Spazi strappati all'oblio dopo che circa 10 anni fa, si è deciso di realizzare il piccolo parcheggio di una trentina di posti subito fuori la porta d'ingresso della cittadina.
Si era scavato sotto il pavimento per costruire anche un piano sottostante interrato e durante i lavori sono venuti alla luce tre grandi arconi che guardano verso la valle, con un muro che poteva anche essere di sostegno ma presumibilmente era la parte bassa di un antico convento del Quattrocento, che oggi non esiste più.
A quel punto l'idea iniziale è stata accantonata e sono stati svuotati dalla terra di riporto 500 metri quadri per realizzare un enorme stanzone, assai suggestivo, che fino ad oggi è rimasto vuoto in attesa di una opportuna destinazione d'uso.
A ridosso del parcheggio si trova anche una palazzina adiacente la sala con gli archi. Da qui l'idea di realizzare un unico corpo, affidandone il progetto all'ingegnere Stefano Staffa del Comune, per sfruttare appieno l'invidiabile posizione dell'edificio di "sentinella" di Corciano, con al piano terra un punto informativo della città per tutti i turisti in arrivo, un bookshop, un buon numero di servizi igienici ed un punto ristoro con la possibilità di dare, al contempo, un ingresso elegante con tanto di ascensore trasparente al Museo sottostante che conterrà i reperti antichi ritrovati nel territorio corcianese, prima tra tutti quelli della necropoli di Strozzacapponi, che al momento si trova in giacenza alla Soprintendenza archeologica.
I lavori sono oramai, finalmente, terminati. Sono iniziati due anni fa e sono costati 1 milione e 300 mila euro. Il grande spazio espositivo, che conterrà i reperti romani ed etruschi con anche la ricostruzione di tre tombe, oltre alle tre vetrate degli arconi con vista mozzafiato sul panorama sottostante possiede un'altra peculiarità che diventerà fonte di curiosità dei visitatori.
Proprio in fondo a sinistra c'è un enorme blocco di roccia che non è stato rimosso, e proprio in quel punto si è trovata anche una piccola sorgente d'acqua che verrà convogliata sulla pietra e raccolta in basso da un canaletto in modo tale da diventare una sorta di fontana naturale.
Tutto il riscaldamento dell'ambiente è a pavimento. All'ingresso un lungo scivolo permetterà di essere a norma con la legge per i disabili. Nella parte bassa della palazzina invece verranno sistemati i reperti paleontologici ritrovati nei terreni circostanti e conservati sino ad ora in Comune.
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 27 Novembre 2008
Nessun commento:
Posta un commento