"Continuiamo ad applicare il regolamento del collegio", raccontano i ragazzi. A mezzanotte fuori tutti gli estranei. E massima attenzione a chi entra. Si registra nome e cognome di ogni persona non conosciuta. E poi pulizia quotidiana di tutti gli ambienti e scrupoloso ordine. Turni per il presidio in portineria, come per tutte le altre attività. I ragazzi stanno organizzando iniziative per la prossima settimana. Cineforum e dibattiti. Anche nella facoltà di Lettere continua l'occupazione, ma limitata alla sola aula magna. Pure lì presidio a turno. Delle liste definitive per l'ammissione alle provvidenze dell'Adisu ancora nessuna notizia.
"Stanno cercando di ottenere più fondi possibile" raccontano in collegio. "Noi aspettiamo, ma siamo preoccupati."Come i colleghi delle altre città, anche gli studenti perugini stanno "conquistando" i monumenti simbolo del capoluogo regionale: Palazzo dei Priori e l'Acquedotto romano. All'alba di ieri uno striscione pende dal sovrapasso di via Angeloni, la strada che sale dalla stazione di Fontivegge, snodo nevralgico del traffico. Dice:
"Svegliati Perugia L'Università crolla!", a mo' di buongiorno alla città, che rimane lontana e indifferente al problema.
"La riforma in discussione in parlamento - commenta Leonardo Esposito, coordinatore di Sinistra Universitaria Udu - distrugge l'università pubblica. E i tagli al diritto allo studio previsti nella Finanziaria cancellano l'art. 34 della Costituzione che tutela i diritti dei giovani meritevoli ma non benestanti."Spiega che queste simboliche e pacifiche occupazioni vogliono richiamare l'attenzione sui problemi dell'università e del diritto allo studio, portando la protesta fuori dalle mura universitarie per coinvolgere l'intera cittadinanza
( don.m. )
Corriere dell'Umbria Domenica 28 Novembre 2010
Corriere dell'Umbria Domenica 28 Novembre 2010
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