonella Pesola e Andrea Baffoni. Il "re" per cui lavorano è Gerardo Dottori. La collana della regina, da difendere dalle mosse del perfido Richelieu, è il movimento Futurista che a Perugia giocò le sue carte, ben prima di quanto comunemente si creda. E si è fin qui finto di credere. Il lavoro egregio della factory di Duranti getta luce, infatti, anche su questo discusso versante cronologico. Come mostra la messe documentaria raccolta nella bella mostra a Palazzo della Penna, intitolata "Umbria veloce". Pluralità di documenti preziosi e rari, in evidenza dentro capienti bacheche. Documentazione che non può però mettere in ombra la seducente serie di autoritratti, ritratti di Futuristi o da loro eseguiti. Alcuni pezzi sono addirittura delle autentiche novità. In mostra opere di Gerardo Dottori, Alessandro Bruschetti, Enrico Cagianelli, Arturo Bragaglia, Leandra Angelucci Cominazzini, Giuseppe Preziosi e Renato Profeta. Per 24 opere complessive. Ben tre i ritratti dedicati al Duce del Fascismo. Il primo, eseguito da Dottori - che lo effigia in abbigliamento elegante - era confinato nei recessi di Palazzo Gallenga. Un secondo lo ritrae alle spalle di Mario Carli, epifania ducesca tra nembi rutilanti.
Il terzo, di Bruschetti, presenta un Mussolini aviatore, in una delle tante pose marziali così consone al dittatore. Speriamo che nessuno trovi da ridire per questa riproposizione del personaggio. Che, proprio per la sua carica dirompente, fu soggetto preferito e ricorrente dei Futuristi. I pezzi più belli sono l'aeroritratto e il secondo ritratto della poetessa Franca Maria Corneli (della quale Dottori era infatuato), e due autoritratti dottoriani su olio. Bellissime anche le opere di Bruschetti, con culmine raggiunto nelle due icone "apoteosi" di Francesco Baracca, antesignano e corifeo degli aviatori. Una mostra superba, peraltro contestualizzata in un evento che si è dipanato per molte ore anche nel corso della tarda serata. E delle cui complesse articolazioni daremo conto nell'edizione di domani.
La mostra si protrarrà fino al 5 febbraio 2010. Data in cui, ai Notari, verrà presentata la ristampa completa della rivista "Griffa!", che con la peruginità ha più di un aggancio storico, artistico e linguistico. Col richiamo musicale de "i Solisti di Perugia". È facile presagire che, a quel punto, la mostra si sarà ripagata da sola. Circostanza che ha dell'eccezionale, se si pensa che l'evento è costato (trasporti, assicurazioni, brochure, allestimento, compensi) qualcosa meno di 10.000 euro. A riprova del fatto che, quando si lavora con abnegazione e impegno, si può realizzare in economia anche una kermesse memorabile. Come questa, che onora Perugia e la cultura italiana. Trovando nei perugini Archivi Dottori un sicuro punto di riferimento
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