giovedì 22 aprile 2010

Derivati del Comune di Perugia: passivi per oltre 10 milioni

Quasi undici milioni di euro di potenziale "passivo". Per la precisione 10.919.971. Se nel 2008 la quota era all'incirca sugli otto milioni, l'informativa sugli swap allegata al bilancio consuntivo dell'anno 2009 del Comune di Perugia, pur confermando flussi di cassa non troppo impattanti (positivi ampiamente per il primo semestre, meno nel secondo), rende noto che la mannaia si fa più affilata e pesante. Il mark to market - metodo di valutazione in base al quale il valore di uno strumento o contratto finanziario è sistematicamente aggiustato in funzione dei prezzi correnti di mercato - considera i due swap del Comune di Perugia, ad oggi, come negativi per il bilancio della cifra di cui sopra. Certo, la valutazione secondo mercato, dato che quest'ultimo è quantomai cangiante, potrebbe pure ribaltarsi nel futuro. Anche se ciò appare improbabile. L'informativa vergata dall'assessore al Bilancio Livia Mercati, inizia col valutare il
"contratto di interest rate swap stipulato in data 31.01.2002 con Dexia Crediop spa con un nozionale sottostante di 130.200.277,70 euro scadenza 30.6.2011 rinegoziato con Dexia Crediop in data 21.9.2006 con un nozionale sottostante di 150.047.794,74 euro - scadenza 30.6.2020."
Nel corso del 2009 si sono realizzati, nel primo semestre,
"differenziali positivi pari ad 46.068,42 euro e nel secondo semestre differenziali negativi pari ad 1.616,58 euro a causa dell'andamento del tasso Euribor a 6 mesi; i risultati dello swap sono stati contabilizzati in bilancio nella Parte Entrata al Titolo 3, Cat. 03, Risorsa 0480 (codice Siope 2325 Voce economica 19) e nella Parte Spesa al Titolo 1; Funzione 01, Servizio 03, Intervento 06 (codice Siope 1626 Voce economica 19)."
E qui arriva il dato poco felice:
"Il mark to market calcolato alla data del 31.12.2009 ammontava a 5.150.097 euro negativo per il Comune. Il nozionale residuo al 31.12.2009 ammonta a 122.449.901 euro"
C'è da segnalare che la rinegoziazione di questo derivato è concidente con la scoperta del buco di bilancio (anno 2006). E c'è da chiedersi se con l'aumento dell'Irpef, la Tia, le alienazioni e le azioni poste in essere per risanare i conti, il disavanzo non sia stato più di quanto ufficialmente dichiarato. C'è di seguito
"il contratto di interest rate swap stipulato in data 14.9.2006 con Banca Intesa spa con un nozionale sottostante di 43.336.954,54 euro - scadenza 31.12.2024. Nel corso del 2009 si sono realizzati, nel primo semestre, differenziali positivi per 186.713,15 euro e nel secondo semestre differenziali negativi pari ad 150.806,92 euro a causa dell'andamento del Tasso Euribor a 6 mesi. i risultati dello swap sono stati contabilizzati in bilancio nella parte entrata al Titolo 3, Categoria 03, Risorsa 0480 (codice Siope 2325 Voce economica 19) e nella Parte Spesa al Titolo 1; Funzione 01, Servizio 03, Intervento 06 (codice Siope 1626 Voce economica 19). Il mark to market calcolato alla data del 31.12.2009 ammontava a 5.769.874,11 euro negativo per il Comune. Il nozionale residuo al 31.12.2009 ammonta a 37.968.664 euro."
[...]
Alessandro Antonini
Corriere dell'Umbria Mercoledì 21 Aprile 2010

Nessun commento:

Posta un commento