L'occasione era buona per mettere la parola fine a una vicenda che si protrae ormai da quasi un anno e che non è certo la migliore pubblicità per i politici. I quali però, imperterriti di fronte alle critiche, continuano ad animare il dibattito cittadino con la questione dei rimborsi benzina.
Ieri i consiglieri comunali, senza saper leggere né scrivere, potevano serenamente destinare il rimborso soltanto a quanti risiedono fuori dal territorio comunale (come fanno già altri Comuni italiani, tra cui Cagliari).
E invece, centimetro alla mano, hanno stabilito che il bonus-carburante spetta anche a chi vive nel comune, purché risieda al di fuori del capoluogo e cioè all'esterno dei cartelli che indicano l'ingresso con su scritto “Perugia”.
Basta avere la dimora abituale esternamente a quella indicazione (contenuta nell'aggiornamento del codice della strada del 2011) e si possono chiedere 35 centesimi di rimborso per ogni chilometro percorso all'andata o al ritorno. Ieri in commissione si è a lungo dibattuto se il bonus spettasse o meno di diritto, senza cioè dover presentare alla fine del mese il modulo pre-stampato: alcuni (come Pierluigi Neri del Pdci, o Giuseppe Sbrenna, portavoce dell'opposizione) hanno sostenuto questa tesi.
Ma poi si è arrivati alla decisione che la richiesta vada fatta sia per la partecipazione a Commissioni e Consigli, sia per la svolgimento di quelle che vengono definite “funzioni proprie o delegate”, come le commissioni elettorali, edilizie e quant'altro (per le quali però non si percepisce il gettone). La gran parte dei consiglieri promette comunque che rinuncerà al bonus: c'è chi lo darà in beneficienza e chi, invece, lo lascerà al Comune che poi lo destinerà ai Servizi sociali.
Domanda: ma perché mettere in moto uffici, personale per riempire modelli, sprecare carta e quindi accrescere la già smisurata burocrazia? Bastava fare una mossa - legittima - che era quella proposta da Stelvio Zecca (Idv), confortata dal parere della segreteria del Consiglio: concedere l'opportunità di avere il rimborso solo a chi risiede fuori dal Comune. Invece niente. Errare è umano, perseverare è diabolico.
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