"Quelli fatti dal Ministero non ci riguardano perché noi, non avendo santi in paradiso, non abbiamo mai avuto sovvenzioni governative, tranne l'"una tantum" di 300mila euro due anni fa. Si vede che non ci sappiamo fare perché Giorgio Ferrara, molto più bravo di noi, l'anno scorso, nonostante i tagli, è riuscito ad avere subito i soldi per il Festival dei Due Mondi. Noi prendiamo 500mila euro dalla Regione, che sono stati confermati, mentre la Provincia sembra che quest'anno riprenderà di nuovo ad occuparsi di noi, grazie all'amministrazione Guasticchi. Staremo a vedere. Ci sono però brutte notizie provenienti dal Comune di Perugia anche se mi sembra ingiusto visto che la manifestazione si svolge nella città."A fronte della riduzione dei contributi ci saranno meno concerti?
"i tagli verranno fatti sui concerti gratuiti non certo su quelli del Santa Giuliana. Non possiamo continuare a campare di rendita. Se questo è uno dei festival più importante d'Italia lo deve rimanere. Il Comune di Roma è pieno di debiti ma l'Auditorium seguita a fare grandi appuntamenti musicali. Ho visto che se qualche festival viene cancellato si tratta di un evento minore, ma le cose importanti vanno avanti. Viene detto sempre che Umbria Jazz è una priorità, allora ci si deve comportare di conseguenza."Lei come pensa di superare questo momento di crisi?
"Ricordo che una ottantina di parlamentari umbri quando c'era da salvare, giustamente, il festival di Spoleto si sono messi tutti in fila, io spero che per Umbria jazz non ce ne sia bisogno."
(asf)
Corriere dell'Umbria Giovedì 9 Dicembre 2010
Corriere dell'Umbria Giovedì 9 Dicembre 2010
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