Sabato in piazza Mancini, nel centro del borgo medievale di Brufa, si terrà proprio la cerimonia di svelamento dell’opera e dell’inaugurazione della 22esima edizione di “Scultori a Brufa, la strada del vino e dell’arte”.
L’opera è un “mobile” piuttosto voluminoso formato da un cono alto 8,30 metri in acciaio corten e, sopra, le nuvole, in acciaio lucido che misurano 2,30 metri di diametro e 1,60 di altezza.
Il cono è fissato su una base circolare sempre in acciaio corten di un metro e 70 su un plinto in cemento armato.
La scultura è collocata nello splendido paesaggio agreste Torgianese, lungo il crinale collinare sulla strada che da Brufa porta a Torgiano. Il critico d’arte Enrico Crispolti, presentando lo scultore nel catalogo ha affermato: “A Brufa, in quest’estate, Federico Brook propone una ‘nuvola’ monumentale che si aggiunge all’importante insieme di interventi che fanno ormai della cittadina umbra un significativo articolato luogo di proposizioni d’arte ambientale. La ‘nuvola’ costituisce per Brook lo strumento iconico per una umanizzazione spaziale della forma, e di un possibile riflesso immaginativo della presenza umana.
È un progetto che gli frullava in testa almeno dalla fine degli anni Ottanta, e che ora trova realizzazione in una sua suprema essenzialità plastica, iconica e materiologica”.
Di Brook, fino al 7 settembre, nella sala polivalente di Brufa si può visitare la mostra formata da 30 sculture e da 2 progetti per opere monumentali.
dal Corriere dell'Umbria
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