Il programma del quarantennale di Umbria Jazz era stato disvelato progressivamente mano a mano che venivano definiti i contratti con gli artisti, al fine di favorire le prevendite dei biglietti, già oltre il 10 per cento rispetto a quelle ottenute lo scorso anno. Ora con la conferenza di presentazione ufficiale a Palazzo Donini svolta ieri, è stato del tutto confermato negli appuntamenti degli evening concert all'arena Santa Giuliana. Con qualche piacevole sorpresa per ciò che concerne i concerti del Round Midnight, come quello con il sassofonista norvegese Jan Garbarek con l'ospite speciale Trilok Gurtu o come quello con The Cookers all'insegna dell'hard bop più potente con gli eredi dei Jazz Messenger di Art Blakey, Billy Harper, Donald Ilarrison, Eddie Ilenderson, David Weiss, George Cables, Cecil McBee e Billy Hart.
Per il resto la scena del Morlacchi sarà quasi del tutto occupata negli appuntamenti di mezzanotte dagli italiani: gli Essenze Jazz di Eduardo De Crescenzo con alcuni dei migliori musicisti in circolazione come Enzo Pietropaoli e Daniele Scannapieco; i Consonanti di Giovanni Tommaso con Danflo Rea, Mattia Cigalini e Francesco Sotgiu, i "Perfectrio" di Roberto Gatto con Alfonso Santimone e Pierpaolo Ranieri; i Quintorigo.
Da segnalare due appuntamenti pomeridiani su tutti: il superquartetto di Branford Marsalis con Joey Calderazzo al piano, Eric Revis al basso e Justin Faulkner alla batteria e Terence Blanchard con il suo nuovo quintetto con Jeff "Tain" Watts alla batteria. Il meglio del jazz italiano insomma interseca la sua strada con quella di alcuni esponenti del jazz a stelle e strisce, ma non solo: in programma anche l'esordio al festival di Igor Butman, musicista russo che ha conquistato una buona popolarità in patria nell'incontro con la Moscow Jazz Orchestra. Sin qui alcuni degli appuntamenti pomeridiani e notturni nell'ambito del programma, ma il quarantennale di Umbria Jazz sarà caratterizzato per la partecipazione di alcuni dei nomi più celebri delle scene del jazz mondiale.
Carlo Pagnotta cita l' "esclusiva mondiale" del duo Herbie Hancock-Chick Corea per il quale ha recentemente ottenuto i complimenti anche dai colleghi di altri importanti festival, nel corso dell'International Jazz Day svolto a Istanbul lo scorso 30 aprile. Menziona i ritorni dopo alcuni anni di Diana Krall e Dee Dee Bridgewater di cui apprezza l'ultimo progetto dedicato al soul, cita il ritorno di Sonny Rollins che, nonostante qualcuno gli abbia fatto notare sia tornato sei volte negli ultimi undici anni, è
"sempre una fortuna sentirlo suonare anno dopo anno'"
, ma soprattutto cita Keith Jarrett con il quale erano stati rotti i ponti sei anni fa, quando il pianista apostrofò pesantemente il pubblico perugino per quello che considerava un uso sconsiderato di flash, fotocamere e smartphone nel corso del concerto.
Rientreranno nell'ambito di Umbria Jazz - fulcro della progettualità di Perugia-Assisi capitale della cultura europea 2019, come hanno sottolineato Andrea Cernicchi, assessore comunale alla Cultura e Catiusca Marini, presidente della Regione Umbria - anche altre iniziative che chiudono il cerchio sul quarantennale: il concerto del 13 luglio alla Basilica papale di Santa Maria degli Angeli con Bobby Jones & The Nashville Superchoir e quello del 17 luglio al teatro Romano di Gubbio con il quartetto di McCoy Tyner.
Spazio a Palazzo Penna ai nuovi linguaggi del jazz con alcuni giovani musicisti italiani nell'incontro con Joao Lobo, Zeno De Rossi, Jeff Ballard e Lionel Loueke a cura del Young Jazz festival di Foligno che curerà autonomamente gli appuntamenti musicali mixati a dj set e proposte sonore vicine all'elettronica alle contaminazioni tra vari generi musicali. Nel corso della presentazione sono stati rivolti ringraziamenti a tutti gli sponsor impegnati nel supporto ad Umbria Jazz, operazione definita di "mecenatismo". In particolare è stato citato il re umbro del cachemire Brunello Cucinelli che ha fortemente voluto offrire il suo apporto all'edizione del quarantennale.
Nessun commento:
Posta un commento