"è tutta pubblicità a costo zero per il nostro brand."E tira fuori dal cilindro magico una lampada da tavolo a forma di barattolo rovesciato da dove cola cioccolato fondente formando una pozza che diventa la base dell'abat jour ("ne abbiamo fatte 10 mila e le vendiamo al prezzo stracciato di 9,90 euro"). Oppure un ombrello che chiuso è simile ad una bottiglia, con le gocce di una pioggia di cioccolato stampate su fondo bianco. E ancora un "teloio" marrone, mix tra un telo da bagno e un accappatoio.
"Ho inserito una nuova figura all'interno della mia organizzazione"precisa "Si tratta di una "visual merchandising", Laura Pellegrini; viene dal mondo della moda ed è molto brava a scovare oggetti curiosi da commercializzare con il nostro marchio."Quest'anno ha tappezzato di comunicati con le novità di Eurochocolate e della Sedicieventi le redazioni di giornali e tv man mano che le pensava e diventavano realtà. Resta poco da chiedere che non sia già noto..
"Non è ancora stata detta una cosa importante. Fondamentale. E cioè che quest'anno, in controtendenza con tutte le manifestazioni italiane, i nostri sponsor sono aumentati di numero e di importanza. Ci sono delle new entry e delle riconferme. Ne cito solo alcune, oltre alla collaborazione preziosissima con Google: Wind, Illy, Monte dei Paschi di Siena, Parmigiano Reggiano, Mulino Bianco, Rana, Alice, Banca Popolare di Spoleto, Fabbri, Alpenliebe, Soldino.."L'eco del glamour di Eurochocolate sta arrivando sempre più lontano, oltre Dublino, sin nelle Americhe…
"Si, quest'anno ci sarà la presenza straordinaria del Messico, in particolare dello Stato del Chiapas che farà un grosso investimento su di noi. Occuperà gran parte della Sala Cannoniera alla Rocca Paolina, gli arconi del Pincetto ed avrà una forte presenza commerciale nel Chocolat Show. Arriveranno il governatore del Chiapas e l'ambasciatore italiano in Messico. Stiamo discutendo anche su come organizzare una presenza dei cioccolatieri italiani in Messico con un professional tour da organizzare in primavera."Come si è sviluppato il progetto dei cinque percorsi decentrati? Siete soddisfatti? C'è stata collaborazione?
"Sul decentramento sapevamo che dovevamo muoverci noi, perché se aspettavamo che la gente ci venisse a chiamare…É stato un lavoro faticoso, non è facile rimuovere lo scetticismo di un piccolo esercizio però le nostre 4 Zig Zag Girl usando la dolcezza, hanno fatto un ottimo lavoro: al momento 160 negozianti del centro storico hanno ordinato 60 mila tagliandi per un omaggio in cioccolatini da regolare ai proprie clienti."Dei cinque percorsi quale ha dato i risultati migliori?
"Quello azzurro: Via Oberdan, Via Cavour, fino ai Giardini del Frontone"e quello che ha risposto di meno?
"Il percorso verde chiaro: Via Alessi, Via Cartolari, Via della Viola, fino a via Rocchi."Le Associazioni, quelle che più spingevano per il decentramento, vi hanno aiutato? "Non si sono fatte vedere". Come pensa di incanalare i visitatori nei percorsi, oltre al richiamo dei tagliandi omaggio?
"Sono state create altre attrazioni. Al termine di ognuno c'è una "Spalm Beach", con le sdraio ed il cioccolato spalmabile sul pane. E a metà percorso il "Ciock'è Tipico", il mercatino dedicato alle tipicità agroalimentari sia regionali sia di altre regioni . Abbiamo coinvolto il consorzio Terra Mia e il consorzio Umbria in Tavola . Ci sarebbe piaciuto articolarlo anche con dell'artigianato artistico ma non c'è stata per ora una risposta positiva."Il reclutamento dei giovani per lavorare ad Eurochocolate è stato un vero e proprio assalto. In quanti si sono presentati?
"Abbiamo dovuto chiudere perché ogni domenica si sono presentati in 400. Com questa domenica arriveremo a 1800 colloqui."Dal vostro programma è sparito Dolce Borgo a Corciano. Cosa è successo?
"Intendono proseguire per conto loro, non sono più collegati a noi. Per problemi di budget. Noi ci occupavamo dell'ufficio stampa, di stampare i depliant, ecc. E tutto questo aveva un costo.."A proposito di sparizioni. La più clamorosa è qella di Eurochocolate dalle pagine di "Viva Perugia". In copertina c'è la mostra "Teatro del Sogno" e all'interno neanche una riga. Che cosa è successo?
"Si vede che l'evento non era abbastanza importante per l'house organ del Comune di Perugia. La mostra si è inaugurata a settembre, poteva essere lanciata nel numero precedente"
Anna Lia Sabelli Fioretti
Corriere dell'Umbria Sabato 2 Ottobre 2010
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