L’evento organizzato dalla Sig.na Sara Pergola ed ospitato nel mio spazio/locale sito in Via Cesare Battisti in centro a Perugia , dal 20 al 30 marzo, avrà il titolo: “Matrilineare” e sarà una mostra di quattro artiste londinesi che lavorano ed operano alla Old Police Station di Londra, nuovo centro dell’arte contemporanea e della cultura della capitale del Regno Unito più una guest artist italiana.
I loro lavori parlano della relazione delle donne con il loro corpo ed il gruppo fondato da Alexandra Unger prende ironicamente il nome di Hysterical Women.
La formazione ha un suo sito www.hystericalwomen.com ed un gruppo fondato da me su Facebook più una pagina su Myspace.
Le quattro ragazze, Alexandra Unger, Anna Lewenhaupt, Marcela Iriarte e Maya Berthou che vivono e lavorano a Londra per la maggior parte, hanno studiato anche in Italia oltre che in Inghilterra e provengono da vari paesi e da esperienze diverse sia di studio che lavorative.
L’ospite, Maria Carmela Milano, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e fonda nel 2001 insieme ad altri artisti il collettivo Santasangre, compagnia di teatro sperimentale di fama internazionale.
La scelta di questo gruppo a cui offro ospitalità è il frutto di un incontro avuto con loro a Roma, nella loro prima uscita in Italia.
Il valore artistico delle giovani e la discussione di temi particolari, che forse qui in Italia sono ancora tabù, hanno fatto crescere in me l’Interesse per il loro lavoro.
Come perugina inoltre, mi sento di contribuire in minima parte a quello che è stata la distruzione da parte dei media in seguito al caso Meredith del nome della città da cui provengo e che nel mondo ora è conosciuta quasi esclusivamente per quel fatto e non per la sua decennale accoglienza dei turisti e soprattutto degli studenti italiani e stranieri.
Nutro amore per l’arte e per la città in cui sono nata e vissuta fino a 20 anni fa ed ho pensato di invitare presso uno spazio nel cuore di Perugia a due passi dalla piazza principale e dall’Università per gli Stranieri, questo gruppo per creare un evento un po’ dirompente e che possa attrarre pubblico giovane oltre che creare sinergie con artisti e gruppi culturali locali.
Simona Calisti
Alexandra Unger
Là dove è un dipinto, una scultura o una performance, il lavoro di Alexandra parla della relazione delle donne con il loro corpo. Con 10 anni di esperienza in danza del ventre e un anno di poledancing, il corpo è per Alexandra il punto di inizio per la comprensione degli impulsi primitivi che muovono la vita. Con 7 anni di studi d’arte in Illustrazione, Scultura e Belle Arti, Alexandra ha esposto in diverse gallerie a Londra, Udine, Roma. Ha fondato il gruppo di Hysterical Women, con cui ha organizzato tre mostre, pianificandone una quarta a Perugia. Al momento occupa uno studio a est di Londra. Il suo ologramma “Beginning” è stato recentemente selezionato per i Musion Awards.
Per Matrilineare, Alexandra esplora la relazione delle donne con il loro utero e la proiezione di fantasie dentro questo spazio interno. Nei suoi dipinti (“Life & Death,” 2009, 1,5x1,5 e “Leda’s reproductive system”, 2009, 2x1,5) esplora come le donne sono in contatto con le forze di vita e di morte e l’idea di essere in grado di auto-riprodursi. L’idea che l’utero sia una esperienza comune che tutti i mammiferi condividono,il posto da cui tutti provengono, ciò è investigato anche nella scultura “Grapes of Foetus”.
Anna Lewenhaupt
E’ un’artista che ha come base Londra, illustratrice e performer che ha studiato all’Accademia dell’Illustrazione di Roma e sta al momento terminando un BA in Belle Arti al Central St Martins College. Il suo lavoro include una vasta serie di mezzi, come pittura, disegno, collage, video e live performance.
Esplora mondi interni e l’inconscio, tramite disegni microscopici o attraverso giochi e mascherate. Anna è interessata principalmente a stabilire se elementi etichettati come irrazionali della nostra società hanno la giusta attenzione nella nostra cultura. Il suo lavoro può essere descritto come una continua conversazione o gioco con se stessa o le sue tante personalità.
Per Matrilineare Anna esibirà una selezione di lavori tutti inerenti al tema. Icone (2008) è una serie di collage ritraente la sua immagine, in cui l’artista ha mutato sé stessa in diverse divinità femminili. Ogni immagine è arrangiata in un contesto che richiama l’altare, giocando con i diversi aspetti della femminilità e celebrando la donna in ognuno di noi.
Lightboxes/Studi Anatomici (2010) è una selezione di collage e luci (11,3x 16) che consistono in fotografie di parti del corpo dell’artista e schemi disegnati di organi (ispirati alle illustrazioni scientifiche Vittoriane e microscopie di piante). Questo pezzo, gioca con esempi attraverso la storia del continuo tentativo di razionalizzare i nostri corpi.
L’installazione di Bambole (2010) è di nuovo un gioco con la propria immagine, in cui le bambole dell’infanzia sono esposte usando tecniche infantili come il low-tech collage. In questo lavoro, luoghi che incontriamo nella vita di tutti i giorni ma senza esaltarne il potenziale, sono illuminati ed abitati dalle bambole, nel tentativo di ricreare lo spazio che il bambino è capace di rivisitare nell’immaginazione scaturita dal gioco.
Marcela Iriarte
La passione di Marcela per il collage ha preso forma all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ha sviluppato e rifinito il suo stile e la sua ricerca.
I seguenti studi in scenografia alla scuola National Film School in Italia, il suo amore per il cinema e la sua esperienza lavorativa come scenografa per films e televisione in diverse produzioni internazionali, hanno definito non solo i suoi soggetti, ma anche l’atmosfera nei suoi dipinti ed installazioni.
Il suo lavoro esplora l’idea della memorabilia applicata all’arte del collage così da porsi la questione del limite tra memorie di eventi vissuti e rimembranze di sogni.
Assemblando ritagli da albums di foto, fotografie, giornali, riviste e poster di films, Marcela segue il cammino di un collezionista ossessivo ricreando nuovi strati di un sogno immaginato. Al momento lavora e vive tra Londra e Parigi, dove ha anche collaborato con diversi e ben conosciuti artisti.
Matrilinearità è letteralmente una linea madre. La matrilinea si sviluppa all’infinito. E’ un sistema in cui l’eredità è tracciabile attraverso la madre e gli avi materni. Per questa esposizione Marcela esplorerà l’uso esclusivamente muliebre del velo attraverso i ruoli femminili in alcuni films arabi.
A parte le ragioni religiose, cosa spinge le donne a rispettare l’uso del velo e a trasmetterlo alle loro figlie, di generazione in generazione?
Quale mistero è nascosto dietro il velo?
Attraverso la tecnica del collage, Marcela reiterpreterà alcuni films giocando con le loro locandine e fotografie, cercando di scoprire il vero meccanismo femminile di eredità culturale ed artistica.
Maya Berthou
Avendo studiato Disegno Grafico in Francia, Maya si è trasferita a Londra per studiare pratiche sperimentali, come Tipografia, Illustrazione e Litografia. Al momento sta studiando per un Master in Illustrazione al Camberwell College of Arts. Come illustratrice Maya lavora principalmente su disegni che riguardano la sua vita giornaliera ed amici immaginari. Essendosi esibita come clown per un anno al Notthing Hill Arts Club, il carattere del clown ricorre nei suoi lavori come soggetto principale. Oltre a molte tecniche di disegno ed impressione, Maya usa la macchina da cucire il cui ritmo dona una regolare e tuttavia spontanea e dinamica linea ai suoi disegni. Oggetti collezionati sono riciclati nelle sue istallazioni.
Per Matrilineare Maya si concentrerà sul suo personaggio clown,e lo piazzerà nel bagno; il luogo più intimo della casa.Il clown giocherà intorno alla vasca, al suo interno e con il tubo della doccia. Vorrà mostrare come il suo viso sembrerà più bello una volta pulito per diventare donna. Usando la tecnica del cucito, Maya da vita alla linea disegnata plasmando il suo personaggio nella sua evoluzione.
Guest artist – Maria Carmela Milano
Maria Carmela, è un’artista interdisciplinare. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma, la passione per la lavorazione del metallo la porta prima, al laboratorio di Ferruccio Maierna dove inizia a lavorare il ferro costruendo sculture meccaniche autonome, successivamente, studia alla Scuola di Incisione San Giacomo di Roma dove si specializza come incisore e stampatore. Da sempre affascinata dal lavoro sul proprio corpo e sulle infinite possibilità di interazione attraverso esso, canalizza la sua ricerca attraverso differenti modalità espressive, dalla fotografia all’incisione, dalla body art alle installazioni meccaniche. Nel 2001 fonda, insieme ad altri artisti e performers il collettivo Santasangre, compagnia di teatro sperimentale di fama internazionale, con la quale tuttora è attiva.
Per Matrilineare, Maria Carmela proporrà una installazione che esplora lo stretto legame fra le donne della famiglia attraverso la tecnica della tessitura, una tecnica usata per tenere stretti i legami familiari e sociali, per raccontarsi storie e tramandarsi un sapere al femminile. Ricco di colori vivi, la lana crea una ragnatela di legami matri-lineari.
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